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Cartizze

Vino
Recensito da Angelo Sabbadin

Il Grand Cru del Prosecco

La curiosità per scrivere questo articolo a riguardo di questa collina incantata è stata la conseguenza di un premio assegnato sabato 4 novembre al Ca’ Sagredo Hotel di Venezia in occasione della pubblicazione della decima edizione di Vinetia – La Guida ai vini del Veneto di AIS. L’evento ha visto anche l’assegnazione del Premio Fero ai sette Migliori Vini del Veneto, uno per ciascuna categoria: Miglior Spumante, Metodo Charmat, Miglior Spumante Metodo Classico, Miglior Vino Bianco, Miglior Vino Rosa, Miglior Vino Rosso, Miglior Vino Rosso da Invecchiamento, Miglior Vino Dolce. Con l’edizione 2024, inoltre, sono stati introdotti due nuovi premi di qualità, conferiti alle etichette più meritevoli da commissioni distinte e composte rispettivamente da giornalisti e ristoratori. La commissione giornalisti da me presieduta è stata unanime e senza esitazioni ad assegnare il premio come miglior vino alla categoria Metodo Charmat, Cartizze Dry 2022 Valdobbiadene Superiore di Cartizze Docg de La Tordera.

Tutti sono stati d’accordo sulla purezza e sulla finezza di questo Cartizze, particolarmente ricco nella parte aromatica, dall’approccio gustativo cremoso, ma dal finale fresco e salino. Quindi la curiosità di andare a ritroso e vedere la vigna da dove arriva, e con mia grande sorpresa ho trovato la classica vigna disetanea, come spesso capita nella zona del Prosecco, con molte piante vecchissime, che superano gli 80 anni di età. I 3.500 metri quadri della vigna della Tordera hanno una concentrazione di queste piante unica e passeggiare tra questa vigna è qualcosa di unico, autentici monumenti vegetali ricurvi dal diametro incredibile. Renato Vettoretti, che mi ha accompagnato, e segue la parte agronomica, mi ha mostrato la potatura di queste vecchie piante, interpretandola singolarmente in base alla sua conformazione, tenendo mediamente 5-6 capi a frutto con una quindicina di gemme ciascuno. Arrivando a Cartizze non si può non rimanere meravigliati da tanta bellezza paesaggistica, un luogo magico, disegnato dal saliscendi delle vigne, a volte scoscese e inerpicate, dai colori, dalla luce e dalla brezza che soffia costante.

L’area del comprensorio Cartizze è stato l’antesignano del concetto Rive, è stato il primo microterritorio dentro all’area Conegliano-Valdobbiadene ad essere evidenziato, già nel 1969, i produttori al tempo si sono accordati che l’area del Cartizze data la sua bellezza e il suo terreno era eccezionale come area per il Prosecco, ecco perché è nato il Superiore di Cartizze con le uve prodotte esclusivamente dentro a questo anfiteatro naturale, un fronte pedemontano molto ripido dotato di un suolo ricco di minerali, per cui da origine a delle uve molto dotate che daranno un Prosecco straordinario. Ad ulteriore conferma dell’ottima nomea di questa collina riportiamo, infine, uno stralcio dell’Inchiesta Agraria Jacini, un lavoro commissionato nel 1882 dal Senato del Regno d’Italia finalizzato alla valutazione dello stato dell’agricoltura: […] di un piccolo territorio valdobbiadenese posto tra Santo Stefano e San Pietro di Barbozza che produce un vino bianco che proviene da colline esposte al sole e di terreno cretaceo, di ottima qualità […] il Cartizze nel distretto di Valdobbiadene.

Cartizze è una ristretta area collinare che si estende per soli 108 ettari, dove si produce il vino Spumante chiamato Prosecco DOCG Superiore di Cartizze. Si tratta di una selezione di piccoli vigneti, racchiusi in 1 chilometro quadrato, che contano all’incirca 140 diversi proprietari terrieri. La superficie è interamente vocata alla coltivazione della vite, nello specifico alla varietà di uva Glera impiegata come base nella produzione di Prosecco (minimo 85%). Questa sottozona è riconosciuta come apice qualitativo della denominazione Prosecco perché qui microclima e terreno generano un’oasi naturale per la coltivazione, favorendo la crescita di viti sane e regalando al vino Cartizze delle caratteristiche uniche e di particolare pregio. Per questa sua esclusività, Cartizze è riconosciuto come CRU, cioè una precisa selezione di elevata qualità all’interno di una più vasta area di produzione viticola come quella del Prosecco. Una microzona dalle proprietà così preziose da conferirgli il titolo di Pentagono d’Oro. La zona di Cartizze si trova nel comune di Valdobbiadene (Treviso, Italia), nello specifico tra le frazioni di Santo Stefano, Saccol e San Pietro di Barbozza. Tra i fattori che contribuiscono a farne una zona particolarmente vocata per la viticoltura ci sono: esposizione a sud, la vallata del Cartizze forma una catena collinare che si alza di quota da Sud verso Nord (da 200m fino a 350m sul livello del mare): in questo modo le piante godono dell’esposizione diretta al sole, che agevola una maturazione omogenea dei grappoli e garantisce alti livelli zuccherini.

Ventilazione, una brezza costante soffia dalle montagne mantenendo l’apparato fogliare della vite sempre arieggiato ed asciutto: si previene cosi la formazione di umidità, che porterebbe altrimenti allo sviluppo di malattie fungine.

Terreno ricco di minerali, tra i 20 e i 7 milioni di anni fa qui c’era il mare. Che poi, però, si ritirò perché i suoi fondali si sollevarono lasciando scoperti suoli decisamente eterogenei tra loro, al punto che è possibile attualmente distinguere 15 sottozone con caratteristiche peculiari dissimili tra loro ma omogenee per singola zona, per costituzione, per profondità e per complessità. Il suolo è composto da arenarie e morene, modellato nel tempo per formare uno spesso strato di argille. Questo fondo argilloso consente all’apparato radicale della vite di scendere in profondità, garantendo una riserva d’acqua ed un costante apporto nutritivo.

Drenaggio delle acque superflue, la morfologia della vallata presenta 5 costoni collinari che si estendono longitudinalmente da nord verso sud, favorendo un perfetto drenaggio delle acque. Si eliminano i ristagni idrici e l’umidità in superficie, causa principale della propagazione di malattie fungine.

Escursione termica, durante la notte, dalle vette delle Prealpi scende una corrente d’aria fresca che si insacca nella vallata del Cartizze creando ampie escursioni termiche tra notte e giorno. Queste variazioni di temperatura sviluppano delle forti caratteristiche aromatiche nell’acino che poi si trasmettono al vino.

Rese per ettaro più basse, il disciplinare del Prosecco impone che le rese per ettaro delle viti nel Cartizze sia inferiori alle altre zone di produzione: 120 q.li/ettaro (135 q.li/ettaro area DOCG, 180 q.li/ettaro area DOC). Questo favorisce la produzione di vini pregiati, a scapito dei grandi volumi derivanti da produzioni intensive. Al contrario di molte leggende diffuse, nel Cartizze l’uva non viene raccolta tardivamente né viene fatta appassire. Si vendemmia quando l’uva raggiunge giusta maturazione, garantendo equilibrio tra acidità e grado zuccherino e una buona concentrazione di aromi (in settembre).

L’azienda La Tordera ha sede a Vidor nel cuore della denominazione Valdobbiadene Conegliano Prosecco Superiore DOCG, il nome si deve ad una caratteristica zona della collina del Cartizze, denominata “Tordera” perché particolarmente frequentata dai tordi che in passato scendevano dalle vicine montagne in cerca di cibo tra i filari dei vigneti. Qui, nel 1918 furono piantate le prime viti dal Bisnonno Bepi. L’amore per la vite e i suoi frutti è stato tramandato da Bepi alla quarta generazione di nipoti che, nel 2001, hanno fondato l’azienda agricola La Tordera, nella quale sono attivamente coinvolti anche i genitori Pietro e Mirella. Oggi, la famiglia Vettoretti trasforma le uve dei 70 ettari vitati a glera nelle diverse Denominazioni del Prosecco e ad altri vitigni con conduzione diretta in eleganti ed apprezzati spumanti: Superiore di Cartizze DOCG, Valdobbiadene DOCG, Asolo Prosecco Superiore DOCG, Prosecco Doc Treviso. Il percorso aziendale voluto dalla famiglia Vettoretti si identifica con il concetto “Natural Balance”. L’obiettivo è valorizzare la produzione che rispetta il territorio, vera espressione dell’essenza e delle diversità dei singoli vigneti di proprietà nelle aree del Cartizze, di Valdobbiadene, Asolo e del Prosecco Doc Treviso. Alla base della filosofia del Natural Balance vi è la costante ricerca dell’equilibrio “naturale” tra il lavoro, l’attenzione per la terra ed i suoi frutti ed il rispetto per le persone e le future generazioni. L’impegno Natural Balance si concretizza in una serie di pratiche che investono tutte le attività aziendali e che mirano a raggiungere il traguardo di una viticoltura sempre più green e di un’armonia con l’ambiente sul fronte della sostenibilità. Le bottiglie riportano sul collo un bollino con la dicitura Natural Balance; nella retro etichetta anche la dichiarazione del contenuto di solfiti ed il contenuto di zuccheri.

La degustazione dei vini de La Tordera

Valdobbiadene DOCG Superiore di Cartizze Dry 2022

I suoli di Cartizze sono calcareo marnosi, e il calcare è uno degli elementi imprescindibili per produrre un vino di grande qualità, e assieme alle marne aiutano il drenaggio, donando equilibrio al suolo, favorendo le basse rese. Olfatto intenso e finissimo, pesca bianca, mela granny smith, pera william, buccia di mandarino e arancio, fiori di biancospino. Sul palato cremoso, succoso, denso, piacevole e finissimo, una sottile vena fresco-sapida dona equilibrio, vino finissimo e preciso. 

Valdobbiadene DOCG Rive di Guja Otreval Zerozuccheri Extra-Brut 2022

I terreni di questo Cru sono marne di origine argillosa, rispetto alla media molto più duri e compatti, dove la vite deve lottare per affondare le radici e recuperare l’acqua che gli serve,  questo comporta che la vite abbassa un po’ le rese e concentra un po’ più le sostanze. Ricco e complesso nelle note floreali, fiori bianchi di acacia, biancospino, mughetto che introducono a note di pera william, mela golden, mela verde, pesca bianca, tocco agrumato, erbe aromatiche, salvia. Sul palato si esprime con grande freschezza e sapidità, ma l’ingresso sa essere caldo, ricco, piacevole e denso, buona la persistenza, vino completo che  che invoglia la beva con la grande sapidità.

Valdobbiadene DOCG Tittoni Rive di Vidor Dry

La vigna dal terreno calcareo, si trova in una posizione di collina che abbraccia il panorama ovunque si rivolga lo sguardo, porta il nome di una figura indimenticabile per il Comune di Vidor. il Cav. Carlo Tittoni a cui si devono infatti scuole e altre opere. Note intense e calde di frutta matura, pesca gialla, mela, melone, buccia di mandarino, succo d’arancia, fiori gialli, erbe aromatiche. Morbido, caldo e cremoso l’approccio al palato, sfodera una buona tensione e un finale tutto su note di frutta matura, buona la persistenza.

Prosecco Superiore Asolo DOCG 2022 A3

Aromi fruttati, pesca gialla, albicocca, mela golden matura, note floreali di fiori di campo, tocco di erbe aromatiche. Sul palato denso, ricco, materico, caldo salvo poi virare su una vena fresco-sapida vigorosa lasciando il palato perfettamente pulito. Buona la persistenza.

Valdobbiadene DOCG Brut Brunei 2022

Profumi freschi di frutta bianca, pesca, mela golden, pera, fiori acacia e biancospino, buccia di limone. Sul palato fresco, piacevole e snello, induce ottima salivazione e invita alla beva, buona la persistenza. Piacevole e fine.

Gabry Vino spumante rosé Brut s.a.

La cuvée nasce da uve rosse vinificate in bianco, con un curioso quanto esperto blend tra un’uva semplice come il Merlot con un vitigno autoctono del territorio, l’Incrocio Manzoni 13.0.25, frutto del passato e dell’incrocio tra la pianta del Raboso e quella del Moscato d’Amburgo. Le uve, sapientemente vinificate sono spremute leggermente e tolte dopo poco le bucce. Note aromatiche di piccoli frutti a bacca rossa, melograno, mela rossa, ciliegia, fragola, note agrumate e floreali.  Sul palato piacevole, fino, denso, bella cremosità di frutto, finale fresco e salino. Buona la persistenza.

Valdobbiadene DOCG Metodo Classico Extra Brut 2019 Paolo Vettoretti

Note piacevoli di crosta di pane appena sfornato fuse a tocchi di pesca bianca, pera william e mela golden, soffio floreale. Secco, deciso, verticale, mette in mostra un comparto fresco-sapido notevole che induce salivazione e invita alla beva.

Ph credits: La Tordera website

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