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Erbaluce e Carema

Vino
Recensito da Erika Mantovan

Due denominazioni piemontesi su cui puntare

Non lontano da Torino troviamo due delle denominazioni più affascinanti e peculiari del Piemonte: Caluso (DOCG) e Carema (DOC). Caluso mette al centro un vitigno a bacca bianca poliedrico: l’Erbaluce, la cui area si estende su 37 comuni in tre province: Torino, Vercelli e Biella.

La produzione avviene tra due serre, Ivrea e Caluso, che lo racchiudono nel bacino morenico del Canavese. Uno dei fattori distintivi di questo vitigno è la tecnica di allevamento a pergola, formata da un sesto filare di oltre 5 metri con circa 1.000 ceppi per ettaro. La potatura è a tralci lunghi in quanto l’uva non è produttiva sulle prime tre o quattro gemme basali. Successivamente, le uve destinate al passito dopo essere state raccolte vengono adagiate su graticci in appositi locali per l’appassimento naturale. Uva che ben si adatta ai terreni sabbiosi e sassosi, tipici delle colline moreniche, l’acidità è forse l’elemento che meglio caratterizza l’uva restituendo un incredibile potenziale di invecchiamento in tutte le versioni prodotte. Antichi documenti ci dicono che l’Erbaluce è un vitigno autoctono introdotto localmente dai Romani, probabilmente parente del Greco di Fiano. È un vitigno versatile e unico nel panorama dei vini bianchi perché può essere vinificato in tre diverse tipologie: bianco secco, spumante e passito. Per il Metodo Classico la permanenza sui lieviti deve essere minimo di 15 mesi mentre per il passito l’appassimento delle uve deve essere protratto fino a raggiungere un grado zuccherino non inferiore al 29%; il periodo minimo di invecchiamento è di 36 mesi, dodici in più per il Caluso Passito Riserva.

La seconda denominazione che affrontiamo vede invece come protagonista l’uva più chiacchierata del Piemonte: il Nebbiolo. Cultivar principale per la produzione di Carema DOC, prodotto su pochissimi ettari terrazzati (13) attorno all’omonimo comune al confine con la Valle d’Aosta. Qui, si parla di una “viticoltura eroica” portata avanti con grande entusiasmo da un gruppo di giovani vignaioli che, proprio per il loro dinamismo, sono riusciti negli ultimi anni a recuperare gran parte della superficie vitata perduta e a riaccendere una zona prestigiosa che dà vita a vini rossi corposi, freschi e di lungo invecchiamento. I terreni, anch’essi di origine morenica, ospitano vigneti coltivati su pendii rocciosi, molto soleggiati ad un’altitudine non inferiore a 300 metri s.l.m. e non superiore a 600 metri s.l.m. Siamo alle pendici del Monte Maletto, qui i terrazzamenti asciutti sono sicuramente un elemento paesaggistico che rende unica la zona oltre a sfidare la coltivazione di quelli che localmente vengono chiamati Picutener e Prugnet. Sono richiesti 24 mesi di affinamento per il Carema, 36 per il Carema Riserva, di cui 12 mesi in legno per entrambe le tipologie.

I nostri migliori assaggi delle ultime annate prodotte:

Erbaluce di Caluso Eolga Docg 2019 di Ilaria Salvetti

Giallo dorato brillante, sentori di evoluzione, crosta di pane, zafferano; buon gusto, polposo, mela golden; buon impatto e densità, buona carnosità e bel ritorno fruttato. 93/100

Erbaluce di Caluso DOCG Spumante San Giorgio 2019 di Ciek

Giallo paglierino, al naso cedro di buona maturazione con zafferano, limone candito; sorso ampio, geloso, di buon equilibrio e rotondità. 93/100

Cuvée Tradizione Caluso Spumante DOCG di Orsolani

100% Erbaluce. 36 mesi sui lieviti. Colore giallo paglierino con riflessi dorati. Al naso intriganti note di crosta di pane ed erbe aromatiche; palato ampio, aromi di arancia candita e sensazione minerale. Buona bocca e freschezza. 92/100

Caluso Fior di Ghiaccio Docg 2022 di Cantina Erbaluce di Caluso

Dorato, bei profumi di pera matura, appetitoso, ampio, carnoso, buona freschezza e ritorni fruttati. Simpatico archetipo della denominazione. 93/100

Erbaluce di Caluso Docg 2022 di Bruno Giacometto

Giallo paglierino, sentori di pera, naso tipico del moto; appetitoso sorso lungo, rotondo e molto piacevole nonostante una punta di alcol sul finale. 92/100

Erbaluce di Caluso Docg Ghiaccio Secco 2022 di Silvia

Colore giallo paglierino. Naso sfaccettato, tra fiori, pomelo e pera; sorso ampio di grande rotondità. 91/100

Erbaluce di Caluso Docg Autoctono 2021 di Bruno Giacometto

Colore dorato; al palato si avvertono anche ricche note di agrumi rossi e scorza d’arancia; il retrogusto chiude su note di frutta secca. 92/100

Erbaluce di Caluso Docg Antonia 2021 di Le Masche

Giallo paglierino, luminoso. Al naso sentori di pomelo e sapidità; al palato grande tensione, punte succose e minerali. Uva archetipica. 93/100

Erbaluce di Caluso Docg Primavigna 2021 di Crosio

Giallo paglierino, luminoso. Sentori di frutta gialla matura, sorso appetitoso, ricco di frutta, bella armonia e rotondità. Delicata rotondità. 92/100

Erbaluce di Caluso Docg Anima d’annata 2019 di La Masera

Giallo paglierino, luminoso. Naso impressionante con note alpine e fresche. Palato armonico accompagnato da una piacevole freschezza. Chiude su note di biancospino. 93/100

Erbaluce di Caluso Docg Macaria 2019 di La Masera

Giallo dorato, al naso note di zafferano e magnolia. Sorso di grande volume, intensità e freschezza in armonia, lieve ma efficace vena tannica. 91/100

Canavese Nebbiolo Doc Roccia 2022 di Le Masche

Rosso rubino brillante, nato molto nitido, struttura fresca, frizzante, dotato di una piacevole acidità, piacevole al sorso con tannini aperti e integrati. 92/100

Canavese Nebbiolo Doc Gaiarda 2019 di Le Masche

Colore rubino chiaro. Note di melograno ed eucalipto; sorso dinamico, teso e piacevolmente fresco con tannini fini e piacevoli. 93/100

Carema Doc 2018 di Cantina dei produttori Nebbiolo di Carema

Colore trasparente, appetitoso, trama tannica unita a sensazioni eteree e di agrumi rossi. Bocca vivace, persistente, di buon volume. 93/100

Caluso Passito Doc Talin 2018 di Ilaria Salvetti

Affinato per 60 mesi in botti di rovere. Colore giallo dorato, al naso sensazioni di miele e albicocca. Al palato sensazioni di dolcezza e caldo agrumato. Armonia ed eleganza. 94/100

Caluso Passito Doc Alladium 2017 di Ciek

Invecchiato per 5 anni in botti. Colore ambrato, al naso intense note di miele, frutta candita all’arancia, mela cotta e fichi. Al palato grande dolcezza e complessità su aromi di resina e lime. Grande potenziale di invecchiamento. 94/100

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