Valutazione
Pregi
- La passione, il servizio e la cultura di Mariella e Guido.
- La carta dei vini dall’ottimo rapporto qualità prezzo.
Difetti
- La strada non proprio confortevole per giungere al ristorante,
- L’arredamento del locale.
La ristorazione eroica di Mariella e Guido
Quella della Locanda Mariella è una cucina eroica al pari di alcune delle referenze di vino presenti nella vastissima cantina. Infatti, se in viticoltura si definiscono eroici quei produttori che riescono a ottenere ottimi vini da territori impervi, Mariella e Guido sono eroi perché propongono un’interessantissima offerta enogastronomica in una recondita frazione dell’Appennino parmense.
E, difatti, dopo aver percorso le innumerevoli curve che s’inerpicano fino al ristorante si dà ancora più valore al coraggio di questi ristoratori.
Ai tavoli si gusta una cucina moderna, ricca di spunti intelligenti e scrupolosissima nei confronti della materia prima; non mancano tuttavia anche una serie di piatti storici, maggiormente legati alla tradizione. A tutto ciò va aggiunta la sterminata cantina, costruita con passione e professionalità da Mariella stessa e proposta con ricarichi pressoché nulli. Ogni visita da queste parti diventa dunque l’occasione per scoprire un nuovo produttore, italiano o francese, spesso sconosciuto ai più, narrato con una passione e sapienza uniche.
Una cucina innovativa, che non perde di vista la tradizione
Ai fornelli c’è Jacopo Malpeli, un giovane chef che ha sposato a pieno la filosofia dei due patron che non disdegna la creatività e le divagazioni territoriali. Sorprende l’anguilla affumicata “domata” dal carciofo arrosto, l’avocado e la crema di pistacchi. La zucca al forno, all’apparenza semplice ma complessa, è impreziosita da una crema al burro da manuale e dalle sfumature amarognole del caffè e delle mandorle. Divertente la lasagna reinterpretata nella forma di raviolo e l’orzo risottato con porcini, topinambur e la spinta acida dello yogurt piccante. Nei secondi si nota maggiormente l’attenzione per la materia prima, sia il maialino che l’agnello hanno un sapore e intensità gustativa notevoli.
Più golosa e rassicurante la parte tradizionale del menù, con gli ottimi anoliniFormato di pasta all'uovo ripieno originario dell'Emilia occidentale, in particolare dei territori dell'antico ducato di Parma (anolén) e Piacenza (anvëin o anvén). Caratterizzati generalmente da una forma circolare e dal bordo seghettato, variano invece per il ripieno, che può prevedere la presenza di stracotto di carne (generalmente di manzo), il suo sugo o nessuno dei due elementi in aggiunta a Grana Padano o... Leggi in brodo oppure il classicissimo prosciutto di Parma 30 mesi, da mangiare a vagonate. Interessanti e divertenti anche i dessert, che hanno nomi classici ma esecuzioni fantasiose come nel caso della cheese cake, una base ricotta casertana con ananas candita e crumble di biscotto.
Ogni pasto che si rispetti non può concludersi senza aver dato uno sguardo alla vastissima lista di distillati, da scegliere con l’aiuto paziente di Guido.
Lo chef Malpeli non c’è più da qualche mese, sostituito dal giapponese Kuni. Il ristorante apre solo su prenotazione e si può scegliere tra 3 menù degustazione. Sopravvivere a Fragno in epoca di Covid è assai difficile.
Continua l'evoluzione di questo splendido ristorante. Grazie a Kuni la cucina è ulteriormente migliorata. Il tocco fusion NON invadente ingentilisce piatti che restano fermamente nella cultura gastonomica italiana. I prodotti utilizzati sono di altissimo livello, cosa non sempre vera in tanti ristoranti stellati. 3 menù degustazione: pesce, terra e tradizione del territorio.Inutile commentare la cantina che è sempre a livello di eccellenza.