La Coccinella
Valutazione
Pregi
- L'atmosfera rilassata.
- Il conto, relativamente leggero.
Difetti
- I piatti, non tutti perfettamente centrati.
- Qualche errore di esecuzione.
L’alta langa è un territorio di frontiera tra la pianura e il mare, frutto di equilibri delicati e profondi, un incontro di climi caratterizzati dall’incrocio tra le correnti fredde delle Alpi ed i venti tiepidi del vicino Mediterraneo.
Qui i fratelli Dellaferrera, dopo diverse esperienze in giro per il mondo, sono ritornati ed hanno creato un’oasi del buongusto che richiama, ormai da anni, clienti in cerca dei sapori veri di questa terra, con il surplus di un conto piuttosto leggero.
Il locale è un riuscito mix fra trattoria e ristorante vero e proprio: infatti, se da un lato troviamo il banco bar all’entrata come nelle vecchie piole, gli attrezzi agricoli alle pareti e vecchie fotografie di vita contadina, dall’altro la sala si presenta con tavoli ampi, bel tovagliato e comode sedute come si conviene ad un ristorante vero e proprio.
La cucina è quella tipica di queste zone: si inizia con un assaggio di antipasti per poi passare ai primi della tradizione come i tajarin o gli agnolotti del plin; anche per i secondi si attinge a piene mani nel ricettario classico così come per i dolci, di impostazione tradizionale.
Esiste però un menù parallelo interamente dedicato al pesce: cucina marinara rivisitata con un pizzico di fantasia e con la materia prima che arriva dalla vicina Liguria.
Nella nostra visita non tutto ci è parso impeccabile, in particolare abbiamo trovato antipasti perfettibili, soprattutto in fase di esecuzione. Ad esempio, un petto d’anatra troppo cotto e di conseguenza piuttosto asciutto, una sfogliatina ripiena di zucca che altro non era che un fagottino poco croccante, i tagliolini poco conditi e per questo troppo appiccicati l’uno all’altro, una polentina un po’ troppo liquida con trota leggermente affumicata, un discreto gambero e gorgonzola che, naturalmente, se mangiato insieme al resto, andava a cannibalizzare il tutto.
Accanto a questi piatti non del tutto riusciti abbiamo anche assaggiato ottimi agnolotti di capponePollo maschio castrato per far sì che raggiunga maggior peso, rendendo la carne più tenera e grassa. Il cappone è un esemplare idoneo per brodi e bolliti tradizionali.... Leggi e verza al sugo d’arrosto e un perfetto stinco di vitello brasato
Preparazione di carne cotta lentamente con vino, spezie e brodo. La lunga cottura del brasato privilegia le parti fibrose associate ai muscoli dell’animale, rendendole morbide e succulente.... Leggi al vino rosso (in porzione invero omeopatica).
Interessante la carta dei vini con ottime etichette a prezzi giusti, cordiale e solerte il servizio coordinato dagli altri due fratelli Dellaferrera, rispettivamente maitre e sommelier.
In sostanza rispetto a visite precedenti abbiamo trovato una cucina meno incisiva, qualche disattenzione di troppo e alcuni piatti non proprio impeccabili, ma siamo certi che sia soltanto un momento di appannamento passeggero e ci ripromettiamo di tornare, con la speranza di ritrovare la stessa attenzione ai particolari e quella qualità di esecuzione che è sempre stata la caratteristica peculiare di questo locale.
Pane e grissini.
Stuzzichino di benvenuto: focaccia e salame cotto.
Trota leggermente affumicata, gambero rosso con polenta “Ottofile” e formaggio erborinato.
Insalata d’anatra, mele renette, lamponi e parmigiano.
Sfogliatina caramellata di zucca con fonduta e gelato al Castelmagno.
Cipolla ripiena cotta al sale
Agnolotti di cappone e verza al sugo di arrosto.
Gnocchi di patate ripieni di Castelmagno al burro e rosmarino.
Tajarin tagliati a mano al ragù di vitello.
Costata di maiale nero grigliata con purè di fagioli bianchi.
Stinco di vitello al vino rosso con galletta di patate e marmellata di cipolle.
Piccolo fritto di scamone, zucca e carciofi.
SoufflèPreparazione di cucina classica francese, sia dolce che salata, dalla caratteristica forma gonfia e allungata per la presenza di albumi d’uovo presenti all’interno. La cottura del soufflé in forno avviene lentamente, generalmente a bagnomaria: è un processo molto delicato ed a cui bisogna prestare molta attenzione. Ogni soufflé è costituito da due componenti di base: una crema (solitamente burro, farina... Leggi di paste di meliga con cuore allo zabaglione e gelato al pistacchio.
Croccante al gianduia con granita al Barolo chinato.
Piccola pasticceria.
Un buon compagno di viaggio.