Al Gatto Nero

La cucina dei pescatori, nell’incantevole Burano

A dispetto delle sue dimensioni contenute, Burano e la costellazione di isole vicine, Mazzorbo e Torcello su tutte, custodiscono un portfolio di indirizzi assai solidi dove trovare ristoro.

Al Gatto Nero è uno di questi, a patto di sapere che si tratta di una cucina vecchia scuola, quella di Ruggero Bovo che, a pochi passi dai famosi Tre Ponti, dal 1965 gestisce questo luogo prezioso anche per via del rapporto che intrattiene coi pescatori locali. E difatti, sebbene spesso i condimenti ne ottenebrino la fragranza, il pesce qui è sempre croccante e, benché il menu dia la sensazione di essere lo stesso da sempre, come tutto, del resto, le voci sono abbastanza generiche da permettere intelligenti, e costanti, variazione sul tema.

Lo stile inamovibile, ma solidissimo, di Ruggero Bovo

La sala appare inamovibile per davvero, col pavimento in granito, i tanti quadri alle pareti di artisti locali, il Prosecco di benvenuto e le tende che, a mo’ di trompe l’oeuil, imitano i fondali della laguna. La mise en place vanta poi il classico coltello spatola, da pesce, e il bicchiere di Murano.

Gli antipasti constano di una carrellata di conchiglie, fasolari e canestrelli, brasate all’uopo, cui seguono dei crostacei appena bolliti, per esaltarne la croccantezza delle carni, difficilissime da staccare dal coriaceo carapace; i latticini, ovvero le uova di seppia; la polenta bianca e le mantecature di baccalà e dentice; bei moscardini croccanti e una capasanta verso la quale nutrivamo, va detto, qualche pregiudizio, e che troviamo invece perfettamente dolce e assai risolta nel sugoso condimento di pomodoro e Parmigiano. Chiaramente, in mezzo a cotanta abbondanza non poteva mancare l’intermezzo dolce-acido di una sarda in saor, davvero carnosa, a completare il quadro.

La cucina, com’era una volta

Il primo che Ruggero ha scelto per noi, va detto, ci ha lasciati un poco perplessi. Che la scuola sia quella d’un tempo non lo nasconde nemmeno l’impiattamento, ma è soprattutto la copiosa presenza del Parmigiano nel condimento del tagliolino al nero di seppia con radicchio dolce di Treviso, scampi e battuto di rucola a lasciarci appunto sia perplessi che incredibilmente appesantiti.

Ma manco il tempo di pensarlo ed ecco che arriva la panacea: solo un assaggio di un superbo risotto di Gò, che Ruggero stava preparando per il tavolo accanto: cottura a regola d’arte e semplicità quasi virginale, caratterizza questo  Vialone Nano fatto fare su commissione da una risaia dell’Adriatico, “perché il Carnaroli mi assorbe troppo in cottura; e non dimenticare poi che c’è gò e gò – continua Ruggero – ecco, questi qui i pescatori li prendono a mano, nelle acque di Burano”, così come le moeche, soffici e croccanti, come fossero ancora vive.

La Galleria Fotografica:

 

Visited 3 times, 1 visit(s) today
Picture of Leila Salimbeni

Leila Salimbeni

In famiglia si ritiene che abbia ereditato il palato del nonno Adorno, col quale ha imparato ad amare il vino e a fare colazione con pane, burro e pasta d'acciughe. Perfino le sue prime parole furono parole di gusto: precisamente, il rifiuto di mangiare i biscotti inzuppati nel latte, di cui detestava la consistenza. Una presa di posizione sul mondo, commestibile e non, che dopo una laurea in linguistica la porta a Bologna dove, con una tesi specialistica, decide di applicare la Semiotica Strutturalista alla cucina di Massimo Bottura. Correva l'anno 2010: da allora, non ha mai smesso di scriverne.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

VALUTAZIONE

Trattoria

CebollaCebolla
PREGI
Il pesce sempre fresco, pazientemente raccontato dal premuroso chef patron.
Da Ruggero è buono anche il caffè, e non è cosa da poco.
Nelle sere d’estate, l’ameno dehors affacciato sul canale.
DIFETTI
La carta dei vini, troppo istituzionale.
I prezzi piuttosto elevati, benché in linea con quelli di Venezia.

INFORMAZIONI

RECENSIONI CORRELATE

AMO

AMO

PREZZI

Alla carta: 70€

Recensioni Ristoranti Italia Visualizzazioni:259

Ausa

Ausa, ristorante dei giovani Anisia Cafiero e Pasquale De Biase, propone una cucina dal concreto...

Recensioni Ristoranti Italia Visualizzazioni:364

Mudec – Enrico Bartolini

Enrico Bartolini, al Mudec, ha la propria casa, l’epicentro e il fulcro del suo mondo. Qui si...

Editoriali Visualizzazioni:312

Passione Gourmet 2025

Una nuova linea editoriale di trasparenza e selezione: queste le importanti novità di Passione...

Close