Passione Gourmet Colombo Cascina Pastori - Passione Gourmet

Colombo Cascina Pastori

Vino
Recensito da Irene Pinardi

Da radici antiche a frutti contemporanei

A Bubbio, in Langa Astigiana, il Pinot nero trova terreno fertile in un progetto ambizioso e senz’altro “di cuore”. Colombo Cascina Pastori nasce infatti dal desiderio di Antonio Colombo, rinomato cardiologo e appassionato di vino, di ripristinare quel legame profondo tra uomo e natura. È il 2004 quando dall’acquisto dei 9 ettari di terreno circostanti Cascina Pastori, il ritrovamento di un antico tralcio di Pinot noir solletica l’interesse della famiglia Colombo che ne traccia il percorso, dedito sin dagli esordi a svilupparne il potenziale enologico.

Ci troviamo in Val Bormida dove i vigneti di Cascina Pastori godono di un clima mite grazie all’influenza delle brezze provenienti dal Mar Ligure, di una buona escursione termica, di un’esposizione sud-est e di altitudini che vanno dai 250 ai 350 m s.l.m. E qui, proprio Pinot nero e Chardonnay (in misura ridotta anche il Moscato) trovano terreno d’elezione grazie al suolo marnoso e calcareo ricco di argille di origine marina, unito a un lavoro agronomico in vigna che salvaguardi la biodiversità dell’ambiente circostante e, allo stesso tempo, il benessere della pianta, tenendo conto delle condizioni specifiche date dal territorio, dal clima, dall’annata e dal periodo dell’anno. Inoltre la cantina, concepita per caduta, è costruita su tre livelli per sfruttare al meglio la gravità: l’intero processo produttivo, dalla lavorazione all’affinamento, avviene dall’alto verso il basso con il minimo ausilio di mezzi meccanici per evitare il danneggiamento degli acini e mantenerne integre le proprietà.

Dal 2010 Cascina Pastori trova ulteriore alleato nell’enologo Riccardo Cotarella per questo progetto di vita e di vigna, accettando la sfida di restituire il terroir della Langa Astigiana in vini identitari e di alta qualità.

Ad oggi, dai quasi 10 ettari vitati, si producono 70.000 bottiglie che spaziano dal Metodo Classico Piemonte DOC all’Alta Langa DOCG fino alla doppia strada del Pinot Nero vinificato fermo e il dolce Pastù, vino passito a base moscato.

La degustazione

“Natursia” Metodo Classico Piemonte DOC Blanc de Blanc Extra Brut 2020

Un 100% Chardonnay in purezza che permane almeno 24 mesi in bottiglia per restituire un vino di grande espressività: le note di fiori d’arancio, di salvia e di erbe officinali si sommano a sentori agrumati di lime e di frutta a pasta bianca come la pesca. Al palato presenta una bella sapidità, in perfetto equilibrio con la morbidezza tipica dello Chardonnay. Schietto e beverino, è un vino disinvolto e sornione, che si bea della sua stessa succosità di frutto.

Alta Langa DOCG Blanc de Blancs Extra Brut 2018

Affinato per 48 mesi sui lieviti, questo Metodo Classico deriva dalle migliori uve Chardonnay che si esprimono in un color giallo paglierino carico con riflessi verdognoli e bollicine fini e setose. Al naso si schiudono note di cedro candito, fiori bianchi, crosta di pane e sentori di mela verde e verbena. Il sorso si sviluppa poi in una profondità intrigante, che rimanda allo zenzero, al miele di acacia e a una nota iodata invero importante. Un vino di ottima tensione, elegante e dal finale persistente.

Alta Langa DOCG Rosè Extra Brut 2018

Tutto il carattere del Pinot nero emerge in questo Alta Langa che nel suo elegante e brillante rosa tenue, color buccia di cipolla, ospita una bollicina finissima e cremosa al palato. Se al naso che richiama il varietale da cui proviene nelle delicate note di lampone, di rosa e con la leggera speziatura, ad ammaliare è il suo sorso verticale e vitale, fresco, dalla sapidità importante che risulta strategica nel chiamarne quello successivo.

“Apertura” Piemonte DOC Pinot Nero

Già dall’etichetta che contraddistingue la bottiglia progettata insieme a Giacomo Bersanetti si nota come il protagonista di questo vino sia semplicemente il territorio: l’immagine di uno spaccato della marna calcarea tesse infatti la trama di un Pinot Nero di personalità. Le note di lampone e amarena si uniscono a sentori di viola e alla speziatura della liquirizia e del pepe nero date dall’affinamento di 15-18 mesi in tonneaux e botte grande, seguiti da sei mesi in bottiglia. La bocca, di perfetta rispondenza, si crogiola in un tannino elegante e una nota sapida precisa ed educata. Un vino di struttura ma allo stesso tempo gioviale, che non disdegna un potenziale ulteriore affinamento.

“Maxima” Piemonte DOC Pinot Nero Riserva 2017

Dalle vigne più vocate e dalla più attenta selezione delle uve nasce “Maxima”, massima espressione del Pinot nero. Forgiato da un lungo affinamento e prodotto solo nelle migliori annate, il Riserva 2017 si presenta con un bouquet intenso, pregiato e di carattere. Ritorna la nota di violetta che però vede l’amarena farsi sempre più matura, richiami al rabarbaro e a una balsamicità quasi di china, che si dirigono verso un finale fresco, suadente, evoluto e in evoluzione. Un vino identitario, interprete del terroir, che esalta l’eleganza del Pinot noir in tutta la sua grandezza.

“Pastù” Moscato d’Asti Passito 2016

Ottenuto da uve di Moscato questo Passito Piemonte DOC affina in barrique per due anni, a cui seguono due mesi in bottiglia. Risplende dunque come l’oro nel calice invogliando a immergersi in un bouquet che alle note tipiche del varietale associa sentori di pesca sciroppata e agrumi canditi. Di felice rispondenza al palato, si correda di una nota balsamica avvolgente in perfetto equilibrio tra dolcezza e acidità, rivelandosi in un finale intenso, ammaliante e persistente.

* I vini di Colombo Cascina Pastori sono distribuiti da Partesa.

1 Commento.

  • Passione Gourmet22 Novembre 2023

    […] dei vini assaggiati in occasione della degustazione, rimandiamo all’articolo scritto qui. Se invece preferite godervi in presa diretta (o quasi) quanto accaduto nel corso della […]

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