Osteria della Brughiera
Valutazione
Pregi
- L'aperitivo in cantina
Difetti
- Un servizio un po' distratto
Che la provincia di Bergamo sia una delle zone più gourmandPer "gourmand" si intende una persona amante della buona tavola, in particolare delle preparazioni di stampo classico, un cultore della gola. Ghiottone.... Leggi della Lombardia non siamo certo noi a scoprirlo. È un dato altrettanto certo che il ceto facoltoso dei bergamaschi, quanto a ristoranti, pretende solo certezze. Mangiare bene, essere serviti come Dio comanda e spendere il giusto sono le circostanze imprescindibili per andare o ritornare in un posto.
L’Osteria della Brughiera è un esempio calzante di tavola che soddisfa i requisiti sopra citati.
A far da degno contorno alla buona cucina ci sono un ambiente romantico e caldo all’interno di una villetta di campagna ristrutturata, tra classico e moderno, con grande gusto e intelligenza, il romantico dehors estivo e una fornita e suggestiva cantina in cui gli ospiti vengono accompagnati per assaggiare gli ottimi salumi che lo chef cura in prima persona.
Stefano Arrigoni è l’esperto oste di questa casa, un patron molto capace che sa decisamente il fatto suo in quanto a ristorazione ed accoglienza, al quale bisogna riconoscere il merito di aver saputo condurre il suo ristorante oltre la cucina classico-lombarda raggiungendo con il tempo un livello più raffinato e complesso, senza mai perdere di vista il lato appagante del gusto. E lo stesso Arrigoni deve tanto al suo pupillo Paolo Benigni, da molti anni al comando della brigata di cucinaPer Brigata di cucina si intende l'insieme di tutto il personale di una cucina professionale, sia operatori qualificati che apprendisti, che opera nella preparazione di vivande per il servizio. Si tratta di un concetto ideato dal grande Auguste Escoffier, come struttura gerarchica organizzata in forma piramidale in cui mansioni e compiti erano rigorosamente distribuiti in ruoli specializzati, separati ma interdipendenti,... Leggi, cuoco umile e con una bella mano, capace di cucinare un pescato di prim’ordine senza svilirne la qualità e la freschezza e altrettanto bravo sui piatti di carne (ci ricordiamo un ottimo capretto cotto al focolare mangiato qualche anno fa).
Durante la nostra visita, in una uggiosa domenica di febbraio, le diverse salette erano stracolme.
Un pienone dovuto, probabilmente, all’iniziativa “in Gruppo” che vede coinvolti alcuni dei ristoranti più importanti della provincia e da’ la possibilità di poter mangiare ad un prezzo più vantaggioso rispetto alla norma (praticamente un pasto completo con il 50% di sconto sul conto finale). Anche noi, in una gita fuoriporta, abbiamo approfittato dell’iniziativa e degustato un percorso breve ma appagante, tutto incentrato sull’ottimo pescato proveniente principalmente dal mercato ittico di Chioggia.
In concreto, l’Osteria della Brughiera è uno di quei ristoranti dove si (ri)trovano preparazioni golose e ben eseguite. Una cucina che va sul sicuro ma che nel suo essere ordinaria, non contemplando particolari guizzi a livello emotivo, non commette minimamente errori, risultando, a tratti, anche inaspettatamente briosa.
Una cucina fatta proprio per piacere al primo boccone.
Servizio con qualche distrazione di troppo e qualche atteggiamento sbrigativo.
L’elegante ingresso nella villetta.
Un ottimo e fragrante pane.
Ostrica in tempuraLa tempura è un piatto tipico della cucina giapponese a base di fritto misto di molluschi, crostacei e verdure. Gli ingredienti vengono intrisi, prima della frittura, in una pastella di farina di riso, acqua gasata e ghiaccio.... Leggi: buona partenza che sembra forse troppo scontata, ma una salsa piacevole e dai risvolti asiatici la renderà tutt’altro che banale.
Zuppa di fagioli alla vaniglia con scampi: i fagioli sono sifonati su un minestrone asciutto di broccoli, intenso il crostaceo. Peccato per la dose abbondante di olio tra la spuma e le verdure sottostanti che vanificano la bella accoppiata dolce-iodata dello scampo con la vaniglia.
Linguine Kamut con telline, zucchine, menta e lime. Ottimo, delicato ed abbondante.
Calamaro sporco cotto sul fuoco, quinoa, burrata e puntarelle. Il piatto principale è il più rustico, a differenza degli altri manca un tocco di acidità.
Il nostro vino.
Di ottima fattura anche il semifreddo alla Nocciola, ripieno di crema al caffè, riso sablé e gelato al torrone.
Piccola pasticceria, deludente rispetto al resto.
Tavolo.
Uno dei migliori ristoranti d'Italia, secondo un noto blogger / pubblicitario italiano.