Passione Gourmet Petit Royal - Passione Gourmet

Petit Royal

Ristorante
via Roma 7, Courmayeur (AO)
Chef Paolo Griffa
Recensito da Alberto Cauzzi

Valutazione

17/20 Cucina prevalentemente di avanguardia

Pregi

  • Una cucina che da priorità alla forma ma non a scapito del gusto.
  • Ottimo servizio in sala.

Difetti

  • La scelta poco chiara e articolata dei degustazione.
Visitato il 07-2019

Una solida cucina gourmet, a Courmayeur…

Paolo Griffa, a 28 anni, possiede già un curriculum di tutto rispetto. Alcuni passaggi in cucine importanti, italiane e estere, oltre a un periodo significativo al fianco di Marco Sacco del Piccolo Lago e di Serge Vieira, che lo proietta nel firmamento del concorso dei concorsi: il Bocuse d’or. Una scuola importante, un percorso significativo, che ha segnato indelebilmente la stilistica e la cucina di questo incredibile giovane talento della cucina italiana.

Grande tecnica, dicevamo, che a vederla applicata nelle sue preparazioni e nei suoi piatti potrebbe far pensare a un eccesso di manierismo: cesellature perfette, quasi maniacali, forma molto curata, angoli smussati. Bene, dopo aver provato questa cucina niente di tutto ciò è risultato predominante. Prendiamo ad esempio la Faraona al fieno, fiori di tarassaco, mais e pop corn d’amaranto abbinato a Girasole di royal di mais grigliato, petali di patate e zafferano, fiori di calendula e semi di girasole. Piatto paradigmatico che ben descrive a nostro avviso la cucina di Griffa: cottura della faraona in casseruola, di vecchia scuola francese, fissando con l’osso il gusto e senza sbagliare di un millimetro cottura e umidità. Petto sugoso, carnoso, per niente sapido e dosato nell’intensità gustativa. Ma il vero protagonista è il girasole, di una complessità costruttiva e, parimenti, di una bellezza visiva di grande livello. Ma anche di una grande profondità gustativa, molto intensa. Il vero protagonista del piatto è decisamente lui, senza dubbio alcuno. Una votazione non ancora piena e tonda, ma che verrà certamente raggiunta a breve.

Esempi di questo tenore li potremmo fare a iosa, osservando la cottura e la farcia della carota, così come quel fantastico piatto di lumache, anche qui mix di alta scuola francese addomesticata da estro e modernità. Un tripudio, un continuo godimento che lascia lo stomaco e la digestione lievissima, sintomo di cotture precise, di grande materia prima impiegata, di preparazioni fresche, lucide e pressoché immediate. Un cenno all’omage al grande Paul Bocuse, il boulè di consommé, un piatto tanto bello quanto buono, e un finale dolce davvero leggero e divertente.

Ecco a voi il fantastico picnic di montagna!

Un grande plauso alla giovane e dinamica squadra di sala, con Vadim Vasilevshi nel ruolo di Maître e Giorgio Cortucci in quello di Sommelier.

Abbandonate pertanto gli scetticismi, se ne avete ancora, e se passate da queste parti fermatevi al Petit Royal, un luogo e un cuoco che, sicuramente, non vi lasceranno indifferenti.

La galleria fotografica:

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