Passione Gourmet Locanda del Sant’Uffizio - Enrico Bartolini - Asti - Passione Gourmet

Locanda del Sant’Uffizio – Enrico Bartolini

Ristorante
strada Sant’Uffizio 1, Cioccaro di Penango (AT)
Chef Gabriele Boffa
Recensito da Andrea Grignaffini

Valutazione

16/20 Cucina prevalentemente di avanguardia

Pregi

  • Mano centratissima sui volumi e le proporzioni.
  • Pane eccellente.

Difetti

  • Talvolta si cucina col freno a mano tirato.
Visitato il 11-2019

Tra i vigneti del Monferrato, nella limonaia di un monastero, una combo stellare

Con la consueta, cheta precisione che contraddistingue ciascuna delle sue insegne, Enrico Bartolini ha calato l’asso monferrino. La formula della Locanda del Sant’Uffizio è, del resto, ben collaudata e difatti non stupisce il livello qui raggiunto, in così poco tempo.

Oltre alla stella Michelin, a illuminare Cioccaro è ora una proposta solida, che razionalmente viene declinata in due menu: uno, dedicato alla contemporaneità piemontese che chiama, appunto, “Progresso”, l’altro tributatosi, invece, alla tradizione. Due strade parallele, entrambe parimenti pregevoli nel narrare il territorio agendo magari anche indirettamente sulla coscienza non solo di chi lo visita, ma anche di chi lo abita.

Non avrebbe potuto essere diversamente in questo relais immerso in uno splendido giardino all’italiana che, sin dall’inizio della sua metamorfosi, aveva attirato una clientela eterogenea per quanto esigente e, così, la combo Enrico Bartolini – Gabriele Boffa, col decisivo contributo di Francesco Palumbo in sala e di Davide Canina in cantina, perfettamente padrone della liaison vino-cibo, ne rielaborano l’identità facendosi però ulteriormente custodi del territorio finalmente interpretato a mano libera e senza precludersi incursioni sensate come quelle, di natura ittica, provenienti dalla vicina Liguria.

Da queste scelte a La Locanda del Sant’Uffizio prende vita un affresco cangiante che, delle quattro stagioni, compone un ritratto molto definito: l’ottimo nasello mediterraneo, un secondo quasi “al cucchiaio” e tutti i secondi, abitati da una semplicità solo apparente che celano in realtà un perfezionismo fuori dal comune: tra tutti citiamo, oltre al suddetto nasello, il Merluzzo con topinambur, bagna caoda e tartufo nero e il peccaminoso Filetto alla Torrengo o la Robiola di Roccaverano e granita al caffè i cui i volumi, le consistenze e i contrasti si risolvono in un morso intellettuale e voluttuoso assieme.

La galleria fotografica:

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