Valutazione
Pregi
- Una cucina moderna e di ottima personalità.
- Il rapporto qualità prezzo.
- Il fascino del luogo.
Difetti
- Il prezzo di una parte dei vini.
Avevamo lasciato Damiano Donati in collina, saldamente alla guida del Serendepico a Gragnano di Lucca, luogo ameno che un poco strideva con l’anima rock di questo ragazzo dalla basetta alla Elvis, i tanti tatuaggi e lo sguardo sveglio.
Il talento lo aveva già dimostrato lì e gli addetti ai lavori lo avevano notato; poi il silenzio e, per quasi un anno e mezzo, se ne erano perse le tracce.
Un lungo periodo lontano dai fornelli nel quale Damiano ha cambiato radicalmente vita.
Per sei mesi, infatti, ha lavorato in un’azienda agricola in provincia di Livorno per comprendere come si coltivano gli ortaggi, come si allevano gli animali, come si produce il formaggio e si lavora il maiale, ma soprattutto per imparare un nuovo modo di approcciarsi al prodotto in modo meno superficiale e riscoprire così il vero sapore e valore del cibo.
Ora il ritorno in grande stile, in pieno centro storico a Lucca a due passi dall’anfiteatro, in un locale semplice e modaiolo allo stesso tempo, stile neobistrot per intenderci, con un bel cortile esterno pieno di fiori, luci soffuse, tavoli e sedie ben studiati per non rovinare il fascino di questo luogo senza tempo e, cosa ben più importante per un cuoco, una cucina a vista ampia, ben attrezzata e molto luminosa.
Il menù non è particolarmente ampio, ma è ben articolato, più terra che mare, tante verdure, descrizioni semplici e chiare.
Il posto ideale dove esprimere una cucina che riserva grandissima attenzione al prodotto: per scelta, soltanto nazionale, spesso locale e soltanto da aziende di fiducia.
Nel piatto una buona dose di creatività, ma senza esagerare, mano sicura, pochi elementi, ma ben caratterizzati e sempre riconoscibili.
Viene riservata grande attenzione agli ortaggi, spesso presentati interi e lavorati il giusto per esaltarne il sapore e la freschezza senza sofismi particolari.
Gran mano anche sulle carni, menzione particolare per il pane, una sola tipologia di grande pezzatura, ma di qualità difficilmente riscontrabile al ristorante e di altissima scuola, nella nostra visita, il risotto.
Buona la carta dei vini, con una bella selezione di etichette locali, tanta Toscana, ma anche il resto d’Italia ben rappresentato; peccato per i ricarichi eccessivi sulle bottiglie di maggior pregio che scoraggiano la beva compulsiva.
Servizio rapido ed informale come si conviene ad un locale di questa tipologia e prezzi di grande onestà, un locale sicuramente da tenere d’occhio dal probabile, radioso futuro.
Un grazie sincero a Lido Vannucchi, a cui dobbiamo il merito delle foto di questa recensione.
Melanzana, crema di scalogno al burro e frittella di lenticchie.
Frittatina, pane, pomodoro, olio, aceto e acciughe marinate.
Spaghettone, melanzana, pomodoro e ricotta salata.
Riso rosa e concentrato di gallina.
Pesca gratinata e gelato alla pesca nel tortino.
Cercato e provato ad Agosto , sosta voluta prima di raggiungere lElba proprio per gustare la cucina di Damiano , scuola Le Calandre e allievo di Alajmo. Ottimo riscontro, locale moderno in bistrinomie style , grande attenzione per le materie prime e piatti ben eseguiti, risotto indimenticabile e filetto di maialino croccante perfetto per la cottura a bassa temperatura, molto buon anche la versione di un tiramisù rivisitato senza le uova . Servizio curato e senza eccessi di formalismi, Ruggiero ci ha seguito con ottimi suggerimenti di proposte al bicchiere . Valido rapporto qualità' prezzo , diventerà' in poco tempo un valido riferimento non solo per Lucca ma anche per il panorama toscano , da provare senza indugio Chateaux Gourmet