Un viaggio ai Caraibi ad occhi chiusi
Un Daiquiri ben eseguito secondo la ricetta IBA ti porta dritto al piccolo villaggio minerario omonimo, vicino a Santiago di Cuba. Se acuite la fantasia, riuscite anche a trasportarvi nel tempo, un secolo e più indietro.
Fascino e aneddoti avvolgono la nascita del Daiquiri: inizialmente chiamato Rum Sour, il nome non piacque né agli americani né agli italiani. Decisero così di omaggiare la località mineraria e, voilà, nacque il Daiquiri che ancora oggi batte bandiera cubana sui banconi e tavoli di tutto il mondo.
Fresco, a tratti dolce e a tratti vivacemente agrumato grazie al lime, il Daiquiri è esotico, caraibico, dissetante e mette di buon umore. Come scrive Hemingway: “he drank a daiquiri and looked out over the sea. The sun was hot and the water was blue and clear. The drink was sharp and cold and sweet and it made him feel alive.”
Twist and Shout
Il grande scrittore amava il Daiquiri, ma ne volle una variante: il Papa Doble (o Hemingway Special), senza zucchero e con aggiunta di succo di pompelmo e maraschino, oggi riconosciuto anche dalla IBA. Un Daiquiri classico si assapora perfettamente con una tempuraLa tempura è un piatto tipico della cucina giapponese a base di fritto misto di molluschi, crostacei e verdure. Gli ingredienti vengono intrisi, prima della frittura, in una pastella di farina di riso, acqua gasata e ghiaccio. Leggi ben realizzata di verdure e gamberi, come insegna la tradizione del Sol Levante.