Passione Gourmet Reale, Chef Niko Romito, Castel di Sangro - Passione Gourmet

Reale

Ristorante
Contrada Santa Liberata 67031 - Castel di Sangro (AQ)
Chef Niko Romito
Recensito da Carlo Cappelletti

Valutazione

18/20 Cucina prevalentemente di avanguardia

Pregi

  • Una cucina personale e di grande consapevolezza tecnica.
  • Il servizio puntuale ed estremamente disponibile
  • La bella carta dei vini, gestita sapientemente da Giovanni Sinesi.
  • Casadonna è il luogo ideale per rigenerarsi con un breve soggiorno.

Difetti

  • La mancanza di un pensiero autonomo per carta e menu degustazione.
  • Dessert di livello inferiore alle portate precedenti.
Visitato il 08-2014

Niko Romito meriterebbe di essere studiato molto attentamente. Caparbio e tenace, come luogo comune impone per un abruzzese, è stato in grado di raggiungere obiettivi incredibili muovendo appassionati ed ispettori verso terre decisamente, e immeritatamente, poco battute non solo dal punto di vista gastronomico. Ha dimostrato di essere non solo cuoco capace ma anche, in costante collaborazione con l’inseparabile sorella Cristiana, imprenditore lungimirante e, più di recente, si è rivelato anche eccellente nell’ambito della formazione grazie al progetto Spazio, che voci insistenti danno prossimo a sbarcare nella Capitale.

Sono già passati tre anni dal trasferimento dalla romita Rivisondoli alla più accessibile, per quota più che per distanze dalle rotte più battute, tenuta Casadonna: un’oasi di tranquillità e bellezza che in breve ha regalato a Castel di Sangro la fortuna di poter ammirare la Cintura di Orione in ogni stagione dell’anno, giorno e notte. Sarebbe però ingiusto e, soprattutto, completamente errato nascondere i meriti di un grande talento culinario dietro le capacità imprenditoriali e un cadre di straordinario impatto emotivo, perché in questi anni è stata soprattutto la cucina di Niko Romito ad essere protagonista di una graduale ed incessante crescita. Una crescita fatta di studio, di costante labor limae sui concetti maturati e di altrettanto continua filtrazione delle tendenze della cucina mondiale per le maglie di una sensibilità legata come poche altre ad un’ancestrale italianità. Non stupisce allora che le vette più alte, a quote da primato nazionale, vengano toccate con i primi piatti, da sempre al Reale in meraviglioso equilibrio fra golosità, originalità e finezza.

Testimone della lunga ma costante maturazione di Romito è una carta in cui ogni anno le nuove proposte fanno fatica ad esaurire le dita di una mano, ma nella quale ogni piatto finisce per risultare ad ogni visita assolutamente à la page, segno allo stesso tempo della personalità dello chef e della sua capacità di ritoccare preparazioni che in alcuni casi sfiorano già il decennio di vita. Fra i piatti della collezione 2014 segnaliamo, oltre a un formidabile spaghetto con estratto di seppia, seppie e mare, lo splendido “calamaro, pepe e lattuga”, dove l’amaro vegetale gioca un ruolo fondamentale nel dare spinta e vigore al mollusco, qui trattato con mano da clavicembalista.

Peccato solo per i dessert, a nostro modo di vedere su un livello decisamente lontano da quello delle rimanenti portate: i più creativi si rivelano assai meno incisivi rispetto alle aspettative, mentre la curiosità di provare una millefoglie viene delusa: mettere in carta un simile dolce significa, in un locale di questa importanza, accettare il confronto col meglio del meglio della pasticceria mondiale. Un confronto da cui la versione provata al Reale, pur pregevole nel gusto, non esce certo in trionfo e non solo per lo sfortunato cedimento strutturale. Per puntare alla nostra massima valutazione riteniamo manchi anche, come spesso accade quando ci troviamo in Italia, un rapporto pienamente soddisfacente fra i piatti di un menu degustazione e quelli richiesti alla carta, con questi ultimi che, lasciando da parte ogni mera questione quantitativa, si gioverebbero di una migliore articolazione formale.

Un applauso, infine, lo spendiamo per uno dei migliori servizi che si possano incontrare lungo lo Stivale: Cristiana Romito e l’ottimo sommelier Giovanni Sinesi, istantaneo nel cogliere i gusti della clientela e proporre abbinamenti al calice assai mirati, conducono in souplesse una sala cui la terza stella, che ha come di consueto portato ad un consistente ritocco dei prezzi, pare abbia infuso sicurezza più che nevrosi.

In apertura: spugna di pistacchi salati,
Spugna di pistacchi salati, Reale, Chef Niko Romito, Castel di Sangro, Aquila
la storica serie di accompagnamenti all’aperitivo
Accompagnamenti aperitivo, Reale, Chef Niko Romito, Castel di Sangro, Aquila
e l’eterea tartellette alle olive.
Tartellette alle olive, Reale, Chef Niko Romito, Castel di Sangro, Aquila
L’entrata gentilmente offerta: un gelato di piselli perfetto per rapporto fra gusto e temperatura.
Gelato di piselli, Reale, Chef Niko Romito, Castel di Sangro, Aquila
Emulsione fredda di manzo e olio con maionese ai lampone: una vera carezza al palato, quasi troppo tenue.
Manzo e olio con maionese ai lamponi, Reale, Chef Niko Romito, Castel di Sangro, Aquila
Straordinario calamaro, pepe e lattuga.
Calamaro, pepe e lattuga, Reale, Chef Niko Romito, Castel di Sangro, Aquila
Spaghetto con estratto di seppia, seppia e mare, ossia ricci di mare di estrema qualità nel contesto di un piatto ovviamente ad alta concentrazione di iodio.
Spaghetto seppia e mare, Reale, Chef Niko Romito, Castel di Sangro, Aquila
Dal mare alla terra con i tortelli affumicati di capocollo di maiale laccati in bianco: sublimi nel combinare con estrema finezza elementi che non fanno della leggerezza il loro punto forte.
Tortelli affumicati di capocollo, Reale, Chef Niko Romito, Castel di Sangro, Aquila
Tra mare e campagna con acciughe, scampo, cicorietta e patate, piatto datato 2010 che giocando con le temperature crea una fruttuosa giustapposizione di elementi sapidi, amari e dolci, senza che l’assenza di un’acidità importante tolga interesse e finezza alla preparazione.
Acciughe, scampi e cicorietta, Reale, Chef Niko Romito, Castel di Sangro, Aquila
Agnello, aglio e pompelmo rosa: pochi elementi ma una grande preparazione di carne.
Agnello, aglio e pompelmo rosa, Reale, Chef Niko Romito, Castel di Sangro, Aquila
Il migliore dei tre dessert provati: granita di liquirizia e aceto di vino, cioccolato bianco e aceto balsamico.
Dessert, Reale, Chef Niko Romito, Castel di Sangro, Aquila
Mandorle, yogurt, nocciola, salvia e limone. Nell’imbarazzo della scelta, questo piatto ci è parso girare a vuoto, oltretutto con i singoli elementi che si rivelano assai tenui.
Dessert, Reale, Chef Niko Romito, Castel di Sangro, Aquila
Millefoglie.
Millefoglie, Reale, Chef Niko Romito, Castel di Sangro, Aquila
Tutto ciò che riguardi la panificazione è, qui, straordinario.
Pane, Reale, Chef Niko Romito, Castel di Sangro, Aquila
Terrazza, Reale, Chef Niko Romito, Castel di Sangro, Aquila
Esterno, Reale, Chef Niko Romito, Castel di Sangro, Aquila

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata. I campi obbligatori sono contrassegnati *