Valutazione
Pregi
- Il paradiso dei funghi.
Difetti
- E' distante dalle rotte comuni … ma sarà veramente un difetto? :-)
Una strada tortuosa in mezzo al nulla, la sensazione che il navigatore vi abbia tradito vi pervade, poi all’improvviso spunta una casetta con un piccolo parcheggio che spacca il bosco in due: questa è la vostra meta, il regno della famiglia Dal Lago, un casino di caccia a ottocento metri di altezza sospeso tra le valli dell’Agno e del Chiampo.
Appena entrati, in questo inizio di autunno, il camino scoppiettante ed il cesto con i funghi che poi finiranno nel piatto vi accoglieranno e capirete finalmente di essere arrivati nel posto giusto.
Questo è uno di quei luoghi di ristorazione eroica che rappresentano e sostengono un territorio e formano un sistema virtuoso. Siamo lontani anni luce dai locali alla moda e dalle luci della ribalta che spesso ammaliano i nostri chef. Non si finisce qui per caso, ma a loro va bene così.
Tutto è autoprodotto e molti degli ingredienti che vengono giornalmente cucinati provengono dai boschi circostanti, dagli orti, da contadini e allevatori amici, materie prime uniche che non temono confronto alcuno né per freschezza né per qualità.
Il menù parla di territorio, ma in maniera intelligente e moderna; la cucina è di stampo tradizionale, ma non immobile, anzi è aperta al nuovo, alle moderne tecniche di cottura, ma senza per questo dimenticare le proprie origini.
Antonio Dal Lago, lo chef, tiene saldamente in mano le redini della cucina, mentre la sala è governata dalla moglie, perfetta padrona di casa e dal figlio che si occupa della cantina, ben fornita, intelligente, ma soprattutto facilmente fruibile grazie a prezzi più che abbordabili.
Naturalmente il menù segue rigorosamente la stagionalità dei prodotti e quindi l’autunno è forse la stagione più interessante per salire fin quassù, in particolare se, come noi, amate in maniera viscerale i funghi.
Ad essi è dedicato un intero menù, vengono proposte molte varietà diverse, alcune anche rare, ed ognuna è preparata nel modo migliore per esaltarne il gusto e le specifiche peculiarità.
Per esempio i porcini vengono preparati in modo diverso a seconda delle zone di provenienza, ma anche a seconda del tipo di bosco in cui vengono raccolti (castagni, faggi..) e da cui acquisiscono profumo e sapore più o meno intenso e persistente e quindi maggiore o minore attitudine ad essere preparati in un modo piuttosto che in un altro.
Quindi, signori, se amate la natura, le cose buone e semplici preparate con cura e tanta passione, se amate essere trattati come amici speciali più che come clienti occasionali, se a tavola preferite essere più rassicurati che stupiti, armatevi di buona volontà, affrontate le curve che vi separano da questo luogo perchè questo è il posto che fa per voi.
Il benvenuto: una ottima crema di patate con trombette dei morti
Porcini tiepidi delle Vezzene con burro di Altissimo e parmigiano su crostone
Zuppa di funghi misti con crostoni
Gnocchi di patata ripieni di funghi barboni con cornetto di parmigiano
Controfiletto di cervo con bacche ed aromi, finferli, confettura di mirtillo rosso e insalatina di germogli: carne di ottima qualità e cottura millimetrica
Guancette di vitello brasate con puré, cipolle di Tropea e salsa di maggiorana
Fantasie di erbe aromatiche dell’orto: salvia ananas, santoreggia, timo, salvia, origano e menta ghiacciate e in gelatina: fantastico questo dessert sapori schietti e rinfrescanti, tutti perfettamente a fuoco
Dolce alle castagne: presentazione un po’ anni ’70, ma comunque molto buono
il ristorante perfetto per me allergico ai funghi :)
Ciao Luca, bel racconto su un posto che ha molti meriti e di cui ingiustamente poco si parla. C’ero stato quattro (ahimè :) ) anni fa per la primigenia mitica Ur-guida (249 ristoranti italiani e 90 stranieri, ciascuno con scheda e data di visita) Gourmet 2009 di Emanuele e amici con indomita apPassione gourmet. Ad Altissimo avrai sentito l’aria, da quelle parti è proprio buona, tanto è vero che a pochi chilometri da lì c’è nata anche la grande Nadia Santini. Ero stato al Casin del Gamba in aprile e non è che, data la stagione, ci fosse particolare offerta di funghi, pranzo ugualmente di valore in tutte le sue proposte. Lì ci sono tanto ben selezionati prodotti come pure la passione e la tecnica del cuoco. Una famiglia deliziosa i Dal Lago, e così la loro cucina.
Vero,bel racconto che fa nascere in me,da buon vecchio ligure ghiotto di funghi, il rimpianto di non esserci mai stato.
Te lo dicevo io che potevi farcela....:-)