Il Portico
Valutazione
Pregi
- Il servizio è giovane e informale ma molto preparato.
- I prezzi delle vivande non sono cambiati, anzi, in alcuni casi ritoccati a ribasso.
Difetti
- La carta dei vini, molto ristretta e dai ricarichi importanti.
La casa di Paolo Lopriore
Paolo Lopriore è una personalità eclettica, nonché un uomo che, dietro alla proverbiale, timida gentilezza, cela un genio intacitabile, che esprime direttamente attraverso il piatto. Per alcuni periodi questo è avvenuto a fasi alterne e, per certi versi, anticipando i tempi tanto che, molto spesso, i suoi commensali non erano ancora pronti a cogliere il senso della sua cucina, foriera di accenti e sapori troppo estremi, troppo colti, troppo cerebrali.
Oggi, finalmente, Lopriore sembra aver trovato il suo equilibrio, sia nella linea di cucina che nel format, che risponde a una sorta di moderna trattoria dove lo chef cerca di riproporre il rito della convivialità nello stare assieme, divertendosi oltre che cibandosi. Così a Il Portico c’è un unico menù, diviso in 3 atti: antipasto, portata principale e dolce, preparato secondo quello che il mercato e le stagioni, molto semplicemente, hanno da offrire. In tavola arrivano vari ingredienti, più o meno nobili, e preparati singolarmente, mediante cotture senz’altro semplici ma realizzate a regola d’arte e impreziosite da salse e condimenti, ma in modo tale che sia il cliente ad accostarli al piatto a suo piacimento, in ossequio a un unico dio: il libero arbitrio.
La cucina del libero arbitrio
Una formula apparentemente semplice che, però, fa in modo che tutti gli ingredienti siano protagonisti della propria storia, nessuno escluso, nessuno comprimario: dalle puntarella alle cime di rapa fino al pesce di lago, tutto è presentato con un rigore e una essenzialità francescana, atta a mettere in risalto la qualità della materia prima, oltre che la bravura e la sensibilità della cucina. Il pesce di lago, in particolare, è un esempio di come Lopriore sia capace di nobilitare un prodotto da molti bistrattato, perché considerato poco saporito e di difficile manipolazione: così le polpette di lago erano sì croccanti esternamente ma intrinsecamente morbide e tumide, appena cotte, al cuore, e pertanto foriere di un gusto delicatissimo, fin erudito. Accanto a queste, le salse, alcune di queste volutamente estreme, autocitazioni di un passato in cui Lopriore si divertiva a scandalizzare, con l’unica differenza che, oggi, è lo spettatore a decidere quanto osare. Menzione di merito, in questo senso, il burro alla salvia: un concentrato di sapore, come fosse una spezia unica, elevata ed elevante al cubo.
In questo contesto affatto scontato è il reparto dolce, dove il gelato, realizzato al momento, è la quintessenza di due concetti, morbido e cremoso, mentre le meringhe al limone, a chiudere il pasto, materializzavano il senso dell’etereo.
Quanto al resto, la carta dei vini, molto selettiva, appare ben congegnata sebbene contraddistinta da ricarichi importanti; peculiare, invece, la sala, consegnata all’informalità di una squadra di giovani molto preparati, assertivi anche nel rispondere alle richieste più insolite.
Infine, una nota di colore: in un contesto dominato dall’inflazione, come quello odierno, a Il Portico i prezzi delle vivande non sono cambiati, anzi, in alcuni casi sono stati perfino ritoccati a ribasso.
La Galleria Fotografica:
Uovo all’uovo cacio e pepe. Burro nocciola, chiodi di garofano, limone e uova di lavarello. Pizzetta sfogliata. Puntarelle croccanti. Cime di rapa. Olive nere infornate. La tavola con il mix di ingredienti per comporre l’antipasto. Polpette di lago. Aglio croccante. Burro alla salvia. Verza. Croccante allo zucchero moscovado. Mele cotte al forno e cannella in polvere. Mosto di fichi. Gelato al caramello. Gelato al caramello “condito” con mosto e cannella. Meringhette al limone.
Siamo fortunati ...sempre piacevoli i peccati di gola di Paolo lopriore. Bravissimo eccezionale.!
[…] di dedicargli una ristampa (!) -, un movimento in cui venivano ricomprese le figure di sei cuochi: Lopriore e Crippa – allora indicati come giovani promesse – nonché Bottura, Cedroni, […]