Valutazione
Pregi
- Una grande espressione della cucina romagnola.
- Sensibilità e ricerca sugli ingredienti.
- Ambiente rustico ma elegante.
Difetti
- Le porzioni, davvero troppo generose.
Il paradigma della trattoria romagnola. Spostatisi dagli appennini, non hanno scordato l’incipit che li ha sempre contraddistinti: Remo Camurani e Daniela Pompili hanno creato un’oasi di perdizione culinaria nel centro di Faenza.
Una grandissima ricerca e selezione degli ingredienti. Remo è prima di tutto questo: un grande selezionatore, un palato raffinato, ha nel corso degli anni contribuito non poco alla crescita del territorio. Cercando e scovando vere e proprie prelibatezze che ripropone nel suo locale attraverso le ricette della tradizione, con un occhio attento ed attuale.
Ecco quindi che i piatti, servitici in una calda e afosa serata estiva, avevano tutti una temperatura ottimale, dal tiepido al freddo. Sensibilità quindi non solo nel trovare gli ingredienti, ma anche nel trattarli sapientemente. Non una ossidazione eccessiva, non una cottura pronunciata, non una sproporzione tra ingredienti.
Mano sensibile ai fornelli quella di Remo, che potrà deliziarvi, in ogni stagione, con alcuni tra i migliori flan mai degustati in tutta la vostra vita. La girandola di antipasti e sfizi iniziali, potrà da sola già essere considerata un pranzo di Babette, una grande abbuffata, una immersione nella tradizione e nella cultura culinaria Romagnola.
Le paste, che per cottura e per accompagnamenti sono assolutamente degne di un ristorante di grande livello. La carta dei vini, quasi esclusivamente centrata su prodotti del territorio, saprà accompagnare degnamente il vostro percorso. Unico neo? le porzioni, davvero importanti.
Ma qui siamo in Romagna, terra dell’abbondanza e degli eccessi.
Un fantastico benvenuto: zuppa di fagioli con l’occhio e formaggio di fossa. Servito giustamente tiepido, vista la stagione.
Il nostro compagno di viaggio: Zibibbo vinificato in anfora di Cos.
Lonza di maiale strepitosa.
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Guanciale di mora romagnola, altrettanto eccellente.
Anche la mortadella non scherza affatto.
PanzanellaPiatto povero, tipico toscano e di tutta l’Italia centrale, a base di pane raffermo, cipolla rossa, aceto, basilico, olio e sale. Nel tempo, alla ricetta originale della panzanella, si sono aggiunti anche i pomodori e i cetrioli.... Leggi, uova di cortile, acciughe marinate.
Uovo, crema di patate e guanciale.
Fegato di coniglio di cortile all’aceto balsamico stravecchio.
Etereo sformato di peperoni e formaggio.
Torta di patate e guanciale con formaggio.
Roast beef con verdure all’agro e funghi.
Raviolo all’uovo con brodo di gallina, omaggio a Bergese… chapeau!
La tagliatella: versione ai funghi estivi.
Passatelli asciutti al sugo di salsiccia di mora romagnola.
Un coniglio in porchetta comme il faut… con patate cotte nel grasso di maiale.
I dolci.
Pesche di Romagna all’Albana.
Complimenti ottimo piatti
Ho pensato di essere morta e in paradiso.