Il Grano di Pepe

VALUTAZIONE

Cucina Moderna

15/20

PREGI
Disponibilità di un servizio di vino al calice
DIFETTI
Tavolo da due un po’ stretto

Palermo, Emilia, Sicilia, Ravarino.
Storie italiane che si intrecciano a formare una matassa di cui si fa fatica a trovare il filo.
Storie di uomini, passioni, felicità, paure e ripide salite.
Perché fare impresa, soprattutto all’inizio, è una sfida contro tutto e tutti.
I tavoli vuoti fanno tremare le gambe, le insicurezze smorzano gli entusiasmi.
E allora oggi, quando la ruota comincia a girare più forte e tutti si stanno accorgendo di te, tutto assume un sapore ancora più dolce.
Quel sapore che ha il successo quando è misto a sudore e fatica.
Questa potrebbe essere a lunghi tratti la storia di Rino Duca. Ma in fin dei conti potrebbe essere la storia di molti di noi, con le nostre peculiarità e le nostre note di colore.
Quello che non cambia è la fatica, l’ambizione e la voglia di affermarsi attraverso il lavoro.
Storie, di provincia italiana.
Di questo parlano i piatti di Rino: di un uomo che viaggia, legge, osserva, curiosa dietro l’angolo e poi rielabora.
Mediterraneo nei sapori e nei colori.
Ci ha ricordato un altro uomo della provincia italiana, quel Peppe Bonsignore, Oste in Licata, che come Duca ha tanto da raccogliere nel suo futuro.
Cucine immediate, forti, precise nel gusto come una lama affilata: la Sicilia più autentica e diretta.
Il curioso lo ritrovi nei richiami a cuochi e cucine magari solo annusate: Uliassi, per esempio, ma anche il recente stage da Crippa ha lasciato il segno, nella pulizia, nelle erbe, nella costruzione del piatto.
Non stiamo parlando di fuoriclasse, ma di grandi lavoratori italiani, che sanno fare dei piatti belli, buoni e appaganti. Che sanno regalare un paio di ore di grandissima piacevolezza, al giusto prezzo.
Non è poco. No, non lo è, è tantissimo.
L’Emilia si arricchisce di un altro felice interprete, che sa mischiare con leggerezza Sud e Nord, che riesce a portare nel piatto il sorriso e l’allegria che pervade quella che è una semplice Osteria di Paese, o almeno la sua versione targata duemila.

Amuse-bouche: foie gras, fragole e nocciole.
Amuse Bouche, Il Grano di Pepe, Chef Rino Duca, Ravarino
Gambero di Mazara, margherita e agrumi.
Gambero di mazara, Il Grano di Pepe, Chef Rino Duca, Ravarino
Seppia e asparagi: salsa di prezzemolo, salsa di aglio, salsa di fegato di seppia e nero di seppia.
Seppia e asparagi, Il Grano di Pepe, Chef Rino Duca, Ravarino
Scampo alla catalana: scampo crudo con verdure, salicornia. Il piatto viene strofinato con foglie di verbena che caratterizzano molto il profilo aromatico.
Scampo alla catalana, Il Grano di Pepe, Chef Rino Duca, Ravarino
Insalata sporca di terra: ricotta, alici marinate, semi girasole, terra di…liquirizia, capperi, carbone vegetale, cacao e polvere di pomodoro. Tanto Bottura, tanto Crippa, almeno nell’idea iniziale. Ma lo sviluppo è personale e davvero convincente.
insalata sporca di terra, Il Grano di Pepe, Chef Rino Duca, Ravarino
Polpo, patata affumicata, pesto di alghe, olive nere, polveri di capperi. Un piatto che ricostruisce passo dopo passo le sensazioni che può dare un grande tè verde giapponese, tra noti di affumicatura e sensazioni erbacee e marine. Notevole.
polpo, Il Grano di Pepe, Chef Rino Duca, Ravarino
Bastoncino di gallinella, maionese senza uovo al nero e crema di cavolfiore: l’unico piatto che ci ha convinto poco. Buono, molto gourmand, ma lontano dalla freschezza e leggerezza degli altri piatti.
Bastoncino di gallinella, Il Grano di Pepe, Chef Rino Duca, Ravarino
Panelle!
panelle, Il Grano di Pepe, Chef Rino Duca, Ravarino
Dentice, salsa di pomodoro crudo, basilico greco e polvere di pomodoro.
Dentice, salsa, Il Grano di Pepe, Chef Rino Duca, Ravarino
Spaghetti “Verrigni” al ragù di nero di seppia all’essenza di mandarino: un piatto di Pasta con la P maiuscola, quello che ti riempie la bocca e ti scatena una tempesta di endorfine.
Spaghetti, Il Grano di Pepe, Chef Rino Duca, Ravarino
Tonno al ricordo di Palermo: impanato al pomodoro, con erbe, sale estratto dai capperi, insalate di arance e finocchi. Servito solo scottato, continua la cottura al tavolo in quanto servito su piatto rovente. Ottimo.
Tonno al ricordo di Palermo, Il Grano di Pepe, Chef Rino Duca, Ravarino
Tonno al ricordo di Palermo, Il Grano di Pepe, Chef Rino Duca, Ravarino
Pane ca’meusa: Sicilia!!
Pane cà meusa, Il Grano di Pepe, Chef Rino Duca, Ravarino
Spuma di yogurt, salvia ananas, pepe di Sichuan e meringa.
Spuma di yogurt, Il Grano di Pepe, Chef Rino Duca, Ravarino
Fragola, aceto balsamico, crumble, rucola selvatica, fiori di genzianella, erbe di campo e ricotta.
Fragola, Il Grano di Pepe, Chef Rino Duca, Ravarino
Cannolo con mandorle tostate, cacao e cannella.
Cannolo, mandorle, Il Grano di Pepe, Chef Rino Duca, Ravarino
Malvasia di Candia Vej 2011 – Podere Pradarolo: metodo classico non dosato, lunga macerazione (60 giorni). Sapido, floreale, erbaceo con note anche amarotiche. Veramente un buon amico.
Vej, Il Grano di Pepe, Chef Rino Duca, Ravarino
Zibibbo di Barraco.
Zibibbo di barraco, Il Grano di Pepe, Chef Rino Duca, Ravarino
Lambrusco di Sorbara – Cantina della Volta.
Lambrusco di sorbara, Il Grano di Pepe, Chef Rino Duca, Ravarino

Il Grano di Pepe, Chef Rino Duca, Ravarino

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Picture of Roberto Bentivegna

Roberto Bentivegna

Che si parli di medicina -il suo lavoro- o di gastronomia -la primaria passione- mette tutto se stesso per coglierne le sfumature più nascoste. Amante delle montagne, tra cui è nato, di Ferrara, in cui vive, e della Sicilia, in cui affonda le sue origini: praticamente un Italiano DOC. Da anni è una delle penne erranti del mondo internet. Forse ha ancora qualcosa di cui scrivere...

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VALUTAZIONE

Cucina Moderna

15/20

PREGI
Disponibilità di un servizio di vino al calice
DIFETTI
Tavolo da due un po’ stretto

INFORMAZIONI

PREZZI

Menù degustazione: 42€, 50€, 70€
Alla carta: 55€

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