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Spumante Etna Doc

28-12-2020
di Erika Mantovan

Una crescita a doppia cifra e in cerca di sviluppi

Grazie alle 16 realtà attive, e una produzione di 160.000 bottiglie nel 2020, oltre 30% in più rispetto al 2019, l’Etna cerca la possibilità di inserire anche il Carricante tra le uve ammesse nel disciplinare di produzione del Metodo Classico.

Una nuova sfida per il Consorzio e per il territorio, sebbene la versione Spumante sia stata introdotta nel disciplinare di produzione solo nel 2011, “una tipologia che vanta antiche radici” – spiega Antonio Benanti, Presidente del Consorzio di Tutela Vini Etna DOC. Fu infatti il Barone Spitaleri, a fine ‘800, a intuire per primo le potenzialità del territorio etneo per la produzione di vini rifermentati in bottiglia. “Quei primi esperimenti avevano ovviamente come punto di riferimento i cugini d’Oltralpe nella scelta del vitigno da utilizzare. Bisogna aspettare la fine degli anni ’80 del secolo scorso per cominciare a vedere fiorire i primi pioneristici esempi di spumanti autoctoni grazie all’utilizzo del Nerello Mascalese”.

Una novità importante è che durante l’ultimo incontro del Consorzio, si è approvato che è ammessa la produzione di Spumante esclusivamente con Metodo Classico con un incremento dal 60% all’80% dell’utilizzo del Nerello Mascalese, con l’obiettivo di voler legare ancor di più questa tipologia ad uno dei vitigni autoctoni più rappresentativi del territorio e che ben si prestano alla tipologia.

Spumante Etna DOC

Le peculiarità del Nerello Mascalese, “uva dalla spiccata vocazione ad essere utilizzata anche come base spumante” – racconta Michele Scammacca, produttore e pioniere dello spumante Metodo Classico da Nerello Mascalese,  sono l’acidità e la bassa concentrazione del colore. “Sono due doti molto importanti che consentono di ottenere vini spumanti eleganti, minerali, in grado di far emergere il territorio di origine. Inoltre, nelle annate migliori, mostra una notevole vocazione alla longevità: la prolungata sosta sui lieviti riesce a regalare spumanti di notevole complessità e profondità”.