Recensione Ristorante
Lorenzo, il mitico ristorante del Forte, da sempre mi ricorda il motore di una Ferrari che gira sempre a pieno regime. Figuriamoci poi, in una domenica assolata di fine luglio, con la sala gremita, i posti ambitissimi nel piccolo dehors presi letteralmente d’assalto e, con addirittura qualche tavolo, sbarazzato e riapparecchiato in fretta e furia per il classico secondo turno, insomma in una serata così il paragone, come potrete senz’altro intuire, risulta sicuramente calzante.
In tempo di crisi tutto ciò assomiglia ad un piccolo miracolo che si ripete imperituro stagione dopo stagione da più di trent’anni.
Tutto gira come deve girare, il rituale si ripete immutabile nel tempo, Lorenzo è sempre il solito impagabile anfitrione, che concede al suo pubblico quel piccolo sogno rappresentato dalla sua inimitabile maioneseLa maionese (dal francese mayonnaise o dal catalano maonesa) è una salsa madre, cremosa e omogenea, generalmente di colore bianco o giallo pallido, che viene consumata fredda. Si tratta di un'emulsione stabile di olio vegetale, con tuorlo d'uovo come emulsionante, e aromatizzato con aceto o succo di limone (che aiuta l'emulsionamento). La ricetta tradizionale prevede l'uso di olio d'oliva e... Leggi preparata direttamente al tavolo. Controlla e vede tutto Lorenzo, riesce a farsi capire dallo staff con una semplice occhiata perchè, quando si ha il suo carisma non serve nemmeno parlare. E poi c’è il sommelier Libero, il classico toscanaccio dalla battuta pronta, ma anche dalla competenza e professionalità indiscutibile ed indiscussa, c’è la materia prima, sempre di ottimo quando non eccelso livello, cucinata e lavorata il minimo indispensabile dall’alter ego di Lorenzo in cucina, quel Gioacchino Pontrelli che, da sempre silenzioso comandante, tratta il ben di Dio che passa fra le sue mani con leggiadria in modo che esso rimanga il protagonista indiscusso del piatto. Ma non bisogna nemmeno dimenticare il servizio, preciso e mai in affanno e non ultima l’ottima carta dei vini con prezzi, invero, piuttosto proibitivi, ma con la possibiltà, con un po’ di attenzione, di bere piuttosto bene anche senza svenarsi, tutto ciò, come si può ben comprendere, fa sì che le aspettative, quando si varca questa soglia, siano sempre altissime.
Quindi tutto bene? Purtroppo no. Infatti in questa nostra ultima visita abbiamo riscontrato qualche problemino qua e là, qualche imprecisione che non ci saremmo aspettati. Qualche fastidioso granellino di sabbia nelle seppioline, qualche istante di troppo nella cottura delle mitiche bavette sul pesce, un po’ troppo pepe nelle linguine, astice e limone, un bel trancio di occhione al forno anch’esso lasciato qualche minuto di troppo in cottura. Niente di trascendentale per carità, ma qui, anche quando c’è il pienone ci aspettiamo sempre che tutto giri come un orologio svizzero e desideriamo che tutto sia perfetto o quasi.
Siamo peraltro convinti che, probabilmente, in questo caso ci siamo imbattuti nella tipica giornata sfortunata, che difficilmente ricapiterà in un’altra occasione e quindi non ci sentiamo di modificare il nostro giudizio, ma soltanto di rimarcare queste mancanze, che comunque, a questi livelli di prezzo e di blasone non dovrebbero accadere e, auspichiamo che già al prossimo passaggio in questo santuario del buon mangiare nostrano si ritorni soltanto a parlare delle meraviglie marine che da sempre escono trasformate con maestria da Gioacchino Pontrelli e dalla sua brigata.
Minestrone di verdura con gambero rosso (foto di apertura)
Gambero rosso in fonduta di verdure profumata al vermouthIl vermut, o vermutte, oppure vermouth, in grafia francese e vèrmot in quella piemontese, è un vino liquoroso aromatizzato creato nel 1786 a Torino. È riconosciuto come prodotto agroalimentare tradizionale italiano ed è un ingrediente primario di numerosi cocktail. Il vermut si beve soprattutto come aperitivo ed entra nella composizione di molti cocktail, tra quali famoso è il Martini ma... Leggi dry
Con il termine "dry" si intende un prodotto enologico che contiene tra i 17 e 35 g/l di zucchero. Leggi
Crocchetta di crostacei, gamberi bianchi
Insalatina tiepida di mare
Capesante su millefoglie di verdure, purea di patate e tartufo nero
Vellutata di farro e fagioli con briciole di rana pescatrice
Linguine, astice, limone e pepe
Bavette sul pesce
Natura di calamaretti al forno al profumo di vermentino
Occhione al forno
Dessert
Pasticceria secca
3 Comments
MI dispiace per questi piccoli inconvenienti, perchè perlomeno nel mio caso Lorenzo è sempre stato un indirizzo impeccabile durante le mie visite… e questo sempre in situazioni di locale pieno o quasi… l’abilità di selezionare una così superba materia prima e di saperla valorizzare con seplicità nel piatto è sempre stata rispettata con grande classe… In particolare nei primi piatti poi una grande mano di equilibrio e gusto… Le serate no evidentemente capitano anche ai re della ristorazione 🙂
Lorenzo è sicuramente nei primi due, tre ristoranti di pesce italiani. Detto questo, un unico appunto : in tante recensioni lette mi sembra di vedere sempre i soliti piatti, magari cucinati alla perfezione, ma a questi livelli in poco di dinamicità sarebbe auspicabile nonché doverosa!
Complimenti sinceri per la vostra passione.
Sono d’accordo con Luca.Lorenzo è stato anni fa uno dei migliori ristoranti di pesce italiani, ma a mio parere,nel nuovo panorama gastronomico ora è solo un’ottimo ristorante di pesce di cui resiste il mito ed anch’io ho riscontrato un calo generale in altissima stagione al punto che nell’ultima mia cena recente,un compagno di tavola ,che di ristoranti ne ha masticati non pochi, l’ha definito un’osteria di lusso per il fastidioso rumore di sottofondo ed il servizio fin troppo “simpatico”,forse contraltare alla seriosità di Lorenzo che riserva il di nuovo mitico charme ai soliti noti o agli amici.Molto meglio in bassa stagione.