Osteria della Brughiera – Chef Paolo Benigni , Villa d’Almè (BG) di Monica Nobili
Valutazione
Pregi
Difetti
Recensione ristorante.
Un minuscolo borgo nel verde fondovalle, una casa rurale magnificamente ristrutturata: l’aia trasformata in curatissimo giardino con tanto di romantica pergola, scalini in pietra, pavimenti in cotto e dentro una sinfonia di cromastismi caldi e terrosi, il tutto impreziosito da una notevole raccolta di opera d’arte contemporanea, fanno di questo ristorante certo una delle location più suggestive dell’intera bergamasca. L’accoglienza è curata dal patron Stefano Arrigoni e dal maitre dall’attenzione e professionalità d’alta scuola.
Già dalla lettura del menù si evince che l’intento dello chef Paolo Benigni è quello di offrire alla propria clientela una cucina “rassicurante” sia per le preparazioni che gli abbinamenti degli ingredienti, con una certa propensione verso piatti sufficientemente ricchi da soddisfare anche i più consistenti appetiti.
La carta dei vini è sinceramente impressionante per il numero e la scelta di alto livello sia di italiani che di francesi nonché per la profondità di annate. Ci orientiamo su di un Meursault 2006 Domaine Coche-Dury, al naso elegante di pietra focaia e delicata cera d’api, che si esprime in bocca con aromi di sambucoIl sambuco è un genere di piante tradizionalmente ascritto alla famiglia delle Caprifoliacee, che la moderna classificazione filogenetica colloca nella famiglia Adoxaceae. I fiori del sambuco trovano impiego in erboristeria per la loro azione diaforetica. Con i fiori è possibile fare uno sciroppo, da diluire poi con acqua, ottenendo una bevanda dissetante che è molto usata in Tirolo, in Carnia... Leggi, menta dolce e linfa e, malgrado una certa linearità, intriga per la buona persistenza in particolare della nota mentolata.
Dopo un delicato amuse-bouche costituito da mousse di mandorle con calamaro cotto fuori e crudo dentro, convincono gli involtini di tonno rosso, stracciatella di burrata e capperi, grazie ad una buona materia prima e ad un equilibrio nella gestione anche degli elementi secondari quali l’aceto balsamico ed il pepe rosa.
La zuppetta di pomodori fiorentini con fave e piselli freschi, seppioline grigliate e cime di rape, si fa ricordare per la sapidità e qualità dei legumi, ma potrebbe essere ampiamente migliorata da una più spiccata esaltazione dell’acidità del pomodoro che avrebbe permesso di svecchiare il piatto.
Divertente la proposta della mozzarella in carrozza, ottima nella sua esecuzione in stretta osservanza della tradizione, ma assolutamente ingiustificata nel suo rapporto/qualità prezzo.
Una costante proposta fra i secondi sono gli scamponi dell’Adriatico al succo di agrumi, dal convinto aroma ittico, forse dovuto alla presenza di cevicheLa cevice è una ricetta a base di pesce o/e frutti di mare marinati nel limone, uniti ad alcune spezie come il peperoncino e il coriandolo. Preparazione tipica della gastronomia di alcuni paesi dell'America Latina che si affacciano sull'Oceano Pacifico quali: Colombia, Cile, Perù, Ecuador, Panama, Messico, El Salvador, Nicaragua, Costa Rica e Guatemala.... Leggi nella specchiatura.
Altra preparazione spesso presente nella carta è la cervella di vitella dorata al burro, faglioli e vinagrette alla senape, decisamente troppo cotta ed un po’ sbilanciata sull’acidità dalla vinagrette.
Anche i dolci rispecchiano l’approccio tradizionale e significativamente calorico, ma come sottrarsi a tutto ciò?
La meringata ai marroni soddisfa appieno le aspettative con una panna dalla consistenza contadina e da castagne abbondantemente glassate, così come lo zuccotto con chantilly all’arancia rispetta la consegna di un pan di Spagna perfettamente compatto ed asciutto e di un ripieno voluttuoso.
il pregio : La cantina.
il difetto : I tempi di servizio troppo lunghi.
Osteria della Brughiera.
Stefano Arrigoni
Chef Paolo Benigni
Via Brughiera, 49
Villa d’almè – BG
tel. ( +39 ) 035 638008
chiuso lunedì e martedì a pranzo
menù degustazione 85 alla carta 80/95
http://www.osteriadellabrughiera.it
Visitato nel mese di Maggio 2010
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Monica Nobili
perfino troppo generosa la valutazione. conosco bene questo luogo e la " cricca " toscana semiparentale che sta dietro a questo e altri ristoranti di bergamo. se la tirano da morire e i miei ormai ex concittadini si sono sempre fatti abbindolare da piccoli ed inutili preziosismi qui presenti . luogo piu' da cine che altro, solitamente abbastanza pieno di gnocchette decorose ma incavallate da tacchi 20 importabili . insomma un ristorante a la page ,si diceva una volta, per chi vuole farsi vedere e desidera almeno risparmiare gli euro per andare a milano, in altri posti piuttosto finti come questo.
e lo dica pure Maffi..."la vita è bella" è una cagata pazzesca!! ah no non è pure lui parente??? ;-)
ATTENZIONE, io moglie e bambina, antipasti smilzi, tre fritti misti, caffè, ATTENZIONE non beviamo vino! € 183,00. ingiustificati!!!! pazzesco
Ho sempre mangiato molto bene in questo ristorante, l'atmosfera è molto calda accogliente a differenza di molti ristoranti di alto livello. I prezzi sono alti ma adeguati alla qualità del cibo e allo standard di ristoranti con stella Michelin. Commenti precedenti mi sembrano un po' provinciali.