Abocar due cucine

VALUTAZIONE

Cucina Moderna

16/20

PREGI
Una cucina in crescita.
Un’ottima carta dei vini, con referenze originali.
Una sala giovane e molto attenta e professionale.
DIFETTI
Il parcheggio, non propriamente nelle immediate vicinanze del ristorante.

Inarrestabile ascesa verso nuovi traguardi

Mariano Guardianelli e Camilla Corbelli, alias Abocar due cucine, continuano la loro lenta e inarrestabile crescita. I periodi di interruzione più o meno lunghi hanno portato tanta energia e intensità ad una cucina che si fa sempre più personale, viva e consistente.

Abbandonati da tempo gli eccessi sapidi e incanalato il gusto delle preparazioni verso toni più acido-amari, troviamo che la completezza di un pasto qui sia davvero totale oltre che appagante. Frutto, anche, di una sala davvero divertente, attenta e giovane, oltre che molto preparata, spiritosa e simpatica. E di una cantina in cui potrete divertirvi attingendo tra grandi nomi e tra tanti, invece, sconosciuti, con il filo conduttore, comunque non esclusivo, dei produttori cosiddetti naturali.

Manca davvero poco a far sì che Abocar due cucine assurga al gradino superiore: siamo sul filo, e siccome lo riteniamo ineluttabile abbiamo preferito anticipare i tempi e arrotondare per eccesso la nostra valutazione nonostante auspichiamo ancora qualche piccola rifinitura alla partita dei secondi, in particolare, che nel menù a mano libera immaginiamo meno rassicuranti di adesso seppur entrambe (sia la portata di carne che quella di pesce) siano già ora degne di nota.

Il tripudio degli antipasti ci ha letteralmente fatto sobbalzare sulla sedia, con le note amaro-feniche e balsamiche dell’asparago, le altrettanto interessanti setosità del cocco e piselli, in cui tannico-dolce aromatico e balsamico si rincorrono ed elevano a vicenda, traghettando il piatto verso vette importanti. Decisamente meno banale di ciò che può apparire lo spaghetto con le vongole, in cui il lieve tocco caseario del burro in mantecatura e della spezia spingono la percezione a livelli molto incisivi; veramente buono, infine, il riso con stridoli e arancia amara, un capolavoro di vegetal-tannico con note dolci-acide donate dall’agrume.

Buon i dolci, anche qui forse un filo migliorabili seppur notevoli, a degno il compendio di un luogo, e di un’esperienza, che ci piace e ci convince sempre di più e che, crediamo, continuerà a darci sempre più emozioni e piacere.

La galleria fotografica:

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Picture of Alberto Cauzzi

Alberto Cauzzi

Imprenditore della New Economy con il pallino dell’enogastronomia, gira il mondo a caccia del miglior ristorante di alta cucina, non ancora trovato. Al vino è approdato apparentemente per caso, provenendo da una famiglia di astemi. Scoprì in seguito che un suo bis-nonno era un ottimo produttore di vino, nebbiolo in Valsesia, ed anche un discreto consumatore. E' stato il vice direttore della guida ristorante de L'Espresso per gli anni 2023 e 2024. E’ stato l’ideatore ed è il presidente del progetto Passione Gourmet. Le sue passioni: l’avanguardia misurata in cucina e i grandi vini di Borgogna.

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VALUTAZIONE

Cucina Moderna

16/20

PREGI
Una cucina in crescita.
Un’ottima carta dei vini, con referenze originali.
Una sala giovane e molto attenta e professionale.
DIFETTI
Il parcheggio, non propriamente nelle immediate vicinanze del ristorante.

INFORMAZIONI

PREZZI

Menù degustazione: 49€, 68€, 90€

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