Vescovado
Valutazione
Pregi
- Una bellissima vista sul mare.
- Prestigiosa sala interna quattrocentesca.
Difetti
- Qualche incertezza nell’esecuzione di alcune portate.
La vista dell’intero Golfo di Noli da una elegante dimora quattrocentesca
La famiglia Ricchebuono gestisce il Palazzo Vescovile, dimora quattrocentesca che oltre all’elegante Hotel de Charme, che dispone di otto camere in stile, ospita un ristorante gastronomico affacciato sul bellissimo Golfo di Noli dalla vista mozzafiato.
Alla struttura si accede dal lungomare, seguendo la passeggiata tra le mura del borgo o con un ascensore e una successiva funicolare a cremagliera. Al primo piano l’Orto del Vescovado, affidato a Pier Ravera, tra ulivi e limoni, permette di gustare un aperitivo accompagnato da sfizi e tapasCon il termine spagnolo tapa, si indica un'ampia varietà di preparazioni alimentari tipiche della cucina spagnola consumate come aperitivi o antipasti. Le tapas spagnole sono preparate con ingredienti legati alla produzione alimentare mediterranea. Le tapa possono essere fredde, quando vengono preparate, per esempio, con le olive miste ed il formaggio, o calde, con polpo e calamari fritti. L'origine della parola... Leggi di ispirazioni del territorio, una proposta più informale e diretta. Giunti nel ristorante principale nelle due sale interne si respira l’aria storica della dimora, all’esterno la terrazza panoramica che con il bel tempo permette di vivere una esperienza preziosa, lo sguardo a perdita d’occhio gode dell’ampiezza del paesaggio. Alessia Vezzolla ci accoglie in sala e ci fa accomodare in terrazza come da nostra richiesta, in una giornata ventosa che ci regalerà anche qualche goccia di pioggia che renderà ancor più suggestiva la vista sul mare; al suo fianco in sala il figlio, Elia Ricchebuono, mentre Alessia Ricchebuono padroneggia la corposa lista dei vini divisa in due tomi, “Ligustico” e “Foresto”, e ci supporta nello scegliere un Pigato della Riviera Ligure di Ponente di Massimo Alessandri, Vigne Vëggie 2021, Costa Delle Vigne.
La cucina ligure con un tocco moderno, leggero e delicato
La proposta culinaria si compone di due menù degustazione firmati dagli Chef Giuseppe Ricchebuono e Alberto Moretti: “La passeggiata al mare” e “L’estate”. Vi è anche la possibilità di uno smart lunch più contenuto nelle portate e nel prezzo. La mise en place in terrazza è essenziale ma elegante, senza tovaglia, la vista riempie gli occhi e, insieme allo scrosciare delle onde, l’esperienza si fa immersiva.
Tra i piatti del menù “Estate” la cucina ligure viene omaggiata con una reinterpretazione della tradizione che sin da subito, con il BarbagiuanI Barbagiuan sono una sorta di ravioli fritti ripieni di zucca, nei mesi invernali, o di spinaci/bietole e ricotta, in primavera, tipici del Principato di Monaco e della Riviera ligure di Ponente.... Leggi (Zio Giovanni), ben fritto e non unto, preannuncia la leggerezza e delicatezza delle preparazioni che seguiranno. I giochi di cibo sono un rimando divertente all’aspetto ludico e “divertono la bocca”, mentre è il territorio il protagonista assoluto: si parte dall’olio, omonimo del ristorante del territorio di Vado Ligure: un blend di olive al 70% e chinotto al 30%, agrume dal 1800, coltivazione tipica del Savonese.
Molte le suggestioni dal territorio: zucchetta trombetta di Albenga, crusca di Sassello, bagnun di acciughe, tartufo nero della val Bormida, formaggetta di capra, accompagnano in una passeggiata nel sapore dell’entroterra locale. Alcune incertezze nei dettagli di qualche portata, il Brodo ristretto di origano del tortello ad esempio è davvero molto delicato e quasi scompare in contrasto con il bagnun; il Coniglio è un filo asciutto, servito in parallelo al Nasello, dalla sapidità molto spiccata. Omaggio al golfo che li ospita è il pescato di Noli, la “Cicetta”, ovvero la rana pescatrice cotta alla brace, glassata con un fondo di limone oltre ai suoi pezzettini canditi e salati, una polvere delle sue foglie, al fianco la scarola alla brace, un piatto dal sapore tenue e delicato, sicuramente il piatto migliore.
Una celebrazione del territorio tutto, insomma, in cui il gioco e la tradizione si uniscono nell’accompagnare l’avventore nel meraviglioso ambiente che lo circonda.
IL PIATTO MIGLIORE: “Cicetta” alla brace, limoni di Noli e scarola.
La Galleria Fotografica:
Mise en place. Carte dei vini, grissini e barbagiuan. Massimo Alessandri, Costa Delle Vigne, Pigato Riviera Ligure Ponente, Vigne Vëggie 2021. Finta olivetta di acciughe e nocciole. Giochi di cibo. Focaccia. Tonno tonnato (2001-2023) foglie di capperi e lamponi. La zucchetta trombetta e la crusca di Sassello. Guazzetto di moscardini. “Cicetta” alla brace, limoni di Noli e scarola. Tortello ripieno di “bagnun” di acciughe, origano e tartufo nero della Val Bormida. Cannellone di farina di segale, borragine, ciliegie e formaggetta di capra. Nasello pescato a Noli, melanzanine e basilico. “Il coniglio di garenna” e le albicocche di Valleggia. Secondo servizio del “coniglio di garenna”. Pesca pazzesca. Piccola pasticceria. La sala interna.
Ci sono appena stato, io avrei dato almeno 17/20