Cucina Rambaldi

Il Piemonte, a casa sua

Nessun posto è bello come casa mia”. Dorothy Garland nella sua magistrale interpretazione all’interno del Mago di Oz definiva così l’ambiente in cui era solita vivere. Familiare, ben riconoscibile, dove non si vuole mai smettere di tornare. Siamo giusto all’inizio della Val di Susa, a Villar Dora, dove da quasi vent’anni vive l’ormai naturalizzato piemontese (ferrarese di origine) Giuseppe Rambaldi, storico braccio destro di Scabin, e che da un anno è alla guida del suo Cucina Rambaldi, che se scambiare per una villetta di quartiere è facile, scoprirne il talento che si cela al suo interno è, invece, stupefacente.

Di fatto il nome stesso del locale rivela quello che Rambaldi e sua moglie Milena Pozzi, storica firma anche lei del Combal.0, ma in sala, hanno voluto realizzare. Nella casa/cucina di Rambaldi lo scopo è riprendere una convivialità tutta italiana e semplice nel gusto, perché immediatamente riconoscibile ma non per questo scontata. L’arredamento della casa, semplice nella sua linearità, espone, dalle stoviglie fino ai cimeli, il racconto dell’identità italiana dal boom economico della vicina Torino quale emblema della grande ripresa negli anni ’60.

Le decadi, una dietro l’altra, si susseguono nei piatti proposti, raccontano del Piemonte nella sua opulenza gastronomica, controbilancia con l’immediatezza materica degli ingredienti. Primo fra tutti i piatti: le acciughe al verde. Feticcio? Portabandiera? Archetipo piemontese? Acciughe, patate lesse di montagna, burro belga, panna acida, bagnet vert e russ, pane bruscato sulla brace. Questa prova del 9 alla piemontese passa l’esame a pieni voti, nella commistione ben misurata tra convivialità e semplice grandezza materica di ogni singolo componente. Il riso forte affumicato con bottarga di tonno e limone fermentato ha come volano aromatico la grassezza della mantecatura che permette di svelare a fasi alterne la nota affumicata con quella fresca del limone. Tra i classici della cucina di Rambaldi ecco scavallare le Alpi Marittime per vedere proposto un magnifico coniglio alla ligure per morbida cottura delle carni e suadente carica aromatica delle erbe. Un viaggio questo che, sul frangente dolce, può declinarsi ancora una volta nel Piemonte con una personale versione rambaldiana della pesca ripiena con amaretti così come, valicando ancora il confine regionale, nel peccaminoso maritozzo alla panna con fragole accompagnato a una delicata granita di mandorle.

Che sia il pranzo della domenica, o il semplice desco infrasettimanale, la sostanza non cambia: la cucina di casa Rambaldi nella sua accogliente disponibilità e cura rientra di sicuro nelle nostre destinazioni del cuore.

La Galleria Fotografica:

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Giacomo Bullo

Prima come cuoco, annoverando esperienze nel campo gastronomico fino al foraging nostrano, oggi come narratore amante del buon cibo in tutte le sue forme ed espressioni. E’ convinto sostenitore dell’esistenza, in qualche dizionario sconosciuto, della gastrofilia: nei suoi racconti, il tentativo di definirla. Let’s do it!

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VALUTAZIONE

Trattoria

CebollaCebollaCebolla
PREGI
Un’autentica e solida cucina piemontese.
Il calore e la cura della sala.
La possibilità di cenare anche al banco vista cucina.
DIFETTI
Il parcheggio, leggermente delocalizzato rispetto al ristorante.

INFORMAZIONI

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PREZZI

Menù degustazione: 40€
Alla carta 30€

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