Valutazione
Pregi
- Un'ottima tavola al centro di Pest.
- Il prezzo contenuto.
Difetti
- La barbabietola gialla proposta in più piatti.
La splendida Budapest, la Parigi dell’Est, oggigiorno è capace di riservare una proposta gastronomica tutt’altro che retrograda, nonostante (o forse è un merito) l’influenza della cucina francese e dell’evoluzione della stessa in quello stile tipico successivamente riproposto nelle zona mitteleuropea, sigillo di garanzia di uno standard tecnico di sicura affidabilità.
Normalmente, poi, sono molte le tavole cittadine ad offrire un gradevole rapporto qualità prezzo. Inclusi i ristoranti di un certo standing.
Non fa eccezione il Borkonyha, un po’ enoteca (bor in ungherese significa vino), un po’ bistrotBistrot o Bistrò. Piccolo locale tradizionale francese che offre un servizio simile all'osteria italiana. La crescita esponenziale di locali di avanguardia in formato Bistrot (negli anni 2000), prima in Francia come risposta all'alta cucina da Hotellerie e poi in tutta Europa, ha segnato un vero e proprio 'movimento' gastronomico associabile al termine "Bistronomia", da cui deriva l'aggettivo 'Bistronomico' (usato dagli... Leggi, ma con una cucina (konyha) di prim’ordine, matericamente sorprendente e tecnicamente corretta. E’ giustamente rispettosa delle proposte della tradizione ungherese ma non disdegna qualche licenza creativa.
Lo stile del locale è quello tipico dei bistrot parigini: linee essenziali, ambiente informale ed una notevolissima selezione di etichette, tutti e solamente ungheresi (si può bere molto bene), con annessa una altrettanto ampia selezione di vini alla mescita (servono ben 48 vini al calice!).
L’ubicazione è in una zona centralissima di Pest (a due passi dalla Basilica di Santo Stefano ma anche dal Danubio) e la cucina fa orario continuato (con un paio d’ore di riposo nel primo pomeriggio).
Sárözi Akos, esperienze al Villa Joya di Algarve, è un cuoco che ha conoscenza ed una bella mano: sa trattare molto bene le verdure e serve delle salse ben concentrate.
Prende ispirazione dalla cucina della Transilvania, ma non si limita a riproporre la sua personale visione dei piatti tipici della nazione, quali gulasch o la torta Dobos, preferendo piuttosto lavorare su una materia prima ricercata, in primis locale ma non solo, con la quale mette in evidenza tutte le sue capacità tecniche. Non a caso, il piatto migliore del pranzo è stato quello scelto dall’elenco del giorno.
Il piatto consigliato dalla casa è il “mangalica”, ovvero un maiale con lunghe setole, tipico dell’Ungheria e dei paesi limitrofi (Balcani), le cui tenere carni venivano impiegate per la produzione del famoso salame ungherese, ma i piatti migliori sono stati il pescato del giorno (una spigola di ottima qualità) e l’animellaGhiandola corrispondente al timo umano presente in agnelli e vitelli che scompare con l’avanzare degli anni. Rientra tra le frattaglie bianche, si presenta come una massa spugnosa e va consumata fresca, altrimenti fermenta. La parte commestibile, di forma allungata, si definisce noce e, previa cottura, va immersa in acqua, ricambiandola ogni volta che assume un colore rosato, al fine di... Leggi con barbabietola gialla (il piatto fuori carta), dalla consistenza e cottura perfette.
Il servizio è solerte e gentile. I prezzi, se non si è ancora capito, sono assolutamente competitivi.
Pane e burro.
Tonno rosso con fragole all’agro;
Dimenticabili capesante con broccoli e cavolfiore;
L’ottimo branzino con barbabietola gialla e un caviale – una sferificazione- al balsamico (molto concentrato).
Classico, ma da manuale la cottura del trancio di pesce, rifinito con una golosa vichyssoiseLa vichyssoise è una preparazione tipica della cucina classica francese. È una crema da servire fredda a base di patate, porri e panna.... Leggi;
Il piatto migliore: animella di vitello croccante, insalata di barbabietola gialla (il medesimo contorno del branzino, entrambi piatti del giorno) e cialda di parmigiano.
Pancia di maiale (razza mangalica) con verdure al burro. Succulento ma un po’ abbondante.
Il vino del giorno.
GanacheDetta anche 'parigina', la ganache si ottiene mescolando panna fresca e cioccolato insieme a una piccola parte di burro. Si prepara versando la panna bollente sul cioccolato e mescolando con piccole oscillazioni al centro del recipiente.... Leggi al cioccolato, torta di cioccolato amaro, biscotto croccante, crema al caffè e gelato al the nero. Un dessert tanto ordinario quanto gradevole.
Una buona variazione di frutti rossi chiude il pranzo.
Interni.
La Sziget Eye.
Insegna.