Passione Gourmet Estimar, una sontuosa tavola marinara a Barcellona - Passione Gourmet

Estimar

Ristorante
Carrer de Sant Antoni dels Sombrerers 3, 08003 Barcellona, Spagna
Chef Rafa Zafra
Recensito da Leonardo Casaleno

Valutazione

15/20 Cucina prevalentemente classica

Pregi

  • Il privilegio di assaggiare una materia prima ittica di livello assoluto.

Difetti

  • Cenare nella saletta più defilata rispetto alla sala principale, in cui gli spazi sono un po' sacrificati.
Visitato il 12-2018

Piccola ma sontuosa tavola marinara tra i vicoli del barrio gotico di Barcellona

“Estimar” è una parola versatile. Può assumere il significato di apprezzare, preferire, voler bene, amare. Può anche significare “stimare” nel senso di imparare a valutare: in questo caso, la freschezza e la qualità del pescato locale, quello di primissima scelta, tale da poter fungere da benchmark per i palati dei commensali. E infatti, dopo un assaggio di crudo o un boccone di pesce alla brace in molti avranno una visione differente della materia prima, qui selezionata e trattata ai massimi livelli.

E benché grandissime tavole di pesce, a Barcellona, non manchino, sembra proprio che questo piccolo ristorante nascosto tra i vicoli di Born (o La Ribera), uno dei quartieri più artistici di Barcellona, abbia davvero qualcosa in più. Qualcosa di speciale che il palato sensibile potrà scovare in una semplice frittura di calamaretti o in un pesce alla brace ancora succoso e intenso di note iodate.

Una tavola informale e un piccolo gioiello, capace di regalare grandi emozioni

Lo chef, comproprietario con una storica famiglia di pescatori della vicina Roses, è l’andaluso Rafa Zafra che si divide tra questa e la cucina di Heart a Ibiza durante l’estate. La sua esperienza, maturata prima a elBulli poi come executive chef all’Hacienda Benazuza – progetto catalano di Ferran Adrià – e ancora da Arzak, gli consente di offrire al cliente, giornalmente, solo il meglio dal Mediterraneo favorendo cotture rigorosamente tradizionali – ma impeccabili! – o servendo crudi stratosferici.

Per orientarsi, consigliamo di farsi guidare dagli affabili camerieri in un percorso esaustivo assaggiando sia i piatti della carta che attingendo dall’assortimento di frutti di mare giornaliero esposto nel bancone centrale. C’è anche la possibilità di scegliere il metodo di cottura preferito: al vapore, alla brace o appena scottato e di accompagnare il tutto a un’intelligente carta dei vini, con ricarichi tutto sommato appropriati.

Fedele alle radici della tavola spagnola, con piatti pensati per essere condivisi

La selezione di antipasti è squisita – come il carpaccio di gamberi e cipolle caramellate, tributo ad un piatto del Bulli del 1995, o la sardina marinata; ma è proprio coi crudi – immenso il sapore di mare del Maremoto, un assortimento di crostacei del giorno o dell’indimenticabile gambero di Roses al ghiaccio – e con i pesci alla griglia che si provano le più grandi soddisfazioni. Nel nostro caso, un sontuoso pesce San Pietro con un salmoriglio all’aglio bruciato di rara raffinatezza accompagnato da patate fritte incredibilmente buone e peperoni del Padrón.

È d’obbligo lasciare un posticino nello stomaco per concludere il sontuoso pasto con la goduriosa tarta de queso con un composta di fragole di commovente bontà.

E abbiamo già voglia di tornare.

La galleria fotografica:

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