Valutazione
Pregi
- Ottima proposta tradizionale alleggerita.
- Carta dei vini interessante e prezzata in modo corretto.
Difetti
- Prezzi dei piatti un po' elevati per la proposta e assenza di un menù degustazione.
Julien Burlat è uno chef e imprenditore di successo.
Ad Anversa, oltre al suo Dôme, unanimemente riconosciuto come uno dei ristoranti migliori della città, ha aperto nel tempo il divertente Dôme sur mer, in cui propone una semplice ma onestissima offerta da lungomare di Nizza (plateau royale, ostriche, champagne ecc.) e la boulangerie Domestic, rifugio dei golosi di carboidrati fiamminghi.
Il Comptoir des Galeries è la sua ultima avventura, avviata a fine luglio nel cuore nobile di Bruxelles, quella Galerie du Roi che è parte del magnifico Passage Saint-Hubert, dimora di boutique eleganti e caffè storici.
Non è semplice proporre ristorazione di qualità in un contesto ad altissima densità turistica; non solo da noi, infatti, la proposta media in luoghi di questo tipo è fatta di locali finto tradizionali che competono su menù a prezzi il più possibile stracciati per attrarre masse interessate più che altro a sfamarsi. Il Comptoir des Galeries ha altre ambizioni e lo mostra sin dal look: per quanto spartana, la ristrutturazione d’impronta nord europea data al locale si apparenta a neobistrot parigini di tendenza (Saturne su tutti) più che a folkloristiche brasserie belghe.
L’offerta culinaria è molto chiara: cucina di bistrotBistrot o Bistrò. Piccolo locale tradizionale francese che offre un servizio simile all'osteria italiana. La crescita esponenziale di locali di avanguardia in formato Bistrot (negli anni 2000), prima in Francia come risposta all'alta cucina da Hotellerie e poi in tutta Europa, ha segnato un vero e proprio 'movimento' gastronomico associabile al termine "Bistronomia", da cui deriva l'aggettivo 'Bistronomico' (usato dagli... Leggi, senza eccessive concessioni al contemporaneo se non nelle porzioni più oculate e, purtroppo, nei prezzi non proprio contenuti.
La qualità, però è evidente: il paté en croute non sfigurerebbe in un bouchon lionese, i calamari alla piastra con piment d’Espelette sono cucinati alla perfezione, la tartareLa bistecca alla tartara (conosciuta anche come carne alla tartara, steak tartare o più comunemente tartare) è un piatto a base di carne bovina o equina macinata o finemente tritata e consumata cruda. La ricetta prevede che dopo essere stata triturata la carne deve o marinare nel vino o in altri alcolici oppure viene aggiunto del succo di limone e... Leggi è di ottima qualità (anche se avremmo preferito accompagnamenti maison).
Non entusiasmante la quaglia, che sulla carta prometteva di più con i suoi funghi all’anice stellato.
Piatto migliore della serata gli gnocchi fatti in casa con jus alle erbe e burrata (buona davvero, cosa rarissima a queste latitudini dove pure, ahinoi, se ne fa uso smodato): segnale che forse anche qualche guizzo extra tradizione va mantenuto.
Reparto dolce con moderati spunti creativi (ma nella tarte au citron, per il resto eseguita mirabilmente, preferiamo la più tradizionale meringa all’italiana) e carta dei vini con molte proposte interessanti sul filone bio, dalla quale abbiamo pescato un beverino (ed economico) Amphibolite 2012 di Jo Landron.
Il locale, insomma, è partito col piede giusto e la valutazione attuale potrebbe addirittura spingersi più in là registrando qualche inevitabile incertezza iniziale.
Gli ottimi gnocchi
La tartare: ottima materia prima e primo dressing. Non per fare gli snob, ma un ketchup fatto in casa lo avremmo preferito
Paté en croute
La quaglia, piccola delusione
Il coregone al curryCon il termine curry in italiano si intende una varietà di miscele di spezie pestate nel mortaio, in uso principalmente nel sud-est asiatico. Le spezie utilizzate possono variare notevolmente e, a seconda di quelle dominanti, possono cambiare il colore e la piccantezza della miscela. In India l'equivalente italiano della parola curry è masala, del quale ne esistono decine di varietà,... Leggi, non facile e molto goloso
Peperoni e pomodori in accompagnamento ai piatti principali, davvero buoni
L’ Île Flottante, eseguita a regola d’arte
La Tarte au Citron, tutto bene a parte la meringa, che in questo dolce preferiamo nella morbida versione italiana
Jo Landron ci gusta molto
Qualche immagine del locale