A Faenza un locale che sarebbe stato bene a Milano
Fabrizio Mantovani è come il locale che si è vestito addosso. Aperto, disponibile, completo. Un luogo, tra i locali dell’Hotel Vittoria di Faenza, che è un po’ bar, un po’ luogo di aperitivo, un po’ bistrotBistrot o Bistrò. Piccolo locale tradizionale francese che offre un servizio simile all'osteria italiana. La crescita esponenziale di locali di avanguardia in formato Bistrot (negli anni 2000), prima in Francia come risposta all'alta cucina da Hotellerie e poi in tutta Europa, ha segnato un vero e proprio 'movimento' gastronomico associabile al termine "Bistronomia", da cui deriva l'aggettivo 'Bistronomico' (usato dagli... Leggi e un po’ ristorante gastronomico. Ha molte anime l’FM di Fabrizio Mantovani, ma tutte dignitose e con contenuto. È aperto dalla mattina alla sera inoltrata e qui si può mangiare, spiluccare, degustare ed essere allietati da una cucina molto confortante, con qualche guizzo interessante e finanche stimolante.
Complessità, dovizia e grande personalità
Noi abbiamo scelto il percorso più completo, ci siamo totalmente affidati allo chef e alla sua giovane brigata. Perché Fabrizio non sta fermo un attimo. Tra consulenze, iniziative, attività diverse è un uomo sempre in movimento. Ma che sa anche creare e forgiare i cuochi di domani, donando consigli, stimolando e motivando i suoi collaboratori. Ecco quindi un percorso variegato, che ritrovate qui sotto, in cui la nota comune che abbiamo trovato è riferibile a una complessità e opulenza che forse a tratti risulta anche eccessiva. Con l’uso smodato di latticini, seppur buoni, che caricano forse un filo il percorso. Strabordanti e ridondanti alcuni piatti che, tuttavia, trasudano golosità e sapore. Forse andrebbe usata qualche punta di sale in meno in alcuni passaggi. Ma sono dettagli di fronte a una serie e carrellata di piatti dove lo Sgombro con cetriolo, asparagi, salsa al prezzemolo e capra è stato certamente, anche per la cottura non cottura del pesce, il piatto della serata.
Buoni i Cappelletti al brodo di carciofi. così come sono interessanti gli Spaghetti Rimini-Bangkok, con coriandolo e poverazze (termine locale per indicare le vongole), forse solo penalizzati da un lieve eccesso di cottura. Bella l’idea di associare più piatti di portata, in variazione o in alternanza, per ogni servizio, aggiungendo enfasi e arricchendo il palato con contrasti molto spesso centrati, alle volte meno.
Una cucina, dunque, di grande personalità, di istinto marcato, di piacevole goduria palatale. A che prezzi poi, da far invidia a molti. Consigliamo sicuramente la visita in questo luogo intrigante, a Faenza, dove le ceramiche, ma non solo, la fanno da padrone.
La galleria fotografica:
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Baccalà mantecato
Ricetta tipica veneziana a base di baccalà (stoccafisso come viene chiamato in tutto il resto d’Italia eccezion fatta per il Veneto) che viene montato con la sua acqua di cottura, aglio, olio extravergine di oliva e prezzemolo tritato. Il baccalà mantecato viene servito comunemente tiepido o freddo con polenta morbida, fritta o tostata. Leggi, fave e piselli
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La guancia di ombrina con zucchine in scapece
Frittura di un alimento (pesci o verdure) con successiva aromatizzazione all’aceto e menta fresca. La scapece è molto diffusa in tutta l’Italia meridionale. Leggi e latte di cocco
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Faraona al fondo bruno
I fondi bruni sono preparati con ossa e carni rosse o scure arrostite al forno. I succhi ottenuti dalla tostatura in forno vengono sfumati (spesso con una componente alcolica) e fatti ridurre in casseruola fino alla densità desiderata ed ottenere così il fondo bruno. Leggi vegetale