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Il Carso di Edi Kante

Vino
Recensito da Angelo Sabbadin

Vini che sono la perfetta espressione di questo terroir

Arrivando nel territorio del Carso, questa striscia di terra che parte dalle cime delle Alpi Giulie e raggiunge, nella provincia di Trieste, il Mar Adriatico ci si accorge subito di quanto siano aspri questi luoghi, una terra che sa di fatica. I terreni dove ci sono i vigneti erano solitamente coperti di sassi, i quali sono stati strappati e sostituiti con la terra rossa ottenuta scavando le doline e macinando la roccia del Carso. Anche la vite impara subito a spingere in fondo le radici per pescare il nutrimento per il suo sostentamento, nessuno credeva nelle potenzialità di questa piccola zona, e per decenni i vini del Carso sono stati snobbati, ma si sa il vento cambia gira e ora i vini di questi luoghi sono ricercati e osannati.

Tutto si deve ad alcuni coraggiosi pionieri, fra i primi che hanno creduto nelle potenzialità c’è sicuramente il nome di Edi Kante, comparso sulla scena vitivinicola del Carso nel 1980 e da allora è diventato un punto di riferimento tra i vigneron di questo splendido territorio, riuscendo a dare vita a vini che sono la perfetta espressione di questo terroir, riuscendo a trasferire il DNA di questi luoghi nei suoi vini, vini che a volte incontrano asperità come il territorio, ma per questo sono di grande fascino, sono autentici e veri.

La visita in cantina Edi Kante è un’esperienza unica, un viaggio nelle viscere della terra, un buco di 15 metri di profondità che si sviluppa in più piani, a temperature naturali decrescenti, scavata in una cavità naturale di roccia viva, dove si può assistere man mano che si scende alla percolazione dell’acqua, tutto questo ha qualcosa di primitivo, di selvaggio, di ribelle, toccare queste pareti ti tocca dentro, eccome. Qui sono custoditi e affinano i vini fermi ma anche lo spumante metodo classico. Un portone poi lascia soffiare dentro la bora quando arriva.

I vigneti di Edi Kante si sviluppano in appezzamenti piccoli ricavati dalle doline, conche di terra fertile che emergono tra le rocce carsiche, o su terreni sassosi con riporti di terra rossa: tutti sono comunque stati “inventati” da Edi Kante, che li ha creati spaccando rocce e spostando pietre, come l’ultimo che si vede in foto.

La Degustazione

Vitovska 2020 Carso Doc

Calcare e terra rossa il suolo dove appoggiano le vigne del principe degli autoctoni del Carso, la Vitovska dalla buccia spessa e resistente ai venti, siamo ad un’altezza di 250 m s.l.m.,vigneto e un’età media delle piante di 15 e 20 anni. Profilo olfattivo purissimo, con un incipit di frutta a polpa bianca, agrume, floreale a cui seguono sbuffi di fieno, iodio, salmastro, note rocciose. Al sorso appare affilato, asciutto, sapido, quasi salmastro, con un finale minerale e agrumato. Regna la freschezza e la tensione per un vino che darà il meglio fra qualche anno.

Malvasia 2020 Venezia Giulia IGT

Impatto olfattivo generoso e caldo, intriso di note di frutta gialla, pesca, ananas, albicocca, vira poi su note floreali, di erbe aromatiche e note agrumate. Palato che dà grande soddisfazione, ampio, ricco, carnoso l’ingresso, salvo poi mettere in mostra freschezza, mineralità, sapido, buono slancio, finale persistente su tocchi di erbe aromatiche.

Chardonnay 2020 Venezia Giulia IGT

Naso di buona complessità, dal calice emerge un bouquet tropicale, agrumato, di erbe aromatiche, nota salmastra, iodata. Come gli altri vini non manca energia e carattere, sapido, pieno, minerale, bello l’allungo su nota marina.

Sauvignon 2020 Venezia Giulia IGT

Naso di buona complessità che apre su mela verde, pera, sambuco, erbe mediterranee, alloro, salvia e rosmarino. In bocca rivela un sorso piacevole e snello, fresco, sapido, minerale, buono l’allungo. Finale persistente con un tocco fumè.

Malvasia Selezione 2016 Venezia Giulia IGT

Olfatto maturo e generoso, che apre su note tropicali, pesca, ananas, arancio, spezie dolci, cedro, agrume, erbe aromatiche, resina. Caldo, ricco, intenso, deciso sul palato, buona la persistenza, grande allungo. Vino che dopo qualche anno raggiunge la maturità piena appagando tutti i sensi.

Metodo Classico “KK”  Dosaggio Zero

50% chardonnay e 50% malvasia, vendemmiate a mano. Note fragranti di frutta bianca, ribes, pesca, tocco agrumato e floreale. Sul palato regna la freschezza, piacevole, fine, finisce su note saline, persistente.

Metodo Classico Rosé “KK” Pinot Nero Dosaggio Zero

Al naso propone piccoli frutti a bacca rossa, ribes, fragoline, mandarino. Sul palato si apprezza la freschezza e la tensione, buono l’allungo.

Terrano Venezia Giulia IGT

Olfatto generoso, su note di frutti a bacca rossa, ciliegia, lampone, ribes, alloro, speziatura. Al palato mette in mostra una buona struttura, caldo, ricco, piacevole, fresco, persistente.

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