Passione Gourmet Ogata - Passione Gourmet

Ogata

Ristorante
726 Shinkamanzacho, Shimogyo Ward, Kyoto, 600-8471, Giappone
Chef Toshiro Ogata
Recensito da Leonardo Casaleno

Valutazione

18/20 Cucina prevalentemente classica

Pregi

  • Una delle migliori esperienze kaiseki che si possano fare oggi in Giappone.
  • Ingredienti non plus ultra.

Difetti

  • Non c’è una carta delle bevande da consultare.
  • Difficoltà nel comunicare in inglese.
  • Difficilissimo prenotare.
Visitato il 08-2024

Toshiro Ogata: naturalezza e perfezione

Se la perfezione è una chimera, l’eccellenza, tangibile e misurabile, è il traguardo più vicino che si possa raggiungere in qualsiasi impresa. Che si tratti della maestria precisa dell’itamae kappō, o della venerata pratica dell’omotenashi – la sublime espressione dell’ospitalità giapponese – l’incrollabile impegno all’eccellenza da parte di un artigiano giapponese può, metaforicamente, essere paragonato a una forma di devozione spirituale, una vera e propria religione.

Seduti su uno dei nove esclusivi sgabelli al bancone di Toshiro Ogata, uno dei maestri indiscussi del kaiseki, si ha l’impressione di assistere a una liturgia che rende omaggio alla natura, alle stagioni e ai sensi. Ogata è uno shokunin la cui cucina, pur nella sua apparente semplicità, risulta audace e quanto mai complessa. Si muove con grazia e naturalezza dietro il bancone, assistito da pochi, selezionati collaboratori. Le basi dei piatti vengono meticolosamente preparate dietro le quinte, ma la fase finale della lavorazione – che comprende differenti cotture espresse e non un semplice assemblaggio – viene completata davanti agli occhi attenti dei commensali, senza che traspaia alcun segno di emozione o tensione. Ogni gesto è eseguito con tranquillità e naturalezza, in assoluto silenzio.

Le sfumature delle stagioni

Il kaiseki rappresenta la forma più raffinata e complessa della tradizione culinaria giapponese, non solo per la complessità delle preparazioni, ma anche per l’esperienza variegata che offre al commensale. Ci sono sfumature che, inizialmente impercettibili, rivelano gradualmente una profondità inaspettata, sorprendendo il palato e ridefinendo le aspettative. Ti trovi di fronte a un Sashimi di tonno con un riso con temperature e consistenze magnifiche, che distilla l’essenza del mare, un brodo freddo al curry che esalta le spezie più robuste, creando con i Soba un’armonia fluida, un’eterea Tempura di pesca bianca (la strepitosa varietà locale conosciuta come “momo“), capace di racchiudere in sé il sapore di un’intera stagione. Ogni piatto è un capitolo di una narrazione accuratamente intessuta, che si svela lentamente, portata dopo portata, con un rispetto assoluto per gli ingredienti. Questi ultimi riflettono i ritmi ciclici della natura e della vita, evocando la linfa eterna e vitale della cultura giapponese.

L’esperienza si conclude quasi all’improvviso, con una ciotola di tè verde – meno denso rispetto a quelli solitamente serviti nei ristoranti kaiseki – il commiato del maestro. Come da tradizione in questi luoghi affascinanti, Ogata vi saluterà con numerosi inchini, ringraziandovi per la visita e omaggiandovi con un paio di bacchette in ricordo. Avviso ai naviganti: come spesso accade in molti ristoranti di alto livello in Giappone, prenotare da Ogata è impresa ardua. La mancanza di un sito web ufficiale e l’impossibilità di contattare il ristorante telefonicamente lasciano poche alternative, se non quella di affidarsi a siti di intermediazione che, se la prenotazione va a buon fine, applicano una commissione di circa 50 euro.

IL PIATTO MIGLIORE: Riso con sashimi di tonno

La Galleria Fotografica:

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