Lorenzo
Valutazione
Pregi
- La grande qualità della materia prima.
- Pontrelli in cucina.
- Lorenzo in sala.
Difetti
- Forse manca la vista del mare, sarebbe stata la ciliegina sulla torta.
- Ricarichi dei vini esorbitanti.
In un mondo in cui tutto cambia velocemente, è bello che alcune cose restino uguali. Dà sicurezza.
E’ questa la sensazione che si ha entrando nel ristorante Lorenzo a Forte dei Marmi, un senso di sicurezza. Un senso di familiarità, rimasto inalterato nel corso degli anni, dato da un’accoglienza sì formale, ma mai distaccata, algida, come spesso accade in alcuni ristoranti di alto livello in cui l’ostentata cortesia, più di maniera che spontanea, mette quasi a disagio gli avventori. Qui no, qui l’ospitalità è di casa.
In questo storico ristorante della Versilia, il patron Lorenzo Viani è il direttore di un’orchestra ben affiatata sia in sala, dove è coadiuvato dalla figlia Chiara, che in cucina, regno dello chef Gioacchino Pontrelli.
Un po’ come ai grandi sarti napoletani basta un’occhiata per capire il tipo di stoffa ed il taglio d’abito più adatto al cliente, così a Lorenzo, con un savoir faire d’altri tempi, è sufficiente uno sguardo per capire le esigenze dei suoi ospiti e per cucirgli addosso un’esperienza gastronomica su misura (a patto che si lascino consigliare ovviamente).
Un’esperienza, va detto subito, senza inutili effetti speciali, incentrata sulla grande qualità delle materie prime e sulla felice mano dello chef Pontrelli che sa farle arrivare in tavola senza troppi stravolgimenti, dimostrando al contempo un’ottima tecnica.
Molto buono l’equilibrio generale dei piatti, particolarmente centrati alcuni accostamenti come quello del gambero alla fonduta di verdure aromatizzata al vermouthIl vermut, o vermutte, oppure vermouth, in grafia francese e vèrmot in quella piemontese, è un vino liquoroso aromatizzato creato nel 1786 a Torino. È riconosciuto come prodotto agroalimentare tradizionale italiano ed è un ingrediente primario di numerosi cocktail. Il vermut si beve soprattutto come aperitivo ed entra nella composizione di molti cocktail, tra quali famoso è il Martini ma... Leggi dry
Con il termine "dry" si intende un prodotto enologico che contiene tra i 17 e 35 g/l di zucchero.... Leggi, un classico del ristorante, o dell’aragosta rosa con riduzione allo Champagne.
Qualche piccola sbavatura, un eccesso di sale sulle cozze ed una nota piccante al limite del coprente nelle linguine al basilico con crostacei, non compromette il risultato di un percorso sicuramente appagante, sapientemente giocato tra delicatezze, pungenze, consistenze e temperature.
A far da contraltare alle proposte dello chef, una carta dei vini decisamente importante per quantità, qualità e varietà con un unico limite già riscontrato nelle precedenti visite, ricarichi in alcuni casi davvero eccessivi.
Va detto, per dovere di cronaca, che nel menù trovano spazio anche un buon numero di proposte “di terra” – alcune molto interessanti – ma, a poco più di cento metri da una delle coste più apprezzate d’Italia, è davvero difficile resistere alle tentazioni del mare.
A meno ovviamente di non amare il pesce o di avere qualche forma di allergia, ma in questo caso si è probabilmente sbagliato locale.
Per tutti gli altri, per chi sa mangiare il Pesce (con la P maiuscola), il ristorante Lorenzo è uno di quei posti da segnare sulla mappa quando si passa in Versilia.
Per la qualità della proposta, certamente. Ma anche per la signorilità e lo charme di chi c’è dietro. Chapeau.
Crocchetta di gamberi con gamberetti di fondale
Il cestino dei pani…
Gambero rosso scottato in fonduta di verdura aromatizzato al vermouth dry: uno dei classici del ristorante
Involtino di porettine con mela annurca al curryCon il termine curry in italiano si intende una varietà di miscele di spezie pestate nel mortaio, in uso principalmente nel sud-est asiatico. Le spezie utilizzate possono variare notevolmente e, a seconda di quelle dominanti, possono cambiare il colore e la piccantezza della miscela. In India l'equivalente italiano della parola curry è masala, del quale ne esistono decine di varietà,... Leggi
Seppioline di fondale gratinate in forno al profumo di aglio gentile di Voghiera: un grande piatto nella sua semplicità.
Le cozze nane: peccato per l’eccesso di sapidità…
Linguine al basilico con crostacei e pomodorini al profumo di ginger: ottima la pasta ed i crostacei, eccessiva la nota piccante.
Aragosta rosa in crosta di pane, riduzione allo champagne: altro ottimo passaggio.
La leggendaria maioneseLa maionese (dal francese mayonnaise o dal catalano maonesa) è una salsa madre, cremosa e omogenea, generalmente di colore bianco o giallo pallido, che viene consumata fredda. Si tratta di un'emulsione stabile di olio vegetale, con tuorlo d'uovo come emulsionante, e aromatizzato con aceto o succo di limone (che aiuta l'emulsionamento). La ricetta tradizionale prevede l'uso di olio d'oliva e... Leggi espressa di Lorenzo, preparata al tavolo.
Millefoglie di pescato, verdure di stagione su fonduta di topinambur profumato al crescione.
Dulcis in fundo: Pastiera 2014…
…cremino nocciola con gelato ai pistacchi di Bronte…
…e piccola pasticceria.
Ottimo come sempre Lorenzo ma ricordo che Libero non è più sommelier del locale dall'anno scorso. E io da toscano apprezzo la sapidità di alcune loro preparazioni ;-)
Grazie Leo, abbiamo corretto.
Si capiva che l'errore proveniva da visite passate. Del resto, pur essendo, come diceva GM su FB, piuttosto inconfondibile (specie Libero) il personale tutto di Lorenzo ha una leggerezza che non ti accorgi dei cambiamenti.
Sinceramente io sono andato a memoria per le 2 precedenti occasioni in cui ero stato negli anni passati ed il fatto di non averlo visto in questa occasione mi ha fatto pensare più ad una casualità (era fuori stagione a pranzo pochi giorni dopo la riapertura dal fermo invernale) piuttosto che ad un vero e proprio scioglimento del sodalizio... chiedo venia.