Valutazione
Pregi
- Un luogo ricco di fascino immerso nella campagna Iblea.
- Una cantina che, grazie al giovane Davide, si è aperta anche a qualche interessante e mirata novità esterna.
Difetti
- La mancanza di concentrazione nei sapori, ancora soffusi.
Giuseppe Causarano è da poco più di un mese chef della Locanda Gulfi.
E’ stato per anni il pupillo ed il secondo chef, cioè quello che cucinava, del grande Peppe Barone della Fattoria delle Torri di Modica. Crescere all’ombra di uno dei grandi maestri della cucina siciliana è stato sicuramente benefico e culturalmente importante per Giuseppe che, oggi, staccato il cordone ombelicale dall’importante, e forse ingombrante, maestro cammina per la sua strada a Chiaramonte Gulfi, centro dell’Ibleide e sede, in particolare, di una tra le più grandi ed importanti cantine vitivinicole di questa terra.
L’Azienda Agricola Gulfi è stata fortemente voluta e sentita da Vito Catania, imprenditore ormai da tempo emigrato, con successo, al nord e che qui, a Chiaramonte, sua terra natia, ha voluto creare questo gioiello di cui tutta l’isola, ed in particolare questa città, vanno fieri.
Qualche accogliente camera per poter pernottare e un intrigante ristorante con affaccio a vista sulle vasche di macerazione della cantina. E’ proprio alla locanda che incontrerete un giovane Maitre-Sommelier preparato, competente, gentile, cordiale e rassicurante: Davide Catania, figlio di Vito, ha preso in mano le redini di questa creatura famigliare e non esita a sporcarsi le mani con impegno, dedizione e tante indiscutibili qualità.
Questo luogo cerca, con un pizzico di modernità e di innovazione, di costruire sulle solide basi della tradizione Iblea un centro di accoglienza e di benessere, tra i vigneti e i suoi fantastici prodotti, qualitativamente elevato. E con grande impegno e con grande entusiasmo accogliamo quindi questa ventata di freschezza, un duo tra cucina, cantina e sala che è giovane, motivato e dinamico.
I frutti di questa liaison non si faranno attendere, oggi la macchina è ancora in rodaggio e la cucina, parte integrante di essa, mostra già le sue qualità, con alcuni passaggi ancora da sistemare.
Ciò che fa ben sperare, e che ci ha fatto piacere, è certamente che qui non si lesina sulla qualità della materia prima impiegata e che le cotture delle carni ci sono parse davvero centrate.
Confidiamo nel prosieguo di questa affascinante avventura e per ora consigliamo vivamente una visita alla locanda, per assaporare il fascino della tranquillità di una notte e una cena nella campagna Iblea. Con i gioielli del barocco siciliano lì, a due passi.
Pesce azzurroVengono generalmente definiti "pesce azzurro" alcune specie di pesci caratterizzati da colorazione dorsale tendente al blu, in alcuni casi verde e da colorazione ventrale argentea. Fanno parte di questa categoria lo sgombro, le alici, le sardine e l’anguilla. Questa varietà di pescato, definita anche pesce povero, detiene importanti e benefici valori nutrizionali.... Leggi in olio cottura su spremuta di datterino e cavoli verdi.
Sardina croccante con ketchup di datterino e maioneseLa maionese (dal francese mayonnaise o dal catalano maonesa) è una salsa madre, cremosa e omogenea, generalmente di colore bianco o giallo pallido, che viene consumata fredda. Si tratta di un'emulsione stabile di olio vegetale, con tuorlo d'uovo come emulsionante, e aromatizzato con aceto o succo di limone (che aiuta l'emulsionamento). La ricetta tradizionale prevede l'uso di olio d'oliva e... Leggi al limone.
Tortelli di zucca grigliata su fonduta di ragusano D.O.P. e tartufo di Palazzolo Acreide.
Ravioli con stracotto di coniglio selvatico, capperi di salina e Tuma persa.
La costoletta di maialino nero dei Nebrodi ripiena, semplicemente un “tesoro gastronomico di Chiaramonte” (foto di apertura).
Carrè e lombatina di agnello ragusano in differenti cotture con cicerchie di Leonforte e la sua animellaGhiandola corrispondente al timo umano presente in agnelli e vitelli che scompare con l’avanzare degli anni. Rientra tra le frattaglie bianche, si presenta come una massa spugnosa e va consumata fresca, altrimenti fermenta. La parte commestibile, di forma allungata, si definisce noce e, previa cottura, va immersa in acqua, ricambiandola ogni volta che assume un colore rosato, al fine di... Leggi croccante.
Il pre dessert.
Pane, pere e cioccolato.