Passione Gourmet Altriménti - Passione Gourmet

Altriménti

Ristorante
via Monte Bianco 2a, Milano
Chef Pantaleo Mauro Daddato
Recensito da Alessandra Vittoria Pegrassi

Valutazione

15/20 Cucina prevalentemente classica

Pregi

  • L’attenzione verso le materie prime, la rimarchevole Carta dei Vini e l’appropriata presenza in sala del Patron.

Difetti

  • La lentezza del servizio.
Visitato il 10-2022

La generosità mediterranea di Pantaleo Mauro Daddato

Si respirano energie positive già entrando in questo locale, accolti dal sorriso del personale e dalla simpatica e misurata vivacità del patron di Altriménti, Damien Janczara, per anni “braccio destro” dello Chef italo-olandese Eugenio Boer. Nella sala principale, sita al piano rialzato di una palazzina d’epoca nella Milano del quartiere City Life che, nei primissimi anni ’80, ospitava il ristorante Furio, dell’ex attaccante del Milan Hector Puricelli, spiccano trendy arredi anni ’70 e tanto rosso sulle pareti abbellite con ben 76 stampe di celebri illustratori. Dalla cucina giunge direttamente nel piatto l’accuratezza e la generosità mediterranea dello Chef Pantaleo Mauro Daddato, originario di Bisceglie. Tre i menù articolati in tre portate ciascuno (antipasto, primo e secondo): “Vegetale“, di “Carne” e di “Pesce” con la possibilità di mixare le varie proposte a seconda delle preferenze.

Si debutta con una strepitosa torretta, “accomodata” in orizzontale, di Baccalà mantecato e crostigliante pane carasau – ottimo gioco di saporite consistenze – accostato a cavolo viola. A seguire una Tartare di carne (Macelleria Martini) con gocce di crema di arachidi e insalatina di Sedano di Verona, mela verde e arachidi. Si prosegue con due primi piatti: Gnocchi di patate di montagna e castagne con ragoût di cinghiale e fonduta di pecorino, in perfetto clima autunnale, e Risotto alla zucca con gorgonzola ben saporito e in equilibrio grazie all’impiego del prodotto caseario che mitiga con le note sapide del Blu la dolcezza del vegetale. Tra i secondi si staglia una golosa Coda di vitello con il suo fondo servita su ricca purée di patate, mentre si svela la sapida mitezza delle carni della Pecora sambucana servita in tre consistenze.

Concludiamo il pasto con un opportuno e rinfrescante Sorbetto al sedano, limone e olio EVO di Foligno irrorato al momento del servizio. Carta dei vini ampia e intrigante nelle proposte “naturali”. Previa prenotazione esiste la possibilità di godere di un esclusivo privé di circa 20 coperti o della Cave, in un cui sono allestiti in tutto sei posti a sedere. Un plus durante la bella stagione è quello di desinare nel piccolo dehors approntato in cortile.

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