Valutazione
Pregi
- L’ambiente caldo e accogliente.
- Una cucina che non delude mai.
- La bella carta dei vini.
Difetti
- L’accesso alla struttura, non sempre agevole in auto.
- Qualche tempo di attesa più lungo del previsto.
Sinceramente non sappiamo se sia più appagante venire qui da Schöneck in inverno, quando una coltre di candida neve ammanta il paesaggio circostante, o d’estate, quando il tripudio di fiori, colori e profumi ti fa compagnia nella veranda esterna.
Di una cosa siamo sicuri: in qualunque stagione si visiti, questo ristorante non tradisce mai le aspettative. E’ una sicurezza, da ben 25 anni.
In tempi non sospetti c’eravamo accorti che Schöneck è la dimostrazione tangibile della quarta regola della morale epicurea: il benessere è facile da ottenere.
Altrimenti non si spiegherebbe perché in tanti anni di frequentazioni non abbiamo mai avvertito un dubbio, un fremito, una promessa mancata: Schöneck, nell’affollato e prezioso universo di quel miracolo gastronomico che si chiama Alto Adige, è stato protagonista fin dal primo momento. E non ha mai tradito.
Il benessere, si diceva. Già perché è difficile trovare una parola diversa che in un solo termine sintetizzi il perché ci siamo spinti così tante volte fin quassù.
L’ambiente ovviamente, splendido, caldo, confortevole: dall’antica stube, con il suo fascino discreto che sembra un ristorante nel ristorante, alle ampie sale della struttura, ariose ed eleganti.
Il sorriso dei nostri protagonisti, Karl Baumgartner, sua moglie Mary e suo fratello Siegfried. Mai una caduta di stile, mai un momento d’incertezza. Un servizio ineccepibile, amichevole, professionale, da vera Spa gastronomica.
La carta dei vini: confessiamo che negli anni è stato un incentivo gradito per decidere di inerpicarsi fino a Falzes. Quante scoperte e quante piacevoli chiacchierate con Siegfried, molto più di un sommelier, uno che il vino lo ama davvero.
Ed eccoci al nodo gordiano di questo benessere, la cucina di Karl. Tecnica ma non troppo, ricercata ma comprensibile, rispettosa della tradizione ma anche dei dettami di un’offerta attuale, gourmandPer "gourmand" si intende una persona amante della buona tavola, in particolare delle preparazioni di stampo classico, un cultore della gola. Ghiottone.... Leggi e gourmet al tempo stesso.
Karl parla con un vocabolario fatto di espressioni chiare e convincenti, traduce grandi materie prime (locali e non) con il lessico del poliglotta, rifugge astrusi voli pindarici presentando linearità e semplicità, e magari sa stupire il palato con un tocco nascosto, una salsa, uno spunto acido o amaro, che non ti aspetti e che ti fa capire che dietro c’è tanto mestiere, gusto e intelligenza.
Se avete bisogno di un antidepressivo naturale, la porta della “clinica” Baumgartner è sempre aperta.
Una delle confortevoli sale del ristorante.
Il bancone bar in attesa del pianista…
La bella stube.
Elegante mise en place.
Cestino del pane.
Come amuse bouche il Tirtl, molto tradizionale farcito con spinaci, ricotta e formaggio.
Uno dei nostri vini preferiti…
Tonno di Sicilia, in tartareLa bistecca alla tartara (conosciuta anche come carne alla tartara, steak tartare o più comunemente tartare) è un piatto a base di carne bovina o equina macinata o finemente tritata e consumata cruda. La ricetta prevede che dopo essere stata triturata la carne deve o marinare nel vino o in altri alcolici oppure viene aggiunto del succo di limone e... Leggi e battuta con marinata di yuzuLo Yuzu è un albero da frutto distribuito nell'Asia orientale del genere Citrus. Si pensa che sia un ibrido tra il mandarino e il papeda. Il frutto è molto aromatico, il diametro è solitamente compreso tra 5,5 e 7,5 centimetri, ma possono arrivare anche a 10 centimetri.... Leggi e salsa di soia.
Ravioli di rape rosse ripieni di mozzarella di bufala, mascarpone e wasabiEutrema japonicum, conosciuta comunemente come wasabi o anche con il nome di ravanello giapponese, è una pianta di origine giapponese appartenente alla famiglia delle Brassicacee (o Crocifere). La pianta cresce spontaneamente in vicinanza dei fiumi in zone fredde del Giappone, come per esempio in montagna o nelle valli in quota. Dal rizoma di Eutrema japonicum si ottiene una pasta di... Leggi. Ci siamo divertiti.
Tartare di manzo di razza Sprinze. Una varietà quasi dimenticata della Val Pusteria che Karl propone praticamente “nature”: saporita e gustosa.
Fondo di carciofo, ripieno di uova di quaglia e chorizoIl chorizo, chouriço, chorizu, chourizo, xoriço è un termine utilizzato per indicare insaccati a grana grossolana a base di carne bovina o suina speziati con paprica dolce o piccante, che dona loro il caratteristico colore rosso. Sono tipici della penisola iberica e di alcune ex colonie spagnole.... Leggi. Avevamo storto il naso prima di assaggiarlo, ci siamo ricreduti.
Gnocchi di zucca, crema di spinaci e spuma di gorgonzola. Anche qui abbiamo avuto il sorriso stampato per qualche minuto.
Ravioli al succo di sambucoIl sambuco è un genere di piante tradizionalmente ascritto alla famiglia delle Caprifoliacee, che la moderna classificazione filogenetica colloca nella famiglia Adoxaceae. I fiori del sambuco trovano impiego in erboristeria per la loro azione diaforetica. Con i fiori è possibile fare uno sciroppo, da diluire poi con acqua, ottenendo una bevanda dissetante che è molto usata in Tirolo, in Carnia... Leggi, ripieni di capriolo stufato, mostarda di mirtilli rossi. Se non fosse stato per il piatto successivo avremmo indicato questo come il migliore della serata.
Nocetta di camoscio della Valle Aurina, salsa al vino, purè al sedano rapa, tuberi locali. Senza dubbio il piatto migliore, semplicemente perfetto: succulenza della carne, acidità nei condimenti, verdure croccanti, difficile fare meglio.
Variazione di mandarino, un filo sotto la qualità delle portate precedenti.
Petit fours.