Se cercate un luogo delizioso per un primo appuntamento o per una cena romantica alla prima vacanza con il nuovo partner, scorrete fino al fondo della pagina ed impostate sul TomTom lâindirizzo de LâAsinello. Siamo a Villa a Sesta, minuscola frazione di Castelnuovo Berardenga che ospita anche lo stellato La Bottega del 30. Il Chiantishire non è solo leggenda, e passeggiando per il borgo ci si rende conto che la prima lingua da queste parti non è lâItaliano.
In questâoasi di pace Elisa Bianchini e Senio Venturi (un passato al Povero Diavolo con Piergiorgio Parini ma soprattutto con Riccardo Agostini) portano avanti una cucina solida, spiccatamente regionale e con molti spunti interessanti. Il risotto al dragoncello con prosciutto croccante è ad esempio un piatto di brillante esecuzione e meravigliosa freschezza che rende benissimo lâidea di dove questa giovane coppia potrebbe arrivare fra non molto tempo. Sullo stesso livello troviamo, alla fine della cena, lâeccellente crostata scomposta con albicocche e rosmarino (candito, uno spettacolo), un pezzo di pasticceria che non stonerebbe affatto su una grande tavola.
Per il resto, premesso che saremmo ottusi se pretendessimo una cucina completamente omologata in ogni regione, bisogna rilevare come i piatti provati risentano eccessivamente del palato âtroppo toscanoâ dello chef, e ciò non tanto per quel che riguarda olio o sale quanto per lâabbondanza del pepe praticamente ovunque, che per chi non è abituato a tali quantitĂ finisce per nascondere piĂš che esaltare alcune sfumature. Ciò non toglie che tutte le portate si collochino su un livello giĂ decisamente buono. Interessanti le crocchette di cinghiale con budino di asparagi e giallarelle, cosĂŹ come i ravioli di pasta di pane carasau, ripieni di trippa al forno ed accompagnati da una crema di cannellini che tuttavia si perde un poâ per strada.
Decisamente buono il piccione arrostito, di cottura âlungaâ che non andrĂ di moda ma in un contesto del genere ha un senso, farcito di patate e tartufo nero ed accompagnato da pomodori e cavolfiori (che insieme agli asparagi non possono non far alzare il sopracciglio del talebano stagionalista). I ragazzi sono bravi, la sala funziona e la cucina convince. Ci sono tutte le basi per sperare in rapidi progressi.
Salumi toscani selezionati.
Raviolo di trippa al forno con cremoso di cannellini ed aceto basamico.
Polpettine di cinghiale con budino di asparagi e giallarelle.
TartareLa bistecca alla tartara (conosciuta anche come carne alla tartara, steak tartare o piĂš comunemente tartare) è un piatto a base di carne bovina o equina macinata o finemente tritata e consumata cruda. La ricetta prevede che dopo essere stata triturata la carne deve o marinare nel vino o in altri alcolici oppure viene aggiunto del succo di limone e... Leggi di manzo con zabaione al parmigiano (un po’ scarico).
Piccione arrosto farcito di patate e tartufo nero.
Mela e stracchino.
L’ottima Crostata di albicocche e rosmarino.
Buona selezione di pani fatti in casa (a parte il toscano tradizionale).
Nella piccola pasticceria si distingue invece il cannoncino di cioccolato bianco con pistacchio salato.
3 Comments
Grazie molte per la bella quanto precisa ed accorta recensione. Fa sempre molto piacere avere a tavola persone cosĂŹ interessate e concentrate su cosa mangiano. Ci tengo solo a farvi notare che la mia esperienza al Povero Diavolo è finita prima dell’arrivo di Parini avendo deciso di seguire Riccardo Agostini nella sua avventura al Piastrino a Pennabilli.
Grazie di nuovo e vi aspettiamo presto
Grazie per l’intervento, chef.
La fonte dell’informazione errata verrĂ percossa con un bastone nodoso.
A presto.
hehe… ci mancherebbe altro. Non sono di quelli che si gonfiano il curriculum.
Questa settimana usciamo con il menĂš nuovo. Ed ho messo il macinino del pepe un po’ piĂš fuori mano… ci farebbe molto piacere una vostra visita ovviamente… se passate da queste parti!