Passione Gourmet La Bottega del 30, Helène Stoquelet. Castelnuovo Berardenga (SI) di Norbert - Passione Gourmet

La Bottega del 30, Helène Stoquelet. Castelnuovo Berardenga (SI) di Norbert

Ristorante
Recensito da Presidente

Valutazione

14/20 Cucina prevalentemente classica

Pregi

Difetti

Visitato il 04-2024

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Recensione ristorante.

Una passeggiata nel magnifico Chiantishire può creare imbarazzo tali e tante sono le opportunità di svago che questo angolo d’Italia offre al turista più o meno curioso.
Chiese,villaggi,sentieri collinari,castelli,perfino semplici aie e per noi che siamo appassionati di enogastronomia le millanta cantine che si susseguono sulla via del Chianti.


Castelnuovo Berardenga è uno dei comuni più estesi e ricchi di risorse in tal senso.
In una delle frazioni che ne compongono il nucleo costitutivo,villa a sesta,da più di vent’anni Franco Camelia ed Helène Stoquelet,coronando un loro sogno,hanno aperto in una vecchia stalla incastonata architettonicamente in un borghetto di commovente bellezza,la bottega del 30,sosta gastronomica decisamente adeguata alla piacevolezza dei luoghi.Nelle due salette,in attesa che maturino le condizioni atmosferiche per l’apertura del delizioso dehors estivo,l’arredamento rispecchia il romanticismo dell’ambiente circostante,ninnoli per ogni dove,pentoline,bambole,una collezione di cavatappi,persino una vecchia tuba,ed infine la cucina della signora Stoquelet,così intrisa di toscanità da essere più realista del re.Non fosse per alcuni piatti come la zuppa di rane o le lumache(servite peraltro senza aglio con un tocco di salsiccia molto “toscano”)la si faticherebbe ad immaginare nata oltralpe.
Da quando il patron è temporaneamente fermo ai box la signora è presente anche in sala a consigliare amabilmente ed a prendere le comande non essendoci un vero e proprio menù.
Dalla carta dei vini incentrata quasi esclusivamente sulla toscana ho scelto un dignitoso Nuits Saint Georges “les Damodes” 2000 di Rodet(unico esemplare francese fermo in carta oltre uno Chablis di Droin).
Così dopo un onesto tortino di carciofi ed acciughe(un po’ monocorde)

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ho assaggiato dei classici e buoni fiori di zucca ripieni di funghi porcini e ricotta con formaggio di fossa

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Successivamente un fegatello di cinta senese ottimo per cottura e consistenza con indivia e spinaci

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per un classico e sapiente accompagnamento metallico ed amaro.
Un gustoso raviolone ricotta e spinaci con tartufo,burro ed uovo pochè

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è una testimonianza ulteriore della italianità gastronomica ormai perfettamente acquisita dalla chef mentre i ravioli in pasta di cacao con ragù di cinghiale e timo

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rappresentano una rustica e ben eseguita divagazione territoriale.
Dopo un assaggio(per me doveroso) di lumache

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con dragoncello,burro e prezzemolo cotte con l’aiuto di un po’ di grappa a sgrassare ed alleggerite del classico aglio ma irrobustite da un tocchetto di salsiccia ecco la squisita tagliata di manzo chianina

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servita semplicemente con dolci agretti aretini e fagioli zolfini.
A chiudere una casalinga ed affettuosa torta al cioccolato con creme brulèe e gelatina all’arancia

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nella duplice veste di pre e post dessert.
E’ un indirizzo da tener presente se si è in zona e si vuol concludere degnamente una gita o un week-end fuori porta nel cuore di uno dei patrimoni paesaggistici del nostro belpaese.

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il pregio : Una piacevole sosta in un angolo di paradiso.

il difetto : Carta dei vini troppo toscano centrica.

La Bottega del 30
Via Santa Caterina 2
Villa a Sesta
Castelnuovo Berardenga
Tel. (+39) 0577 359226
Chiuso martedì e mercoledì
Aperto la sera tranne i giorni festivi anche a pranzo
Menù degustazione circa 60 euro.
Visitato nel mese di aprile 2010

http://www.labottegadel30.it/

Visualizzazione ingrandita della mappa

Norbert

8 Commenti.

  • penelope23 Aprile 2010

    Molto romantico. Intimo. Ci fossero li sul posto o vicino vicino delle camere o un b&B sarebbe perfetto.

  • Kriss23 Aprile 2010

    Questo è una bella cosa : http://www.borgocasato.it/

  • beatrice23 Aprile 2010

    Sono stata questa estate alla Bottega del trenta. devo dire posto veramente romantico, tra l'altro essendo pieno agosto abbiamo mangiato nel fienile semi aperto, con i grilli che cantavano fuori. siamo arrivati al tramonto per non perderci le ultime luci sulla vista incantata che guarda verso siena. mi ricordo dei colori unici. Ottima cucina è vero. La Signora è anche molto simpatica. unica cosa su cui non sono d'accordo è che se è vero che la signora ha acquisito una certa toscanità è anche vero che non ha abbandonato assolutamente le basi della cucina francese. Per qualcuno questo potrebbe essere un pregio. noi abbiamo invece trovato le preparazioni un po' pesantucce, anche con un utilizzo eccessivo di grassi animali considerando livelllo del ristorante. sicuramente da consigliare più per un pranzo che per una cena. non trovate?

  • norbert24 Aprile 2010

    Sì,il ristorante è romantico sia a pranzo che a cena. Certo che d'estate c'è l'innegabile plusvalore dei colori del tramonto(che si unisce al particolare che di giorno fa caldo). Del resto mi sembra che la bottega sia aperta a pranzo solo nei giorni festivi. Per quanto riguarda la pesantezza posso dirti che,pur non essendo certo una cucina che fa della delicatezza uno dei suoi connotati principali,l'esame della digeribilità(di cui noi teniamo conto quando parliamo di un locale) è sempre stato superato in modo soddisfacente. Del resto mi sembra che l'utilizzo di grassi in eccesso,come ruffiana scorciatoia per arrivare al gusto,sia una pratica che la maggior parte dei ristoratori stia abbandonando.

  • felice24 Aprile 2010

    "l’utilizzo di grassi in eccesso,come ruffiana scorciatoia per arrivare al gusto,sia una pratica che la maggior parte dei ristoratori stia abbandonando." frase epocale oserei affermare

  • dtrpisis25 Aprile 2010

    ricordo chef che fanno dei grassi animali un vanto ed un asso nella manica oltre che segno distintivo di una cucina che ormai non esiste quasi piu..ma ogni eccesso sarebbe da evitare non credete?il preciso dosaggio,anche di ingredienti piu difficili,fa di un bruciapadelle un cuoco...cosa ne pensate dei piatti in se oltre alla location che sembra a quanto leggo incantata?

  • norbert25 Aprile 2010

    La necessità di una cucina più salubre mi sembra sia stata colta da molti chef. Sia parlandone con loro,sia,soprattutto, sperimentandolo di persona ho notato una particolare attenzione alla fase postprandiale di un pasto. E' chiaro poi che ognuno opera secondo la propria sensibilità e le proprie capacità,ma mi sembra una tendenza innegabile.

  • dtrpisis25 Aprile 2010

    innegabile hai ragione..

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