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Le Marchesine

Vino
Recensito da Passione Gourmet

Innovazione, passione e ricerca, questa la promessa de Le Marchesine per raggiungere l’eccellenza

L‘azienda familiare, giunta alla sua quinta generazione, produce in 47 ettari non distanti dal Lago d’Iseo; circa 450 mila bottiglie l’anno, confermandosi tra i leader nella produzione di Franciacorta DOCG: la famiglia Biatta si propone ancora oggi, dopo oltre 110 anni di attività nel settore vitivinicolo vini eleganti, freschi, piacevoli alla beva e immediati, di grande pulizia e precisione, rispettando la materia prima e il territorio sfruttando le piante moderne delle tecnologie di cui si avvale apportate da Jean Pierre Valade, enologo e membro dell’Istituto Enologico di Champagne.

La produzione si suddivide in diverse linee: Secolo Novo (Brut Millesimato, Riserva Brut Nature Giovanni Biatta, Riserva Dosage Zéro), Millesimati (Rosé, Satèn, Blanc de Noir e Blanc de Blancs) e Classici (Brut ed Extra Brut). A fianco ci sono poi gli Opera (spumanti metodo classico VSQ), i Curtefranca e le Grappe. Con l’obiettivo di migliorare costantemente la produzione, puntano alla migliore eccellenza possibile, la famiglia Biatta ha deciso di ampliare la propria cantina la cantina, triplicando gli spazi a disposizione per renderla un vero e proprio punto di riferimento per l’intera Franciacorta e non solo.

Un restyling d’immagine completo, che guarda alle divinità celtiche e alla città eterna

Un rinnovamento a 360°, che parte dal logo, alle etichette e i nomi. Al centro di questo cambiamento troviamo ovviamente la storia, omaggiata con la luce riprendendo, da un lato, i colori originari delle prime etichette e dall’altro, con i nomi, il legame con il territorio ossia il capostipite, Biatta da Palazzo, eroe bresciano che nella battaglia di Rudiano del 1191 ha scongiurato il tentativo di Bergamo di sottomettere la città.

Un rapporto, quello tra i Biatta e la Franciacorta, influenzato nel tempo dalle popolazioni celtiche come i Camuni prima, dall’Impero Romano dopo. In comune con i Celti, Le Marchesine hanno la devozione e il rispetto per la natura, a ciascun vino Millesimato è stato dato il nome di una divinità celtica.

Brigantia, per il Satèn, rappresenta la divinità della primavera e della fertilità, presentata con un fuoco in mano a simboleggiare calore e accoglienza.

Artio, per il Rosé, è la divinità della caccia, la sua rappresentazione è specchio degli elementi caratterizzanti del Metodo Classico: una dea, femminile e delicata, proprio come lo Chardonnay, accompagnata da un orso, forte al pari del Pinot Nero.

Esus, per il Blanc de Blancs, il primo vino che ha permesso a Le Marchesine di distinguersi per qualità, e sul quale si sono costruite le basi, è dedicato alla divinità parte dell’Olimpo dei Celti, l’Albios, ma anche dio dei costruttori.

Nodens, per il Blanc de Noir, è il dio della notte, quel momento in cui il buio cela qualcosa di magico e sorprendente. Proprio come fa la bacca scura del Pinot Nero, in questo vino che regala emozioni inaspettate.

I colori d’antan per la linea Classica

Le Marchesine è tornata ai colori storici delle etichette anni ‘90 ossia bianco e verde con richiami oro per il Brut Nitens (indietro fino al 1994) e la versione negativa della stessa combinazione per l’ Audeens (Dosaggio Zero) nsDosaggio Zero. Una scelta di cromia che si sviluppa con il Brut Nitens e l’Audeens (Dosaggio Zero).