Sud

VALUTAZIONE

Cucina Classica

14/20

PREGI
Il menu di 5 portate a 42 Euro
DIFETTI
Qualche piatto un po’ ridondante

Marianna Vitale incarna al meglio, insieme a Lino Scarallo di Palazzo Petrucci (di cui non a caso è stata per qualche tempo stretta collaboratrice), quella che si potrebbe definire la nouvelle vague della cucina napoletana.
Nel panorama gastronomico piuttosto desolante di Napoli e dintorni, dove da trent’anni continuano a proporsi gli stessi piatti preparati nello stesso modo (qualche volta bene, più spesso male), oggi Sud alla pari di Palazzo Petrucci (e non contando la Taverna Estia per noi su una categoria ancora superiore) costituisce un sicuro punto di riferimento per chiunque voglia andare oltre la stanca (e il più delle volte sciatta) riproposizione dei piatti della nonna così diffusa in città.
Il ristorante, fortemente voluto con coraggio e passione da Marianna e da Pino Esposito, che con grande perizia e professionalità si occupa della sala, sorge a Quarto, appena fuori Napoli, in direzione nord. Il contesto non è proprio il massimo, soprattutto per chi, ci viene da pensare, intende fare ristorazione fuori dagli schemi. Tutt’intorno è un pullulare di battesimifici, matrimonifici, enormi casermoni, improvvisate pizzerie in cui regna la “Quantità”. E di Qualità neanche l’ombra.
Eppure, è un lunedì sera e il ristorante è quasi al completo. Miracoli che solo la professionalità, il duro lavoro, il talento riescono a fare. Anche in un momento in cui la crisi sembra non voler dare scampo a nessuno. Chapeau.
Gli interni, in cui domina il bianco, sono moderni e curati. Spicca la piccola cucina a vista in cui è possibile ammirare Marianna e la sua piccola brigata muoversi alla velocità della luce con la precisione di un orologio svizzero.
In sala Pino gestisce con grande gentilezza e disponibilità un servizio impeccabile anche se, causa pienone, forse un po’ dilatato nei tempi.
La cucina, di impronta essenzialmente marinara, trae spunto dalla tradizione per rielaborarla con intelligente (ma moderata) creatività. Le materie prime utilizzate (anche le più povere) sono il meglio che quell’immenso giacimento di eccellenze che è la Campania riesce ad offrire. Provare per credere il Rosmarino al pomodoro, dedicato a tutti quelli che … “i pomodori non sanno più di niente”.
Interessante la possibilità offerta ai clienti di costruirsi un proprio percorso di degustazione di cinque portate tra tutte quelle presenti in Carta (a 42 Euro, ma per tutto il tavolo …). In alternativa si può scegliere da una carta ricca in cui a farla da padrone è il pesce. Ma non il solito. Qui troverete anemoni di mare, polpessa, quinto quarto di calamaro, pesce azzurro, il meglio che il Mar Tirreno riesce ad offrire.
Grandi, poi, sono i primi piatti, realizzati in maniera perfetta come qui tradizione impone. In particolare Anemoni è candidato per noi a vincere il premio di spaghetto dell’anno. Ma è la cucina in generale a convincere, anche se, in qualche piatto, a nostro parere la componente grassa potrebbe essere alleggerita.
Meritano, infine, una menzione le selezioni di salumi e formaggi -del territorio e non solo– ed una intelligente carta dei vini.
L’obiettivo di restaurare, senza rinnegare, la grande tradizione della cucina partenopea di mare, ci pare centrato.
Ad Majora

L’esordio è nel senso della freschezza: maionese di ricci di mare con peperoni verdi.

Rosmarino al pomodoro con gelato al basilico e provolone del monaco: siamo a Napoli, ecco Sua Maestà il Pomodoro.

Spaghettoni ricci di mare e mozzarella. Lo spaghetto con i ricci è ottimo, l’aggiunta della mozzarella che aumenta la grassezza del piatto ci sembra discutibile.

Anemoni. Un brava convinto a Marianna per aver recuperato alla cucina gli anemoni di mare. Un grande piatto di pasta!

Un po’ ridondanti le Linguine crema d’uovo, zucchine, bottarga di muggine e fave di cacao. Molto condite, impegnativo per il palato il terzetto uovo, bottarga, fave di cacao.

Polpo e polpessa fritti su insalatine. Impeccabile.

Cheese-cake di baccalà profumata al finocchietto con ceci, pomodori confit e buccia di limone. Delicato.

Crema inglese al cacao amaro, crumble alla frutta secca e gelato allo zenzero. Dessert molto goloso, ma anche molto caratterizzato. In parole povere: per amanti dello zenzero.

Visited 3 times, 1 visit(s) today

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

VALUTAZIONE

Cucina Classica

14/20

PREGI
Il menu di 5 portate a 42 Euro
DIFETTI
Qualche piatto un po’ ridondante

INFORMAZIONI

PREZZI

Menu degustazione: 35€, 55€
Alla carta: 60€

COSA DICEVAMO

RECENSIONI CORRELATE

Borgia

Trattorie Visualizzazioni:641

Da Amerigo

La Trattoria da Amerigo è una classica realtà di campagna vecchia maniera, un posto dove poter...

Recensioni Ristoranti Italia Visualizzazioni:396

Borgia

Il talento di un duo ambizioso Fare ristorazione gourmet di qualità è diventata un’impresa....

Wine Notes Visualizzazioni:105

Chianti Collection 2025

La sostenibilità ambientale Nella settimana delle Anteprime Toscana Chianti Collection 2025 è il...

Close