Passione Gourmet Delamain - Passione Gourmet

Delamain

Vino
Recensito da Luca Turner

Sinonimo di Cognac eccellente

Ai più Gaston Chérau non dirà molto. Né come nome in generale né come persona riferita al mondo del cognac. Così come molto probabilmente non dirà molto l’Académie Goncourt, nata nel 1926 come proposta di un modello di divulgazione della cultura delle arti e delle lettere che si allontanasse un minimo o forse anche più di un minimo dalla Académie française. Gaston Chérau era un uomo di mondo oltre che di lettere, di viaggi, di scrittura di giornalismo e, come molti in quel tempo che frequentavano i salotti buoni, aveva l’occasione più che sovente di gustare e apprezzare prelibatezze di ogni tipo. Gaston Chérau nel 1935 scrive e firma la prefazione del libro Histoire du Cognac, libro scritto nientemeno che dal sig. Delamain, Robert Delamain, per la precisione, non un parvenu qualsiasi nel mondo delle eaux-de-vie, ma quel Delamain che da due secoli può essere a ben vedere considerato Monsieur le Cognac, con tanto di inchino e giù il cappello al suo avvicinarsi.

Robert Delamain ha speso molta della su vita alla ricerca dell’essenza della qualità di ogni singolo Cognac che uscisse dalla sua distilleria. Ha compreso, un po’ come le classificazioni di Bordeaux, Champagne e Borgogna, che molto dipende dal suolo, del clima dall’illuminazione solare oltre che dalla cura nei processi di distillazione e di invecchiamento. Oltre a comprenderlo attraverso una puntuale analisi, come direbbero i linguisti, diacronica, Robert ha voluto trasmettere le sue risultanze al mondo, appassionati o non che fossero. E da qui torniamo alla Académie Goncourt. “Rem tene verba sequentur” recitava un antico brocardo, e qui, è proprio il caso di urlarlo. Delamain è sinonimo di Cognac eccellente, nato nel tempo con attenzione, cura e cultura del dettaglio, quel savoir – bien! – faire proprio della mano e della testa vitivinicola francese. 

Oggi, Delamain è ricostruibile attraverso i lasciti in forma liquida del suo oramai ex sapiente maître de chai Dominique Touteau, quale che sia la declinazione del prodotto, dal base Pale & Dry (anche se qui parlare a parlare di base si fa davvero fatica) fino alla sommità. All’interno della Maison ci sono tutt’ora membri della famiglia, che l’anno prossimo celebrerà i primi 200 anni di vita dell’azienda che sottolinea spesso come il raggiungimento del migliore livello qualitativo sia alla radice della filosofia della Maison, una missione di vita non un pay-off da recitare per il puro vezzo comunicativo. A Delamain siamo affezionati, è vero, è un prodotto che non delude, che affascina, che avvolge e cattura. Ne abbiamo parlato qui e qui, e ne parleremo ogni volta che un loro nuovo prodotto o pur semplicemente un’iniziativa uscirà dalla Maison.

* I cognac Delamain sono importati in Italia da Sagna S. p. a.

1 Commento.

  • Passione Gourmet10 Gennaio 2024

    […] a questo link), mentre tra gli spiriti occhieggiano i Cognac di Delamain (Luca Turner ce ne parla qui), i Bas Armagnac di Dartigalongue e i Porto Graham’s: una bottiglieria dei sogni, insomma, […]

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata. I campi obbligatori sono contrassegnati *