Valutazione
Pregi
- Una vera cucina fusion, ad un giusto prezzo (per Ibiza).
- Ambiente perfettamente integrato con lo spirito dell'isola.
Difetti
- l'ubicazione, non tra le più entusiasmanti di Ibiza.
Scoperta stimolante, tra i trend di un’Ibiza gourmet
Anche le mete turistiche più inflazionate, possono a volte rivelare intriganti scoperte sul fronte gastronomico. Esempio singolare è quello di Ibiza, da sempre ‘parco dei divertimenti’ a tempo indeterminato grazie alla sconfinata presenza di locali e discoteche di lusso, idonee per un determinato target di clientela. Qui, oltre all’esperienza di Heart a cura dei fratelli Adrià, la scena ristorativa si arricchisce con un altro indirizzo interessante.
Situato nella campagna settentrionale dell’Isola, in un contesto paesaggistico verde e incontaminato, il ristorante Lamuella presenta un concept dall’animo bohemien, aperto a incursioni musicali ed esibizioni artistiche perfettamente connesse allo spirito ritmato e frivolo di Ibiza. Aperto da poco più di un anno da un gruppo di soci attivi nella movida rivolta fondamentalmente alla clientela locale, lo spazio unisce le identità di ristorante e lounge bar, con annessa boutique/showroom di vestiti e accessori di moda. L’atmosfera è eccentrica, ma elegante al tempo stesso, in gran sintonia con lo spirito dell’isola: conferendo le giuste attenzioni a una cucina colorata e vivace, oltre che tecnicamente precisa.
Contaminazioni, ritmo e divertimento a tavola
Artefice del bel lavoro ai fornelli, è lo chef dal mantra “freestyler” Gome Galily: cuoco israeliano che vanta esperienze al Noma; al Nahm di Bangkok e un passaggio formativo alla corte francese dell’Atelier di Joel Robuchon. Galily ama giocare con contrasti spinti, tra dolcezze ammiccanti e rotonde acidità, conservando una predilezione evidente per il mondo vegetale. Creatività e cura per l’ospite sono due prerogative promosse dal ristorante in ogni forma, con una linea culinaria che mira alla leggerezza delle preparazione, cavalcando sfumature di sapori contaminati: spaziando da influenze mediterranee a quelle medio-orientali e asiatiche, in assonanza con le radici e il vissuto dello chef. Verdure biologiche, pescato freschissimo e carni rigorosamente locali, completano il quadro, per questa insegna ludica, stimolante e per niente scontata nell’offerta.
Tra i piatti migliori, citiamo il carpaccio di corvina con yogurt allo yuzuLo Yuzu è un albero da frutto distribuito nell'Asia orientale del genere Citrus. Si pensa che sia un ibrido tra il mandarino e il papeda. Il frutto è molto aromatico, il diametro è solitamente compreso tra 5,5 e 7,5 centimetri, ma possono arrivare anche a 10 centimetri.... Leggi, alga wakamePer "alga wakame" si intende un'alga simile alle kombu, con cui si indicano alghe commestibili appartenenti al genere Laminaria.... Leggi, cetriolo, barbabietola e pesca: passaggio freschissimo, movimentato e divertente per i mille volti che acquisisce il boccone in divenire al palato. Segue il pancake vietnamita con aragosta, noccioline, cocco dai contrappunti ben definiti; per poi passare a un piatto decisamente più sostanzioso, come il bunClassica tipologia di pane soffice a base di farina, acqua, burro, latte e sale, adatto per la preparazione di hamburger. Il bun occidentale si origina dalla tradizione dei panini al vapore della cucina cinese settentrionale, dove si coltiva in particolar modo il grano al posto del riso. Questi panini, in Cina, sono realizzati sia per essere consumati vuoti (mantou), sia... Leggi d’anatra, hoisin sauce, rape e cetrioli sottaceto e kimchill Kimchi è una pietanza tipica della cucina coreana a base di cavolo cinese o cavolo verza. Esistono diverse varianti di questa pietanza in base alla zone della Corea cui si fa riferimento, ma la ricetta che proponiamo in questa occasione è quella maggiormente conosciuta. Si parte dalla fermentazione del cavolo in salamoia.... Leggi: davvero ben delineato per immediatezza e bontà.
Margine di miglioramento ancora ampio nella costruzione dei dessert che risentono della mancanza di contrasti accentuati capaci di tenere il passo con il comparto salato del menu.
Lo chef è sicuramente molto giovane e in fase di crescita, ma la gavetta internazionale in ristoranti importanti e il talento esibito durante la nostra visita, lasciano sicuramente ben sperare per il futuro di questo altrettanto giovane e valido locale spagnolo.