Mater Terrae

VALUTAZIONE

Cucina Moderna

15/20

PREGI
Filosofia etica ben contestualizzata su una piazza eterogenea.
Sala interna e terrazza con vista imperdibile.
DIFETTI
Alcuni fondi con ingredienti ridondanti.
Carta vini piuttosto limitata.

Una deep green experience sulla terrazza dell’Hotel Raphael

Correva il 2015 quando Eugenio Vannoni iniziò a pensare di voler proporre e diffondere una cultura etica ed “ecosofica” nel proprio Relais e Châteaux 5 stelle Luxury. Erano le basi di quello che sarebbe poi diventato il raffinato ristorante Mater Terrae, attuale espressione di una cucina ricca di excursus nel mondo plant based. Insegna incastonata sull’incantevole terrazza dell’Hotel Raphael, dotata di sala interna realizzata in bio-edilizia ed esterna, fruibile, dai più audaci, anche d’inverno. In cucina troviamo Sumon Khan, presente da una dozzina d’anni, i cui menù nascono sotto minuziosa quanto costante supervisione di Pietro Leemann, profondo cultore del mondo “veg” e presto in uscita dallo storico Joia di Milano. Grande attenzione alla stagionalità della materia prima verde, dunque, trasformata in chiave moderna e creativa, con la complicità di alcune influenze multietniche e culturali della brigata, formata ab origine dallo stesso patron di Joia, molto più di un semplice consulente “a distanza”. Elementi convergenti verso quella che assume i connotati di una deep green experience.

Estetica e gusto nel piatto

Larga parte dei piatti presenti nei menù sono anche vegani e presentano nell’ordine: un’appropriata cura estetica, un blando legame con la tradizione, romana per intenderci, e limitati ma sensati contrasti, con logica concordanza dei sapori. Interessante lo scorrere delle scelte alla carta, su tutte la Crema di giovani carote con spuma di pecorino, erba cipollina e gastrique di lamponi oppure il Cuore di verza farcito con broccoli e funghi porcini, dove il beurre blanc aromatizzato al prezzemolo, bilancia bene la percezione amarognola dominante delle verdure.  Meritano ampi consensi i Pansotti ripieni di bietole, ricotta e noce moscata, conditi con salsa di noci e maggiorana; una sfoglia tiratissima, servita dopo una breve quanto perfetta cottura palesa una proposta gustosa ed equilibrata, senza rimpianto alcuno di una icona della tradizione genovese. Sembra quasi volersi presentare come un bouquet di vegetali la Cecina croccante – alias farinata di ceci – con carciofi cotti alla romana, zucchine, pomodori confit e salsa di pomodori datterini. Gusto bilanciato con note acidule conferite da un po’ di yogurt naturale. La dolce chiusura è probabilmente anche il sunto di un’esperienza 100% etica dove lo spreco è bandito. È un Cannolo siciliano realizzato senza ricotta vaccina ma con elaborazione delle mandorle; il latte estratto dal seme ed il crumble ottenuto dalla parte fibrosa. Un’articolazione che conferisce una golosità tanto soffusa quanto rotonda, fragrante e delicata e che, anche a livello olfattivo, ingannerebbe ai più.

In conclusione, la centralità dei vegetali e la loro gestione, benché alcuni fondi possano risultare ridondanti, identifica a pieno la filosofia di Mater Terrae. Se sia questa l’impostazione o la via che un domani tutti, chi più chi meno dovremo seguire, al momento non possiamo dirlo. Noi, intanto, ne traiamo un giudizio largamente positivo, per coerenza etica ed armonia gustativa, naturale e non di certo privativa.

IL PIATTO MIGLIORE: Pansotti ripieni di bietole, ricotta e noce moscata con salsa di noci e maggiorana.

La Galleria Fotografica:

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Andrea Mucci

Dall’inizio del terzo millennio lavora in ambito finanziario ma la tavola, qualsiasi sia la sua declinazione, ne occupa da sempre i ritagli del tempo libero, alimentandone la ricerca del gusto, della piacevolezza e del senso estetico. Sommelier AIS per passione, si innamora dello champagne, che berrebbe anche a colazione e degusta con immancabile sottofondo jazz. Nel piatto ricerca l’essenza della materia prima, tra forma e soprattutto sostanza, con la curiosità di sapere cosa avrà da dire al palato.

1 Comments

  1. Mater Terrae ha detto:

    Grazie della bellissima recensione!
    Il finale è poesia, grazie ancora

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VALUTAZIONE

Cucina Moderna

15/20

PREGI
Filosofia etica ben contestualizzata su una piazza eterogenea.
Sala interna e terrazza con vista imperdibile.
DIFETTI
Alcuni fondi con ingredienti ridondanti.
Carta vini piuttosto limitata.

INFORMAZIONI

PREZZI

Menù degustazione a 120€ e 140€

Prezzo medio alla carta 100€

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