Valutazione
Pregi
- Un locale dai tratti metropolitani nella splendida Lucca.
- Una cucina semplice ma assolutamente personale.
- La cortesia e la gradevolezza di tutto l'insieme.
Difetti
- Il locale è decisamente caotico.
Esistono una serie di variabili per riuscire a disegnare il quadro all’interno del quale inserire una città etichettandola come provinciale o metropoli. Tra queste, vanno considerate la qualità della vita, il numero di abitanti, l’estensione, la qualità dei servizi, di cui la sfumatura è composta da negozi, locali e ristoranti. Seguendo pedissequamente queste indicazioni sarà facile collocare Lucca all’interno del cappello “provincia”. Eppure, terminata la passeggiata lungo le mura, lasciandosi inebriare dalla bellezza di Piazza dell’Anfiteatro, si scorge un piccolo locale, con annessa corte interna, dal quale scaturisce un’energia, a tratti perfino violenta, che stride con la agiata gradevolezza a cui ci si era assuefatti.
Punto Officina del Gusto è il regno di Damiano Donati, energico e capace chef toscano, che veicola il suo dinamismo attraverso piatti schietti e puri, che parlano di lui e della sua terra. I tavoli spaiati in acciaio e legno si lasciano attutire dal pavimento in cotto, che con la sua porosità si confonde in un gioco di rusticità con le travi bianche del soffitto. Il ferro battuto e la cucina a vista sono i riflettori che illuminano la caoticità dell’ambiente, in una rincorsa di cortesie frenetiche squisitamente metropolitane.
La carta dei vini incentrata con oculatezza su produttori di nicchia si contestualizza con l’atmosfera proposta e confezionata, marchio di fabbrica di un locale nato deciso come il suo nome, Punto, vuole sottolineare.
La scelta della materia prima (davvero notevole il pollo rosso) non si discosta dal rapporto di provincialità che Lucca si impone di mantenere seppur velatamente. Lo chef, guardando curioso l’avvicendamento dei tavoli, propone una cucina che volutamente rischia pochissimo, golosa ma mai banale, accessibile a tutti e dai tratti assai definiti. La cecina con baccalà mantecatoRicetta tipica veneziana a base di baccalà (stoccafisso come viene chiamato in tutto il resto d’Italia eccezion fatta per il Veneto) che viene montato con la sua acqua di cottura, aglio, olio extravergine di oliva e prezzemolo tritato. Il baccalà mantecato viene servito comunemente tiepido o freddo con polenta morbida, fritta o tostata.... Leggi e spinaci spadellati ne è l’emblematica manifestazione, in cui Lucca viene rappresentata dalla cecina, Donati si ricorda nella sua esperienza veneta alle Calandre attraverso il baccalà mantecato e sottolinea la sua predilezione per gli ortaggi con gli spinaci spadellati. Con millimetrica decisione Damiano centra il bersaglio, focalizzando la sua attenzione, e quella dei clienti, su uno o due ingredienti, trattandoli con cura, senza vergognarsi di quello che è, ovvero un cuoco nell’accezione prima del termine. Padelle roventi, fuoco e braci. Un ritorno alle origini letto in chiave contemporanea, con la volontà intelligente di saper stupire senza mai esagerare. Pur con un voto arrotondato per eccesso il Punto è un locale da tenere seriamente in considerazione, che grazie al suo carattere sicuro e deciso riesce a trovare il giusto equilibrio tra tradizione e modernità.
Il format scelto dallo staff del Punto si rifà allo stile dei neo bistrotBistrot o Bistrò. Piccolo locale tradizionale francese che offre un servizio simile all'osteria italiana. La crescita esponenziale di locali di avanguardia in formato Bistrot (negli anni 2000), prima in Francia come risposta all'alta cucina da Hotellerie e poi in tutta Europa, ha segnato un vero e proprio 'movimento' gastronomico associabile al termine "Bistronomia", da cui deriva l'aggettivo 'Bistronomico' (usato dagli... Leggi presenti in tutte le più importanti piazze del mondo. Adattarlo e farlo funzionare a Lucca non è impresa per tutti.
Il risultato è sorprendente e non può che inorgoglire tutti i lucchesi, che possono godere di una ventata metropolitana rimanendo comodamente all’interno delle mura.
Il Punto arriva quindi a rivestire un ruolo sociale, ponendosi come motore trainante, facendo leva sulla ristorazione, in grado di accelerare il moto placido della città inquadrandola definitivamente come punto di riferimento del panorama gourmet dello stivale.
Di recentissima apertura, accanto al Punto, il Puntino, che propone tapasCon il termine spagnolo tapa, si indica un'ampia varietà di preparazioni alimentari tipiche della cucina spagnola consumate come aperitivi o antipasti. Le tapas spagnole sono preparate con ingredienti legati alla produzione alimentare mediterranea. Le tapa possono essere fredde, quando vengono preparate, per esempio, con le olive miste ed il formaggio, o calde, con polpo e calamari fritti. L'origine della parola... Leggi e cocktail. Visti i risultati ottenuti dal fratello maggiore non ci resta che augurare buona fortuna anche all’ultimo arrivato.
La mise en place.
Il benvenuto: pomodoro, maioneseLa maionese (dal francese mayonnaise o dal catalano maonesa) è una salsa madre, cremosa e omogenea, generalmente di colore bianco o giallo pallido, che viene consumata fredda. Si tratta di un'emulsione stabile di olio vegetale, con tuorlo d'uovo come emulsionante, e aromatizzato con aceto o succo di limone (che aiuta l'emulsionamento). La ricetta tradizionale prevede l'uso di olio d'oliva e... Leggi alla senape e gomasio. Da mangiare con le mani. Un assaggio del mondo di Damiano Donati.
Il pane. Davvero notevole.
Il primo vino in abbinamento alla degustazione. Da sottolineare la precisione e la gentilezza di tutto lo staff di sala.
Cecina, baccalà mantecato e spinaci spadellati. Goloso, evocativo e diretto… ottimo.
Zucca, liquirizia e sfoglia di riso nero soffiato. La zucca declinata in varie forme e consistenze con un abbinamento ormai quasi classico come la liquirizia. Piatto sicuramente già visto ma eseguito in maniera assolutamente lodevole, in grado di far trasparire una certa personalità.
Linguine integrali, maionese di mandorle, capperi e scorza di limone. Molto interessante la scelta della linguina integrale. Bel passaggio.
Risoverde (pistacchio, spinaci e alloro). Un omaggio a Marinetti e al futurismo. Donati sa fare da mangiare, e questa ne è la prova!
Pollo rosso, cubo di polenta di farro fritta, salsa ai fichi e terrina di fegatini. Qualità del volatile semplicemente eccellente coadiuvata da una cottura esemplare. Ottimo, nonostante la porzione proibitiva.
Éclair, fava di tonka e ricotta di capra. Bella conclusione.