Il Fuoco Sacro
Valutazione
Pregi
- Una signora tavola in una location indimenticabile.
Difetti
- L’umidità che gradualmente cala la sera per chi mangia fuori.
Una perla segreta nascosta nel Petra Segreta
Ci scuserete il facile gioco di parole ma raramente un calembour ci è sembrato più adatto a definire questo meraviglioso ristorante posizionato nel cuore della Gallura alla giusta e appartata distanza dal glamour della Costa Smeralda dotato di un’incantevole vista che arriva fino all’arcipelago della Maddalena. Luigi Bergeretto patron e Chef di questa splendida country house incastonata nel cuore di una macchia di natura incontaminata ha deciso di avvalersi da un paio d’anni della consulenza del taumaturgo Enrico Bartolini il quale ha sapientemente aggiunto al magistero del patron l’esperienza di Alessandro Menditto, già sous chef del grande Donato Ascani al Glam, in quel di Venezia. Questo connubio, felicemente coordinato dallo Chef toscano, ha aggiunto alla struggente bellezza della location Il Fuoco Sacro, una cucina che compete adeguatamente per valore ed eleganza al contesto che la circonda. Una cucina che coniuga felicemente un’anima territoriale sarda fortemente presente con uno stile capace di esaltarne le caratteristiche attraverso esecuzioni impeccabili che ne preservano il gusto efficacemente.
Il ristorante dove buono e bello vengono coniugati a livelli importanti
Il risultato è capace di soddisfare pienamente sia chi vuol godere in senso epicureo di location e qualità del cibo sia il gourmet che viene ad apprezzare un’ottima tavola tout court. Il territorio da Il Fuoco Sacro viene preso sul serio perché le materie prime arrivano da fornitori locali oltre che dallo stazzo Malcusa, la fattoria, sempre di proprietà della famiglia Bergeretto, da cui arrivano ortaggi, formaggi e ovini di garantita qualità. Si gusteranno così piatti come il Carciofo spinoso sardo che viene passato alla brace e servito con chiocciole di terra rappresentando connubio perfetto suggellato dalle nota dolciastra di una liquirizia che ne ingentilisce alquanto il tenore. Allo stesso modo lo Gnocco di patate si avvale della nota affumicata del proprio ripieno di melanzane e della modulata sapidità del Granglona, un pecorino ultralocale, che fornisce classica accoppiata con fave e piselli riuscendo al contempo a nappareCon il termine "nappare", si intende coprire totalmente o parzialmente una preparazione con il suo fondo di cottura, con una salsa semiliquida, un sugo o un condimento in modo tale da arricchirne il sapore.... Leggi con eleganza un piatto dall’impianto oltremodo rustico. Squisito anche il Dentice in bouillabaisse
La bouillabaisse, in occitano bolhabaissa, in ligure intemelio bugliabasciu è una zuppa di pesce tradizionale della Provenza, regione geografica della Francia. Il piatto è diffuso anche in Italia, precisamente nella Liguria intemelia. Il nome bouillabaisse deriva dall'occitano bolhabaissa (ˌbujaˈbajsɔ), una parola composta dai due verbi bolhir (bollire) e abaissar (cuocere a fuoco lento). Le origini del piatto vengono fatte risalire... Leggi di impeccabile esecuzione e gustosissima resa e la pera decana cotta con mousse al pecorino, saba e gelato al miele di Asfodelo
L’asfodelo è una pianta tipicamente mediterranea, che cresce da 0 a 1200 m sul livello del mare e il periodo della sua fioritura va da fine gennaio fino a maggio. Il fiore viene utilizzato dalle api per la produzione di miele tra marzo e aprile.... Leggi a chiudere felicemente un bel pasto.
Più in generale è un ristorante, o il ristorante, dove buono e bello vengono coniugati a livelli importanti rappresentando vera oasi ristoratrice per spirito e corpo sia per i fortunati frequentatori del Resort sia per chi vuol regalarsi una cena da ricordare.
IL PIATTO MIGLIORE: Carciofo spinoso alla brace, chiocciole di terra, menta, liquirizia, grano saraceno.
La Galleria Fotografica:
Ingresso Resort. Logo. Mise en place con sguardo sull’infinito. Amouse bouche: Crema di fagioli cannellini, pomodoro confit – Focaccia lievito madre e rosmarino. Culurgiones con ovinforth ( squisito formaggio erborinato sardo) e pesto tradizionale – Tacos con scarola, maionese alle alici, gel di uvetta, figlia di rucola – Cracker alle mandorle, maionese alla mandorla ( vegana, senza uova) pomodoro confit e maggiorana. Particolare crema di fagioli cannellini. Particolare cracker alle mandorle. Squisiti grissini al mais. Amouse bouche: Ricordo di finocchio gratinato: finocchio sbollentato, panna ridotta e aromatizzata con noce moscata, semi di zucca tostati, finocchietto selvatico. Pane con lievito madre, farina senatore cappelli, semi di zucca, burro di normandia mantecato e polvere di cipolla bruciata. Un signature dish: golosa spuma di patata affumicata al mirto, seppie in umido, inchiostro, polvere di cappero, salsa al prezzemolo. Animella fritta e impanata, crema di friggitelli, riduzione di ricci e songino. Carciofo spinoso sardo alla brace, chiocciole di terra, menta, liquirizia, grano saraceno fritto. Gnocco di patate ripieno di melanzana affumicata, granglona, piselli, fave e menta. Dentice in bouillabaisse, crema di ceci e mandorle, finocchietto selvatico. Nespola aromatizzata al timo e pepe di Timut – Crema inglese con vaniglia aromatizzata al timo.. Bisquit di carota, pan di Spagna con farina di mandorle, spuma di cioccolato bianco e pecorino, gelato alla carota e chips di carota, rosmarino. Pera decana cotta, brunoise di pere e vaniglia, mousse al pecorino, gelato al miele di Asfodelo, saba. Petit fours : mousse al cioccolato e gelatina al rum, cioccolatini al frutto della passione e caffè, bomba classica, bignè alla fragola, financier al frutto della passione. Un signor champagne. Angolo di bellezza. Meraviglia al tramonto. Ingresso al ristorante.