Passione Gourmet Baglio Siciliamo - Passione Gourmet

Baglio Siciliamo

Trattoria
lungomare Ionio 1, 96017, Lido di Noto (SR)
Recensito da Leonardo Casaleno

Valutazione

Pregi

  • L'incantevole corte in cui si cena d'estate.

Difetti

  • Qualche disattenzione del servizio.
Visitato il 08-2022

La cucina che non ti aspetti nella corte di un incantevole baglio siciliano

La Sicilia sud-orientale ha quel fascino raro capace di rapire il cuore del visitatore a ogni minima occasione. Sono molti gli scorci incantevoli da visitare per scoprire il lascito del tardo barocco dell’Isola e gli incantevoli tramonti dalle sfumature rosa della Val di Noto. Ma in cotanta bellezza è tutt’altro che scontato reperire tavole in cui la qualità sia una costante. Non parliamo tanto della fascia gastronomica “alta” del fine dining, per cui la zona in questione è più che coperta, ma di quei posti semplici in cui poter gustare una cucina del territorio fatta come Dio comanda, scongiurando di dover pagare prezzi esagerati solo per il luogo in cui ci si ritrova seduti a cenare. In tal senso, quest’anno siamo rimasti pienamente soddisfatti da alcune osterie e trattorie attente alla tradizione ma anche al territorio circostante. Uno di questi lo potrete scoprire addentrandovi in piena campagna, a 700 metri dal mare e 6 km dal centro storico di Noto. Parliamo del Baglio Siciliamo Country House: un albergo-ristorante con una location estiva incantevole, allestita nel patio di un autentico baglio siciliano.

Premettiamo subito che il luogo, essenziale nella mise en place ma assolutamente autentico e dall’atmosfera romantica, potrebbe minare ogni entusiasmo per il cibo servito. In verità, la sorpresa ben presto si rivelerà duplice grazie alla nettezza di alcuni sapori mediterranei misti ai ricordi della tradizione, caratterizzanti piatti semplici che attingono a prodotti locali. Una cucina eseguita correttamente e pensata per una clientela variegata, locale, italiana e internazionale, con una carta ampia, prevalentemente ittica, dove non mancano importanti richiami alla cucina del territorio con alcuni classici della gastronomia isolana come gli Arancini, serviti in tre varianti, la Caponata, deliziosa, la Norma o la Parmigiana di melanzane. Validi e di qualità anche i salumi e i formaggi tipici. Il prodotto viene lavorato l’essenziale, come nel caso del Ragusano sablè con leggera panatura, piastrato e servito con confetture fatte in casa.

La materia prima ittica è trattata con rispetto e un tocco gentile, è caso della cottura alla brace della Ricciola, le cui carni restano morbide e succose valorizzando la freschezza del pescato. Molto piacevoli i primi piatti, tra i quali ricordiamo uno Spaghetto al ragù di pesce condito con un sugo di pomodoro fresco e cubetti di pesce cotto a puntino, tenero e succoso. Dalla cottura tradizionale ma non per questo tenace il Maialino nero in agrodolce con caponata, anche quest’ultima fatta a regola d’arte. L’unica nota dolente è sul reparto dolciario, meno entusiasmante per via di una eccessiva stucchevolezza complessiva dei dessert proposti, tutti tradizionali. Si salva, appena, il Parfait di mandorle con crumble croccante.

La cantina ha un discreto numero di etichette prevalentemente siciliane e qualche bottiglia italiana ed estera con ricarichi tutto sommato onesti. Quanto al servizio, anche se con il pienone va in affanno e si concede qualche distrazione di troppo, è gentile e volenteroso. Durante i mesi meno caldi si cena nel palmento.

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