Passione Gourmet Les Terraillers, Michael Fulci. Biot - Cote d'Azur - di Alberto Cauzzi - Passione Gourmet

Les Terraillers, Michael Fulci. Biot – Cote d’Azur – di Alberto Cauzzi

Ristorante
Recensito da Presidente

Valutazione

14/20 Cucina prevalentemente classica

Pregi

Difetti

Visitato il 03-2024

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Recensione ristorante.

Biot. Delizioso borgo Provenzale . Il luogo ideale di incontro con un caro Amico, ex industriale rampante della bassa, un pochino dandy a detta di molti, ma oggi trasformatosi in uno squattrinato benestante rivierasco, anche un pochino Bohèmienne … periodo attuale in cui la sua componente femminile, intimistica, a tratti visceralmente violenta ha preso il sopravvento. E’ stato un bell’incontro di anime, davanti ad un Pastis, anzi due e con lui non potrebbe che essere così, consumato con la vicinanza attenta di un simpatico vecchietto dall’italiano fluente, che ci invitava cortesemente a miscelare il suddetto con poca acqua, mica quel miscuglio da mammolette che stavamo bevendo!

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“Biot è un paese dal passato prestigioso che ha conservato gelosamente le tracce di una storia tormentata. Il suo territorio, antico insediamento celto-ligure, fu conquistato dai romani più di 2000 anni fa e occupato per circa cinque secoli. Nel Medioevo per un secolo, dal 1209 al 1312, Biot fu sede di una Commenda dei Templari, cui succedettero i Cavalieri di Malta. Nel 1387 il paese fu distrutto dalla guerra e la popolazione, decimata dalla peste, lo abbandonò. Biot fu ricostruito nel 1470 da una cinquantina di famiglie liguri provenienti dalla zona di Oneglia , in provincia di Imperia.”

In realtà Biot è anche famoso per la sua produzione di terracotte, oggi trasformatasi in produzione di vetri artistici, e per quell’aria tanto provenzale che, in un pomeriggio di inizio primavera, mi ha fatto respirare un’aria felice e conturbante.

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Eh, si … Biot aveva tutti i presupposti per riservarci un buon pranzo, anche perché, oltre il cibo, è fondamentale l’armonia che si crea prima, dopo e durante la condivisione di un desco. E le parole sono corse a fiumi, così come i sogni, anche se intrappolati purtroppo in una cucina che ha aggiunto poco al nostro piacevole momento. Una cucina forse stanca, una cucina che vive forse un conflitto generazionale, tra le pressioni dei genitori, ancora pesantemente presenti e non solo simbolicamente, ed il giovane spirito dello chef, che abbiamo sentito stanco, non motivato, forse adagiato. Peccato perché Roberto me ne parlò in maniera entusiastica di questo ristorante, e non stento a credere che un paio d’anni fa questa fosse la realtà vissuta in quel luogo. Ora, a parte un sommelier brillante, tutto è imperturbabile, impietrito ed immobile come le sculture di vetro a fare pendant con il resto dell’arredamento. Persino il carrello dei formaggi ci è sembrato stanco, vecchio ed esausto. La nostra scelta è caduta sul menù Decouverte, con un inizio anonimo ed interrogativo : Scampi tiepidi su letto di avocado, cetriolo, pomodoro, erbe e spezie, perle di caviale ed in variazione cocktail al profumo di limone e caviale. Preparazione banale, scampi troppo freddi, bicchiere pleonastico ed inconcludente. Concentrazione dei sapori inesistente. Buono invece il San pietro arrostito ai fiocchi di patate in salsa al burro acidulato e frutti di mare, accompagnato da un invero abbondante ma coreografica cascata di piselli novelli e fave. Solo discreto il piccione disossato farcito di fine semolino aromatizzato agli agrumi, uvetta e olive eccessivamente penalizzato dalla tiratura della demi glace e dalla cottura del volatile, non adeguatamente fatta riposare, che ha rilasciato il sangue nel ripieno, rovinandolo. Ottimo il soufflé al Grand Marnier, accompagnato però da un insignificante mango sciroppato. Servizio attento puntuale e cordiale, carta dei vini interessante per la varietà di proposte in mezze bottiglie. Un luogo che forse ha perduto la sua direzione, peccato … la giornata sarebbe stata perfetta !

Friabile alla crema tartufata.

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Amuse bouche: mousse di crescione e spuma tartufata.

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Billecart Salmon 1998 : grande annata, prometteva molto, e invece era fiacco come la cucina.

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Scampi tiepidi su letto di avocado, cetriolo, pomodoro, erbe e spezie, perle di caviale ed in variazione cocktail al profumo di limone e caviale.

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San Pietro arrostito ai fiocchi di patate in salsa al burro acidulato , aglio e frutti di mare.

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Piccione farcito di cous cous agli agrumi…

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Una delle moltissime proposte in mezza bottiglia: piacevolissimo, profumato e beverino questo Gevrey Chambertin 2006 di Potel.

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Soufflè Grand Marnier e mango sciroppato.

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Più esercizio di stile che reali contenuti nella variazione caldo-freddo di cioccolato.

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Coerente al resto anche la piccola pasticceria.

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il pregio : La cinquantina di proposte in mezze bottiglie della carta dei vini.

il difetto : La cucina appiattita su se stessa.

Les Terraillers – Michael Fulci
11 rte Chemin-Neuf
Biot – Cote d’Azur
Telefono +33 (0)4 93 65 01 59
Fax +33 (0)4 93 65 13 78
E-mail lesterraillers@orange.fr
Chiuso : Mercoledì e Giovedì
Menù degustazione 65,79 e 110 Euro
Alla carta 120 Euro

http://www.lesterraillers.com/

Visitato nell’ Aprile 2010

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Alberto Cauzzi

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23 Commenti.

  • franco francese22 Aprile 2010

    Peccato. Questo era in lizza per le due stelline ma così non va...

  • ferruccio girelli consolaro22 Aprile 2010

    Questo dessert al cioccolato.... mi sembra di averlo gia' visto........

  • Presidente22 Aprile 2010

    ... non ci lasci troppo in sospeso però... venisse in mente dove ...

  • ferruccio girelli consolaro22 Aprile 2010

    altissimo ceto -veneto- verona la recensione Il nido delle cicogne...ciao

  • orson22 Aprile 2010

    Beh, per la verità l'ho visto, molto simile, anni fa al Crillon

  • ferruccio girelli consolaro22 Aprile 2010

    Sicuramente non si inventa piu' la luna nel pozzo......ma negli ultimi mesi saranno almeno la 3 rece che vedo con qst dessert....anche su qualche rivista.... io lo propongo dal 2005,sara' un caso di globalizzazionedelpensiero...? Da questa recensione credo che si possa proprio capire come le foto possano essere ingannevoli, non si direbbe certo che qst posto meriti una semi stroncatura cosi....

  • Alberto Cauzzi22 Aprile 2010

    Non è stato poi così male ... abbiamo però percepito , io ed il GDF, una certa stanchezza. Un non so chè di stantio, ripetitivo, seppur di buona qualità. Peccato @Ferruccio Le sfere al cioccolato sono un pochino paragonabili, oggigiorno, al tortino dal cuore morbido, di cui Bras possiede il copyright (Biscuit ai chocolat coulant). La sfera che implode la ricordo almeno in una 10ina di occasioni, non ultima l'elaborazione del bravo Knam http://www.eknam.com/it/mondo_di_knam

  • Il Guardiano del Faro22 Aprile 2010

    Guarda, sono il primo ad esserci rimasto male. Qui ho mangiato altre volte da 16/17 , ma questa è stata una facciata solenne. Per carità, poi il manico c'è , ma si capisce che uno stesso piatto di alto profilo come il piccione farcito di cous cous mangiato due volte in passato con il massimo piacere sia invece diventato : Cotto troppo esternamente da farlo diventare fegatoso e dentro sanguinolento da rovinare lo splendido cous cous aromatizzato da tutto il Mediterraneo. Per non dire della salsa, un ritorno agli anni 6o , con le labbra incollate dalla demi glace. Dessert al cioccolato così lo fai anche tu? Bene, mi auguro meglio però, la crosta troppo spessa e il ripieno non di liquido ma di un cubetto spugnoso intriso di non si capiva cosa, salsa a coprire e orpelli coreografici a guarnire ed esaltare l'inesaltabile.

  • velavale22 Aprile 2010

    gdf squattrinato e femminile!

  • Lapo22 Aprile 2010

    ... interessante...

  • franco francese22 Aprile 2010

    Hai capito il cauzzi e il gdf :D Senza ironia, si sa che le persone raffinate e con un gusto e una sensibilità superiore alla media sono spesso omosessuali. Bello questo outing, vi fa onore. Massimo rispetto e fatevi una buona compagnia.

  • velavale22 Aprile 2010

    si scherza ehhhhhhhhhhhhhhhh!!!

  • Monica22 Aprile 2010

    Complimenti per le foto ! E anche per la rece, nonostante la delusione...

  • orson22 Aprile 2010

    Attenzione: "Col nome di outing il movimento di liberazione omosessuale statunitense ha indicato la pratica politica di rivelare pubblicamente, per ritorsione, l'omosessualità di alcune persone segretamente omosessuali, le quali attaccano pubblicamente l'omosessualità. In Italia spesso viene erroneamente usato per indicare invece qualcuno che ha fatto questa rivelazione su se stesso" Qui al limite c'è stato un velatissimo coming out!;) Compagni miei d'avventura, si scherza, era solo l'invidia (per il pastis, non per altro...)

  • franco francese22 Aprile 2010

    Mettiamo da una parte gli outing le delusioni e le sottili sottigliezze, ma come mai voi di Passione Gourmet non vi hanno invitato a San Patrignano? Intendo per i blog, meglio specificare ora... :D

  • luca22 Aprile 2010

    credo che la sfera sia storicamente attribuibile a Ernst Knam. o sbaglio ?

  • Presidente22 Aprile 2010

    Forse non erano pronti con quantità congrue di GinTonic per accoglierci ?

  • Alberto Cauzzi22 Aprile 2010

    Perchè non esiste una categoria a cui potevamo partecipare ! al prossimo blog cafè farò presente a Luigi Cremona che è utile creare la categoria blog di recensioni ristoranti, sennò noi non potremo mai partecipare :-)

  • Alberto Cauzzi22 Aprile 2010

    @Orson Mavaffan### :-) @Franco Francese Sono rigorosamente etero, non preoccuparti :-)

  • sararlo23 Aprile 2010

    Albuz, sezione gastrò a parte, "bella Rece", come si dice, soprattutto per l' iconografia di tipo artistico.architettonica. Potresti pubblicarla su "AD" (Architectural Dygest). ;0)

  • breg24 Aprile 2010

    Anche a Venaria al Dolce Stil Novo lo servono con gli stessi risultati....

  • giancarlo maffi25 Aprile 2010

    ho abitato fino al 2008 a due chilometri da questo ristorante, in territorio di villeneuve loubet. sempre una delusione. obbligato a portarci amici in visita in costa per via che Biot e' abbastanza famoso pur da noi , ne ho viste di cotte e di crude, d'estate con molti tavoli occupati e in inverno a ristorante deserto. per me gia' immeritata una stella. io non ho avuto la fortuna di stare bene nemmeno in passato. una precisazione , di servizio, per chi si avventura fin quassu' nella speranza di acquistare belle produzioni di vasi. e' ormai una bufala colossale: producono quasi tutto all'est in modo dozzinale e fanno arrivare i camion al mattino presto , prima che i turisti si sveglino. mi veniva da ridere: certe volte camionisti rumeni sperduti nel parco di vaugrenier mi chiedevano la strada . uno mi ha anche regalato un vaso, bellino ma dozzinale. mi ricordano certe barchine che prendono il largo di notte rifornite di pesce congelato dai furgoncini per poi ripresentarsi all' alba con il pesce " fresco" sulla banchina. tutto il mondo e' paese ed anche i nostri amici francesi si sono fatti furbi...

  • kingo25 Aprile 2010

    confermo come orson che il caro Piege presentava il choco cafè 3-4 anni fa e devo dire che questo sembra propio uguale con le sfumature oro sulla sfera di cioccolato e il gioco caldo freddo della salsa quello di Knam è molto più recente e la sua versione intitolata mondo non comprende la parte biscotto se non ricordo male ma come gusti siamo li , la creazione del pasticcere mi sembra più recente avevo preso in considerazione questo ristorante la sett scorsa visto così meglio essere andati fino mentone...

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