Passione Gourmet Durnwald, Durna in Selva (BZ), Valle di Casies - Passione Gourmet

Durnwald

Trattoria
Via Nikolaus Amhof 6, Durna in Selva (BZ)
Recensito da Giacomo Bullo

Valutazione

Pregi

  • La grande tradizione altoaltesina eseguita in maniera perfetta.
  • La carta dei vini con rincari onestissimi.

Difetti

  • I tovaglioli, di carta.
Visitato il 08-2018

Un maso, un gioiello di valle e ancora una garanzia

Non sempre capita che il nome di un luogo coincida con il nome del ristorante stesso o viceversa: la frazione di Durnwald nel cuore della val Casies, valle-gioiello incastonata nel cuore dell’Alta Pusteria, ospita da tre generazioni l’iconica insegna. Da oltre quarant’anni la famiglia Mayr porta avanti questa tradizione ristorativa nel pieno e religioso rispetto di quello che è l’autentica storia gastronomica del Südtirol. Appena usciti dalla strada principale che conduce al fondo di questa valle, si arriva nell’agglomerato di poche case circondate da un paradiso montuoso di verdi prati e fitte foreste, al cospetto della selva di Durn (antica famiglia originaria della Val Casies). Dal maso alla stube (soggiorno tipico di alcune zone alpine), l’ambiente è immediatamente accogliente anche nelle giornate di sole o pioggia, facendo subito percepire il calore delle classiche baite di montagna. La vista ne è ulteriormente appagata dallo scorcio paesaggistico anche ai meno avvezzi al naturale boschivo e più interessati all’apparato gourmet, per la piccola cantinetta con focus sulle grandi o sconosciute -ma ugualmente interessanti- produzione enoiche del Trentino Alto Adige.

Una filiera storica

La filiera alimentare seguita da Durnwald riflette quella del maso, ovvero autosussistenza per il reperimento di una straordinaria materia prima. Di difficile imitazione la Selezione di salumi, rigorosamente prodotti in loco come le due tipologie di speck, diversamente golose per texture e dolcezze, l’affumicato di bue, il salamino di camoscio e la bresaola fatta in casa. Il tutto concorrerebbe alla perfezione se non fosse per quel superfluo coprente nell’aggiungere sulla bresaola, il succo di limone. Unica e piccola stonatura.

Le tre generazioni altoaltesine si percepiscono tutte: la testina di vitello, servita tiepida con senape e cipolle all’agro, inneggia al godimento puro con la nota acida non così invadente a ripulire il collaginoso del vitello.

Fra le portate spiccano i Canederli pressati e arrostiti con una fresca insalata di cappuccio finissima e il Gulash di cervo, che a nostro parere è uno dei migliori mai assaggiati per cottura fondente dell’ungulato e per la salsa spessa, riccamente tirata e accompagnata da una composta ai frutti di bosco.

La medaglia d’oro va però alle Frittelle di mele, che qui si contraddistinguono per una pastella volutamente più spessa -maggiore l’impiego di farina rispetto alla modalità classica- permettendo una maggiore tenuta dell’umidità della mela e dello zucchero in finitura.  Risultato: pastella croccante e consistenza della mela precisa.

Se siete da queste parti e se volete sperimentare la vera tradizione altoaltesina, Durnwald merita la deviazione.

Mentre, se ci siete già stati, ritornateci perché ne godrete nuovamente.

La galleria fotografica:

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