Orsone – La Taverna
Valutazione

Pregi
- L'ambiente: rilassante, caldo ed accogliente.
- L'eccellente Calabrone Burger.
Difetti
- Qualche attesa di troppo per i piatti principali.
Cividale del Friuli è un affascinante borgo, a due passi dal confine sloveno, che custodisce straordinari reperti della cultura longobarda, inseriti nel 2011 nella lista dei beni considerati patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Forse basta un giorno per visitare ed ammirare le bellezze della città, dai musei alle rilassanti camminate a ridosso del fiume Natisone, per terminare la visita contemplando dal belvedere quel Ponte del Diavolo la cui storia è in bilico tra realtà e leggenda; una visita a Cividale è sicuramente uno dei più caldi consigli che ci sentiamo di dispensare per un fine settimana alla scoperta del nord-est.
Nella frazione di Gagliano Lidia e Joe Bastianich, da qualche anno, hanno coronato il loro Italian Dream aprendo Orsone e portandosi dall’America tutto il loro (enorme) know-how di ristoratori di qualità e successo.
Prima ancora di essere un raffinato ristorante, una taverna con una concreta proposta gastronomica italo-americana e un bed & breakfast con poche camere, Orsone è una casa in mezzo ai vigneti.
Una locanda di campagna immersa nel verde, ideale scenario per staccare la spina e godersi momenti di quiete.
Se la sala da pranzo ha un’eleganza quasi retró ma di grande fascino, la taverna, anticamera del ristorante, ha pochissimi tavoli e un affascinante bancone New York style, con le vetrate che scrutano i vigneti. Un ambiente caldo, finto semplice, ma con dettagli curatissimi.
Non abbiamo ancora provato la cucina di Edoardo Valle Lobo, lo chef di casa, ma ci siamo soffermati sulla proposta più semplice e meno impegnativa della Taverna. Una proposta che ci è apparsa, comunque, concreta, omaggio ai clichè italo-americani, con poche proposte ma decisamente autentica nel suo stile.
Alla carta, che conta qualche piatto cult della cultura fast food a stelle e strisce, si affiancano i “today’s specials” che variano a seconda dell’ispirazione dello chef. Durante la nostra visita era proposto il “padellino alla bolognese”, appunto una padella con paccheri e ragù alla bolognese, consigliato per due o più persone.
I classici del locale sono la caesar saladLa caesar salad è un'insalata sstatunitense a base di lattuga romana, crostini di pane soffritti e Parmigiano Reggiano condita con una salsa a base di succo di limone, olio di oliva, uova, aglio e salsa Worcestershire. Il nome deriva dallo chef italiano Cesare Cardini (emigrato giovane in America), il quale non avendo a disposizione altri ingredienti, inventò questa ricetta per... Leggi, lo steak sandwich e i cheese fries. Ma, considerata l’origine dei proprietari, il pezzo forte sono gli hamburger, presentati in un paio di varianti, entrambi rigorosamente con formaggio (curiosamente vengono usati due formaggi spagnoli, il queso Valdeon e il queso El Esprimijo).
Il nostro appetito, ça va sans dire, da un lato, ci ha condotti direttamente su uno di questi, il Calabrone Burger: carne di fassonaIl Fassone è una razza bovina piemontese, molto pregiata. In Piemonte il fassone era profondamente legato alla vita e alle tradizioni contadine di molte comunità piemontesi grazie alla triplice attitudine della razza, in grado di fornire latte, carne e forza lavoro. La carne di questa razza di bovino è tenera e magra, certamente rinomata.... Leggi con formaggio Valdeon e cipolle caramellate, dall’altro si è lasciato incuriosire (o forse intenerire ricordando qualche frame di Lilli e il Vagabondo) dagli spaghetti pomodoro, basilico e grana “with meatballs”, una delle icone gastronomiche dell’emigrato italiano in America.
L’hamburger è notevole, con la polpetta servita leggermente al sangue ed un bunClassica tipologia di pane soffice a base di farina, acqua, burro, latte e sale, adatto per la preparazione di hamburger. Il bun occidentale si origina dalla tradizione dei panini al vapore della cucina cinese settentrionale, dove si coltiva in particolar modo il grano al posto del riso. Questi panini, in Cina, sono realizzati sia per essere consumati vuoti (mantou), sia... Leggi, fatto in casa, che è una goduria… merita assolutamente l’assaggio. Gli spaghetti, serviti in una porzione abbondantissima, sono ordinari, con una buona salsa e (ancora una volta) delle ottime polpette. Peccato per la pasta, di qualità leggermente inferiore al resto, nonostante fosse correttamente cotta al dente.
Anche sui dolci proposti la scelta è limitata; abbiamo scelto entrambe le torte in carta: la fudgeIl fudge è una preparazione dolce tipica dei paesi anglosassoni. Si tratta di un caratteristico croccante morbido, realizzato con caramello, zucchero, latte, burro e panna, che può essere personalizzato con numerosi ingredienti. Viene servito a temperatura ambiente, ormai rappreso.... Leggi cake, discreta, e la golosissima key lime pie, decisamente migliore della prima.
Tutti i vini di casa Bastianich sono disponibili, anche in mescita. C’è poi qualche Champagne importante e, se si considera la carta dei vini del ristorante, molto altro in più.
In sala c’è un clima giovanile ma professionale, che si sposa perfettamente con il concetto del locale e la cornice circostante. Durante il nostro pranzo abbiamo registrato soltanto qualche attesa di troppo, nonostante né il ristorante né la taverna fossero piene.
Anche considerata l’affascinante location, torneremo sicuramente per testare la tavola gourmet.
Il bellissimo bancone del bar.
Aperitivo.
Il notevole Calabrone Burger.
Davvero meritevole, il bun in primis.
Così come le ottime patatine.
Lo spaghetto al pomodoro, basilico e grana con le ottime polpette. Carne a parte, nel complesso di discreta fattura, la pasta è di qualità a nostro avviso inferiore.
La fudge cake.
E la buonissima key lime pie.