Valutazione
Pregi
- L’efficienza del servizio.
- L’ottimo rapporto q/p del menù "Plein des sens".
Difetti
- Difficile fare questa scelta sapendo che di fianco c’è un certo ristorante...
Sulla storica “route des vacances” numero sette, quella che collega Parigi all’Italia passando per il sud della Francia, oltre alle macchine, ai segnali stradali, alle rotonde e ai semafori, si incontra anche uno sciame ben nutrito di stelle Michelin.
Tra le più brillanti, invero, svetta quella in rosa di Anne Sophie Pic, a Valence, un luogo che è divenuto meta di un pellegrinaggio enogastronomico imprescindibile tra le proposte della cucina d’autore transalpina.
Tuttavia, sotto quelle tre lettere a caratteri cubitali installate sulla famosa facciata della storica “Maison”, è possibile anche varcare la soglia di ben altro ingresso, un altro mondo istituito sotto all’ombra del blasone.
Sulla sinistra, infatti, proprio di fronte all’entrata più famosa, una piccola porticina, come fossimo dentro al più celebre romanzo di Lewis Carroll, vi condurrà dentro “Le 7”, un luogo particolare dove ogni dettaglio richiama il viaggio e la strada che ivi conduce.
Perché Le 7, tra le altre cose, è anche un bistrotBistrot o Bistrò. Piccolo locale tradizionale francese che offre un servizio simile all'osteria italiana. La crescita esponenziale di locali di avanguardia in formato Bistrot (negli anni 2000), prima in Francia come risposta all'alta cucina da Hotellerie e poi in tutta Europa, ha segnato un vero e proprio 'movimento' gastronomico associabile al termine "Bistronomia", da cui deriva l'aggettivo 'Bistronomico' (usato dagli... Leggi dove godere di proposte apparentemente semplici ma di indiscutibile fattura, tanto nella tecnica quanto nella materia prima, affiancate da cantina intelligente e di gran classe. Che altro?
Un nome interessante che omaggia proprio la route Bleue, così come fa il pavimento in calcestruzzo grigio, che ricorda l’asfalto della carreggiata, più tutti gli orpelli significativamente rossi e bianchi che, nella loro bicromia, ricordano i cartelli stradali e le tappe chilometriche. Perfino il menu si apre a compartimenti, come fosse una cartina.
Il nome è anche efficace e immediato promemoria per il viaggiatore al quale, semplicemente, intende ricordare che può rifocillarsi comodamente a codesta tavola, tanto chic quanto pragmatica, sette giorni su sette.
Il pretesto? Presto servito, qualora si avesse necessità di istituire un’alternativa più che valida alla tavola stellata, ecco che arriva la proposta del bistrot.
La nostra esperienza? Un’altalena del gusto in versione meno cerebrale, più smart, e una sintassi dove i tempi di servizio si accorciano in ottemperanza alle esigenze del viaggiatore, mentre scandiscono perfettamente tutta la progressione del pasto.
Un pasto che, comunque, viene eseguito a regola d’arte, dove il coefficiente tecnico di preparazione è indiscutibilmente altissimo poiché guidato dalla “mano invisibile”, ma sempre presente e affidabile, di Anne Sophie Pic. Del resto, Le 7 soddisfa l’esigenza di restare coerente alle proprie ambizioni, ovvero quelle di incarnare tutte le peculiarità che si attribuiscono al bistrot contemporaneo (la cui formula, difatti, gode sempre di grandissima salute) pur occhieggiando alla cucina contemporanea in maniera sensibile e accorta; coerentemente con la premura che caratterizza, a tutto tondo, anche il tocco della casa madre.
Ecco quindi come entrée l’immancabile, ed eccellente, pane e burro salato.
Zuppa di melone all’arancia, sorbetto di formaggio e basilico. Un piatto fresco, bilanciato, lungi da prevedibili sensazioni stucchevoli, è foriero di una concentrazione di sapori ben messa a fuoco.
La Tarte fine aux blettes, ovvero la sfoglia sottile con biete, fava tonka e uovo morbido. Un piatto di assoluta golosità transalpina.
Dettaglio.
Burger della casa con gamberi, curryCon il termine curry in italiano si intende una varietà di miscele di spezie pestate nel mortaio, in uso principalmente nel sud-est asiatico. Le spezie utilizzate possono variare notevolmente e, a seconda di quelle dominanti, possono cambiare il colore e la piccantezza della miscela. In India l'equivalente italiano della parola curry è masala, del quale ne esistono decine di varietà,... Leggi, levistico e coriandolo. Gli ingredienti aromatici sono i protagonisti per una rivisitazione elegantissima al palato. Notevole, ovviamente, anche il bunClassica tipologia di pane soffice a base di farina, acqua, burro, latte e sale, adatto per la preparazione di hamburger. Il bun occidentale si origina dalla tradizione dei panini al vapore della cucina cinese settentrionale, dove si coltiva in particolar modo il grano al posto del riso. Questi panini, in Cina, sono realizzati sia per essere consumati vuoti (mantou), sia... Leggi.
Servito con ottime patatine al curry.
Molto buona l’ombrina con variazione di pomodori ed emulsione al ruhm e vaniglia. Classica esecuzione francese, dalla cottura del pesce al fondo.
Dessert notevolissimi: frolla al limone, crema di limone Kalamansi e meringa al the jasmin.
Operà al the matcha e lampone (coulisCon il termine "coulis" si intende una salsa dalla consistenza densa e cremosa che somiglia ad una purea di frutta o di verdura.... Leggi e sorbetto). Eccellente.
Dolcetti per il caffè.
Un dispenser di vini disponibili al calice.
Altre bottiglie.
La sala.
Ingresso.
Le tre lettere…
Fa davvero venir voglia di mettersi in macchina. Tra parentesi in bistrot figli di ristoranti stellati (es: Refter a Brugge, Cafè de la Fontaine a La Turbie, segnalato da voi, Une Cuisine en Ville a Bordeaux -che mi pare sia un ridimensionamento di uno stellato a bistrot- ad esempio) ho sempre mangiato con estrema soddisfazione.