Recensione ristorante.
Finalmente al Savini !!!
La location è tra le più prestigiose di Milano, nella Galleria che ne è da sempre il salotto buono.
La sala è elegante e raffinata, fra stucchi e soffitti decorati, avvolgente e tranquilla, giocata com’è nei toni caldi del legno e del crema delle sontuose tovaglie di pesante raso.
Il servizio è impeccabile, professionale ma con una cordialità d’altri tempi, competente, affiatato e puntuale.
La carta dei vini ci è parsa interessante ed intelligente nelle scelte italiane ed estere, con ricarichi adeguati al tipo di ristorante.
Lo chef Matteo Torretta ha un curriculum invidiabile. Ha lavorato con diversi grandi chef quali: Marchesi, Cracco, Perbellini, Cannavacciuolo e Berasategui , dove ha imparato e perfezionato l’arte culinaria. Si è preso la responsabilità di una cucina difficile da gestire ma ha interpretato coerentemente le sue creazioni adeguandole al contesto tradizionale d’insieme. Una clientela eterogenea e proveniente dai cinque continenti, che cerca una cucina dove il gusto e gli ingredienti principali siano facilmente riconoscibili da chiunque.
Un’attenta analisi però evidenzia qualche dubbio sorto nella degustazione dei suoi piatti.
Alcuni pecche forse derivano dalla concezione del piatto o dalla scelta degli ingredienti, altre dalla semplice esecuzione.
Dopo gli appetizer caldi, iniziamo con una simpatica crema di cavolfiore, caviale affumicato, schiuma di latte e olio extra vergine servita in un bicchierino trasparente.
Si continua con l’insalata tiepida di cannolicchi con verdure croccanti, uova di salmone ed essenza di cetriolo. Servita in un piatto di vetro con la gelatina di cetriolo a specchio e la composizione degli ingredienti appoggiati sopra; esteticamente gradevolissima se non fosse che l’aroma di cetriolo è prevaricante, capace di sovrastare qualsiasi altro sapore.
Un sostanzioso risotto mantecato con salsa di melanzane affumicate, cozze ripiene di ricotta allo zenzeroLo zenzero (Zingiber officinale Roscoe, 1807) è una pianta erbacea delle Zingiberaceae (la stessa famiglia del Cardamomo) originaria dell'Estremo Oriente. Coltivata in tutta la fascia tropicale e subtropicale, è provvista di rizoma carnoso e densamente ramificato dal quale si dipartono sia lunghi fusti sterili e cavi, formati da foglie lanceolate inguainanti, sia corti scapi fertili, portanti fiori giallo-verdastri con macchie... Leggi e pepe emana profumi rinfrescanti ma il sapore, non sappiamo se causato dalle melanzane o dalla cottura, finisce per ricordare quello spiacevole della padella bruciata.
Arriva dalla tradizione spagnola il Rombo cotto nel pil pil, zucchine tonde alla plancia e gelée al frutto della passione, equilibrato nella gestione del piccante e sapientemente rinfrescato da frutta e verdura abbinate.
Il piccione arrosto con patate americane fritte, salsa di pisellini novelli e crostini con la sua mousse è corretto nelle cotture ma nel complesso il sapore vira eccessivamente al tannico.
Bella da vedere e buona da mangiare la frutta marinata alle spezie, con un’attenta scelta dei migliori connubi fra gli aromi, condita da un avvolgente consomméIl consommé è un brodo ristretto di carne bovina o avicola, appartenente alla tradizione culinaria francese. Si prepara aggiungendo a un brodo di carne freddo: ritagli di carne tritati, verdure e un albume sbattuto per litro di brodo. Viene fatto sobbollire per circa un'ora, al termine della quale viene filtrato. Il nome deriva dal francese consommer, ovvero restringere, "consumare" letteralmente. Nella cucina francese è un piatto annoverabile... Leggi di cocco versato al momento.
Abbinamento più che classico ma dall’originale presentazione il Bianco Vs Bianco, ( prima immagine ) costituito da sorbetto di pera con quenelleLa quenelle, dal tedesco knödel e in italiano canederli, è una preparazione tipica francese simile a dei grossi gnocchi a base di crema di pesce o carne (prevalentemente pollo) legata da uovo e contenente eventuale mollica di pane. In genere bollita, è passata dall'essere una guarnizione dei piatti del'alta cucina a diventare essa stessa il piatto. Il termine viene oggi indicato anche in... Leggi di ricotta di capra e cioccolato bianco, gelatina di mandorle e granita lievemente alcolica di rum aromatizzato al cocco.
Tutto sommato una serata al Savini è un’esperienza piacevole, immersi in un‘atmosfera rarefatta, circondati dal lusso e coccolati dall’attentissimo personale. Ci saremmo aspettati qualcosa di più dalla cucina ma c’è tempo e voglia per migliorare. Considerazione condivisa anche da parte di altri “Appassionati Gourmet”.
Alcuni piatti in immagini:Risotto…
Insalata di cannolicchi.
Piccione.
Rombo.
Frutta alle spezie.
il pregio : Servizio impeccabile.
il difetto : Il rapporto qualità/prezzo.
Savini – Matteo Torretta
Via Foscolo, 5
Milano
tel ( + 39 ) 02 72003433
Numero coperti 30 – 40
Chiuso : Sabato a pranzo (in estate anche la sera) e 3 settimane in Agosto
Prezzi: alla carta 90 – 110
Menù degustazione : 95 – 110 euro
Visitato nel Settembre 2009
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Fabrizio Nobili