Valutazione
Pregi
- Design unico della location.
- Menù da osteria contemporanea.
- Esperienza “diversa” dal solito.
Difetti
- Sito internet non aggiornato.
- Indirizzo e ingresso del ristorante non segnalati benissimo.
Quest’estate è tutto diverso…
…lo ripetiamo da tempo, lo è nei fatti. Ci sono dei posti, però, che hanno fatto della diversità la loro missione, il loro elemento peculiare e il loro punto di forza. E persino questi posti, nell’anno domini 2020, saranno ancora più diversi.
Xfood si trova a San Vito dei Normanni, a pochi chilometri dalle ben più rinomate mete turistiche Ostuni, Ceglie Messapica e Cisternino. A qualche minuto dalla Riserva Naturale di Torre Guaceto è sorto qualche anno fa uno dei primi ristoranti sociali d’Italia, dove la diversità è tutto, dal design unico del posto, ai tavoli, sedie, bicchieri e piatti, tutti diversi… tutti pezzi unici. Xfood è l’occasione di riscatto per giovani fuoriclasse che hanno caratteristiche uniche e diverse allo stesso tempo. Sindrome di down, disabilità fisiche e mentali, contesti famigliari difficili con ripercussioni sui comportamenti rimangono di “contorno” di fronte alla passione e alla volontà di questi ragazzi nel fare il proprio lavoro. E non c’è da meravigliarsi nel vedere Antonio che porta i piatti al tavolo e li racconta con passione e precisione ai clienti, oppure nell’apprezzare Giuseppe che prepara un delizioso gin tonic. E cosa di dire di Arcangelo che “danza” in cucina e di Stefano che cura nei dettagli la mise en place dei tavoli?
In cucina, per l’estate 2020, ad affiancare la cuoca resident Anna Maria Leozappa è poi arrivato un altro fuoriclasse, Danilo Vita il quale, “dopo aver messo in riga la brasciola”, ora metterà in riga tutti i ragazzi di Xfood. Danilo, infatti, non ha potuto riaprire il suo ristorante Creatività di Carovigno e, rapito dal progetto, formerà i ragazzi di Xfood affiancando al consolidato menu “tradizionale” del ristorante, i suoi piatti in un “più mani” per un risultato diverso dal solito.
Una cucina tutta cuore e territorio
Le esperienze di Danilo si vedono e si sentono tutte: da Londra con la ristorazione in hotel di lusso, passando per Le Calandre con Massimiliano Alajmo fino all’esperienza da Cielo a Ostuni come sous chef di Sebastiano Lombardi. La mano è matura, l’equilibrio dei piatti è centrato, il territorio è espresso in chiave semplice e contemporanea.
Belle sensazioni quando al tavolo arriva il baccalà scottato con crema di ceci al rosmarino e olive, ed è una bella sorpresa il palesarsi delle morbidissime bombette alla pizzaiola con 48 ore di cottura sottovuoto in salsa di pomodoro, polvere di capperi, olive e un infuso di origano. La melanzana bruciata, pomodoro “scoppiato” e burratina affumicata sa di casa, ricorda la brace e avvolge il palato.
Cosa sarebbe, poi, l’estate senza gli spaghetti con i fagiolini in Puglia? Quelli di Anna Maria sono una “cosa mondiale” e non bisogna stupirsi troppo se accanto a un piatto così semplice e gustoso Danilo affianca il suo orzo con ragù al nero di seppia, ricotta e limone: un piccolo capolavoro per la vista e per il palato.
Papille sempre in fibrillazione anche con la guancia di manzo a cottura lenta con crema di patate e liquirizia: golosa sapidità dei succhi e dolcezze esaltate dalla giusta dose di liquirizia.
Si chiude in bellezza con una mousse di ricotta, crumble e frutti di bosco e la namelaka al cioccolato bianco e pesche.
A chiusura di una cena così poteva mai mancare un gin tonic “diverxo”? Giuseppe non aspettava altro…