Sesto on Arno

VALUTAZIONE

Cucina Classica

16/20

PREGI
La magnifica vista sulla città.
La felice mano neoclassica dello chef.
Il costo conveniente del light lunch.
DIFETTI
Il bar, rumoroso, alle spalle di chi cena in sala ristorante.
Ancora qualche imperfezione sui piatti principali.
Porzioni in alcuni casi troppo abbondanti.

Chissà com’era il Ducasse della sua prima vita, più cuoco che manager, a “La Terrasse” di Juan-Les-Pins? E’ uno dei tanti dubbi che ci assalgono, amabilmente, durante i nostri pensieri sfuggenti che riguardano la nostra passione fulminante.

Ci piace pensare che il posato, pragmatico e tranquillo uomo d’affari di oggi, prima dello spaventoso incidente aereo che gli sconvolse l’esistenza, fosse frizzante, provocatoriamente irruente, acido, inafferrabile e fumantino come questo frizzante toscano di nome Matteo Lorenzini.

L’abbiamo appena sfiorato nella sua precedente esperienza alle Tre lune di Calenzano. Troppo breve la storia. Oggi lo troviamo a Sesto on Arno, solo e senza più i suoi compagni della precedente avventura, dopo un passaggio nelle cucine di Antonio Guida al Mandarin e dopo svariate esperienze francesi che hanno indelebilmente connotato il suo stile di cucina. In cui il grasso viene riabilitato in una sorta di neoclassicismo contemporaneo, fatto di tanta sostanza, di un pizzico di classe ed eleganza, che fa capolino attraverso piatti tecnicamente tanto precisi quanto tremendamente buoni e golosi. Usare i grassi così, con il veicolo delle eleganti e sussurate acidità, mai primarie, è sintomo di classe e di grandi capacità. Racchiuse ancora in un carattere irruento, turbolento, ancora spigoloso e ruvido. Ma a noi Matteo piace così, già oggi davvero tanto.

La partenza è stata folgorante: i primi tre piatti sono sintomo di una eleganza e di una capacità tecnica, di una conoscenza della materia e delle tecniche tradizionali da far invidia a cuochi molto più blasonati di lui. Piatti belli, ricchi, goduriosi, sostanziosi ma anche eleganti e raffinati.
Poi una interpretazione della pasta comme il faut, che spiega a quei pochi che ancora non ci hanno riflettuto come il principe dei carboidrati nazionali possa essere anche un ingrediente raffinato e possa far giungere a preparazioni inaspettatamente eleganti; la foto è lì a dimostrarlo, basta saperlo usare bene.

Peccato, ma ci sta, per qualche imprecisione nei piatti principali. L’Astice, troppo sapido, ruvido e con una cottura non proprio perfetta. Ed una lepre che sarebbe stata da podio per noi, amanti del genere, se non fosse stata troppo connotata nella farcia dalla componente suina, qui scelta come imperiosamente sovrapponente.

Ma ci sta, stiamo facendo la punta alle matite ad un indiscusso talento, che grazie a Dio, con i suoi trent’anni appena passati, dimostra ancora qualche ruvidezza e ingenuità. Sarebbe stato troppo pretendere il contrario.
Ma, pur non essendo stati nel momento propizio dalle parti di Juan-Les-Pins, proveremo ad andare più spesso, nei prossimi mesi, a Firenze.

La spettacolare vista sulla città…
Sesto on Arno, Chef Matteo Lorenzini, Firenze
Sesto on Arno, Chef Matteo Lorenzini, Firenze
Sesto on Arno, Chef Matteo Lorenzini, Firenze
Grancevola servita fredda, spuma di yogurt, daikon, coriandolo (un’intrigante aggiunta di mirepoix di mela verde), Caviale Siberian.
Sesto on Arno, Chef Matteo Lorenzini, Firenze
Cappelunghe agrumate in marinata fredda (in yuzu e soia), cipolle nuove, finferli.
cappelunghe, Sesto on Arno, Chef Matteo Lorenzini, Firenze
Ostrica servita tiepida, perle in consommè, blanquette di porri.
ostrica, Sesto on Arno, Chef Matteo Lorenzini, Firenze
Radici cotte nella foglia di fico, foie gras arrostito e jus all’agresto.
radici, Sesto on Arno, Chef Matteo Lorenzini, Firenze
radici, Sesto on Arno, Chef Matteo Lorenzini, Firenze
radici, Sesto on Arno, Chef Matteo Lorenzini, Firenze
Pappardelle ripiene di salmì, polpo arrostito e scorzanera.pappardelle, Sesto on Arno, Chef Matteo Lorenzini, Firenze
Astice blu arrostito, indivia e ravanelli, zabaione alla citronella.
astice, Sesto on Arno, Chef Matteo Lorenzini, Firenze
Lievre à la royale…
lieve à la royal, Sesto on Arno, Chef Matteo Lorenzini, Firenze
lieve à la royal, Sesto on Arno, Chef Matteo Lorenzini, Firenze
Mont Blanc.
mont blanc, Sesto on Arno, Chef Matteo Lorenzini, Firenze
Piccola pasticceria.
piccola pasticceria, Sesto on Arno, Chef Matteo Lorenzini, Firenze

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Alberto Cauzzi

Imprenditore della New Economy con il pallino dell’enogastronomia, gira il mondo a caccia del miglior ristorante di alta cucina, non ancora trovato. Al vino è approdato apparentemente per caso, provenendo da una famiglia di astemi. Scoprì in seguito che un suo bis-nonno era un ottimo produttore di vino, nebbiolo in Valsesia, ed anche un discreto consumatore. E' stato il vice direttore della guida ristorante de L'Espresso per gli anni 2023 e 2024. E’ stato l’ideatore ed è il presidente del progetto Passione Gourmet. Le sue passioni: l’avanguardia misurata in cucina e i grandi vini di Borgogna.

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VALUTAZIONE

Cucina Classica

16/20

PREGI
La magnifica vista sulla città.
La felice mano neoclassica dello chef.
Il costo conveniente del light lunch.
DIFETTI
Il bar, rumoroso, alle spalle di chi cena in sala ristorante.
Ancora qualche imperfezione sui piatti principali.
Porzioni in alcuni casi troppo abbondanti.

INFORMAZIONI

PREZZI

Menù degustazione: 30€ (a pranzo), 120€
Alla carta: 125€

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