Passione Gourmet Pol Roger - Passione Gourmet

Pol Roger

Vino
Recensito da Vania Valentini

In occasione della quarta edizione di Modena Champagne Experience – di cui abbiamo già scritto qui – si sono tenute diverse interessanti masterclass e, tra queste, una rara verticale in Magnum della maison Pol Roger dal titolo “Futuro Vintage”.

A presentarla, Bastien Collard De Billy, rappresentante della sesta generazione della famiglia del fondatore e, a guidare l’incontro, Manlio Giustiniani, esperto e appassionato di champagne. Un’occasione unica per approfondire una delle Maison più affascinanti e solide della Regione, dagli champagne di statura enorme e dove l’idea di qualità, rigore e artigianalità sono le stesse da sempre, tramandate di generazione in generazione. 

La Pol Roger, infatti, da due secoli ormai di proprietà della famiglia del fondatore rimane, ancora oggi, una Maison piccola, orgogliosamente indipendente, simbolo di sobria eleganza e raffinata perfezione.

Giovane rampollo di una famiglia di notai da generazioni, Pol Roger ha solo 19 anni quando decide di fondare la sua azienda ad Aÿ, nel 1849, per risollevare le sorti della famiglia in forte crisi finanziaria a causa dell’improvvisa malattia del padre. La Maison si impone sin dall’inizio con il suo stile distinto, i suoi champagne sono eleganti, potenti e, soprattutto, ‘Brut’. Scelta alquanto insolita, nonché azzardata, in quel periodo, poiché i dosaggi erano estremamente elevati, ma che appassiona il prestigioso mercato inglese amante di un gusto più secco. 

Nel 1851 Pol Roger si sposta a Epernay e una decina di anni più tardi acquista quella che è la sede attuale. Nel 1877 riceve l’Onorificenza dalla Regina Vittoria, il Royal Warrant e, nel 1906, diventa fornitore ufficiale della corte britannica, dando inizio a un rapporto di stima e di amicizia con l’Inghilterra che continua ancora oggi. Nemmeno la Prima Guerra Mondiale e il proibizionismo riusciranno ad arrestare il prestigio e la crescita del brand, ma è nel periodo post-bellico che il più grande estimatore di questa Maison entra a fare parte della storia dell’azienda: Sir Winston Churchill.

Fedele amico della giovane Odette Wallace, moglie di Jacques Pol Roger, Churchill predilige infatti i vini maturi, complessi, forgiati dall’azione del tempo. Odette lo sa bene e, a ogni importante ricorrenza, gli fa recapitare a casa una cassa di Vintage 1928, lo stesso servito durante il loro primo incontro al ricevimento presso l’ambasciata britannica a Parigi. A lui sarà dedicato, nel 1984, lo champagne più importante, la cuvée de prestige, il Sir Winston Churchill.  Un vino robusto, di immensa statura, autorevole, proprio come l’indimenticabile ex Primo Ministro inglese.

All’inizio degli anni ’90, Hubert ed Evelyne de Billy, quinta generazione della famiglia, entrano in Pol Roger ad affiancare Christian de Billy e Christian Pol Roger. Oggi è Bastien Collard de Billy a ricoprire il ruolo di coordinatore e responsabile generale dell’azienda. La presidenza, invece, viene affidata a un ‘esterno’, dal 1997 Patrice Noyelle e dal 2013 l’ottimo Laurent d’Harcourt. L’importante ruolo di chef de cave, infine, ritiratosi lo storico Dominique Petit, da aprile 2018 è affidato al talentuoso Damien Cambres

La Maison è situata al numero 44 dell’affascinante Avenue de Champagne a Epernay, possiede le cantine più profonde (-33 m) e fredde (9,5°C) di tutta la regione, il che rende ancora più lenta e graduale, di conseguenza migliore, la maturazione degli champagne, nonché più fine la bollicina. Un aspetto, questo, emerso nitidamente durante la verticale.

Le cantine, che sono state scavate tra il XIX e l’inizio del XX secolo, si snodano per 7,5 km su due livelli e mezzo; lo stock ammonta a circa 9 milioni di bottiglie (per una produzione annuale di circa 1,75 milioni). La Pol Roger è rimasta l’ultima maison in champagne a effettuare il remuage completamente a mano sull’intera produzione, mentre i siti di vinificazione sono spettacolari per pulizia ed efficienza: permettono di effettuare un doppio débourbage a freddo (il secondo a 6°C) e di vinificare a bassa temperatura (<18°C), per singole parcelle, in piccole cuves (alcune fatte su misura per gli spazi della cantina), con svolgimento della fermentazione malolattica. I vins de réserve sono invece conservati in vasche murate e piastrellate, mentre la taille è sempre venduta. 

Fino al 1955, la Pol Roger non possedeva vigneti e solo in quell’anno ha iniziato ad acquistarli per arrivare ai 92 ettari di oggi situati tra la Vallée de la Marne, la Côte de Blancs e la Montagne de Reims. Le vigne di proprietà costituiscono fra il 50% e il 55% degli approvvigionamenti, mentre il resto è acquistato dai vignerons di fiducia che coltivano in larga parte il Pinot Noir.

I Pol Roger sono champagne rigorosi, pieni, profondi, di un’eleganza spiazzante, capaci di evolvere nel tempo in modo straordinario.

In Italia sono distribuiti da Compagnia del Vino, una delle più importanti aziende di distribuzione che rappresenta famiglie del vino selezionate per storia, qualità e rappresentatività del territorio di produzione. 

Degustazione Brut Vintage Pol Roger

Il Brut Vintage Pol Roger è ottenuto dal tradizionale blend 60% Pinot Noir e 40% Chardonnay, con uve provenienti da 20 diversi vigneti Grand Cru e Premier Cru nella Montagne de Reims e nella Côte des blancs. Prodotto in quantità limitata, questa cuvée è custodita in cantina per circa 8 anni prima di essere immessa sul mercato. È dosato a 7g/l

Il mosto è sottoposto ad una fase di doppia sedimentazione: la prima subito dopo la pressatura e la successiva a freddo e che si protrae per circa 24h in vasche d’acciaio ad una temperatura di 6°C. La fermentazione in acciaio ha luogo ad una temperatura che non supera i 18°C ed ogni varietà, così come le singole parcelle, sono lavorate separatamente sino al momento dell’assemblaggio. Il vino è poi sottoposto a fermentazione malolattica; la seconda fermentazione avviene in bottiglia ad una temperatura di 9°C in appositi locali situati a 33m sotto il livello stradale. Qui il vino rimane fino al remuage rigorosamente effettuato a mano. 

Pol Roger Vintage 2013 Dégorgement Dic. 2020

Annata di eccessi, con un inverno interminabile e una primavera pallida, fredda e particolarmente piovosa. La fioritura tardiva e alcune grandinate a fine luglio hanno fatto poi temere il peggio, ma ‘c’est août qui fait le môut’ come dicono in Champagne ed ecco un Agosto miracolosamente soleggiato, asciutto e caldo a salvare le uve e un autunno particolarmente piovoso a indirizzare a una vendemmia di stampo ‘classico’, tra fine Settembre e inizio Ottobre, in grado di risollevare definitivamente un’annata che alla fine si è rivelata splendida, dalle uve ricche ed eccezionalmente espressive.

Alcol potenziale 9,8°, acidità totale 8,4 g/l

Elegantissimo, potente ed intenso, di una complessità disarmante che vira dall’agrume più nobile alle note pietrose fino a sfumare su sensazioni di ribes, fico, nocciole tostate. È avvincente, conquista da subito. Per un sorso definito, ricco e dinamico, vigoroso e saporito, dalla bollicina puntiforme e sottile e un finale che incalza su agrumi e sale, pulsante e lunghissimo. Avrebbe avuto stoffa per rimanere qualche anno di più sui lieviti.

Voto: 96/100

Pol Roger Vintage 2009 Dégorgement Feb. 2018

Annata caratterizzata da un clima continentale e solare, con un inverno rigido e secco ma poi costellata da una serie di piogge primaverili che hanno ristabilito il ciclo vegetativo e le riserve idriche, con folate di vento che hanno evitato le muffe. Infine, un’estate splendida, soleggiata, con scarse precipitazioni e con preziose notti fresche a preservare l’acidità. Per un ottimo stato di maturazione delle uve che ha portato a vini corposi, fruttati e saporiti. 

Alcol potenziale 10,3°, acidità totale 7,5 g/l

Intenso, gioca i registri delle spezie in canditura, è pungente e balsamico, si avvertono con l’evoluzione anche note di torrefazione. A seguire, risolute e nitide emergono le note pietrose, cesellate in una mineralità scura che con l’evoluzione si fa via via sempre più incalzante. Sorso dallo sviluppo gustativo maturo quanto aereo, dotato di un tatto cremoso che accompagna una sensazione di agrumi scuri, frutti rossi e di preziosa gradualità e armonia nell’allungo. Solo, un leggero eccesso di calore in chiusura. 

Voto: 92/100

Pol Roger Vintage 2008 Dégorgement Gen. 2017

Il 2008 è stato caratterizzato dalla predominanza di cielo grigio e velato, condizione singolare in un decennio soleggiato e generoso. Anche la primavera e l’estate hanno sofferto la stessa mancanza di luce e calore. Il mese di settembre – in maniera tardiva quanto miracolosa – ha salvato però la stagione. Proprio quando stava per iniziare la vendemmia (il 15 settembre), le condizioni meteo erano perfette: cielo sereno, venti che spiravano da nord-nordest e una raccolta che ha beneficiato di questa svolta positiva degli eventi. La maturità ha superato qualsiasi aspettativa, con un equilibrio inedito ed eccezionale. Le uve erano in perfetta salute.

Alcol potenziale 9,8°, acidità totale 8,6 g/l.

Naso elegantissimo, in cui prevalgono i caratteri minerali-idrocarburici e iodati tipici della zona e impreziosito da suadenti aromi terziari di pasticceria, crema e torrefazione. In bocca il sorso si apre e si distende in modo sorprendente, è agile nella distribuzione, serio nell’affondo e splendido in persistenza, dove ritornano le note golose di moka, nocciola assieme a quelle più scure e minerali della grafite. Un vino da centellinare per i prossimi dieci anni.

Voto: 95/100

Pol Roger Vintage 2004  Dégorgement Gen. 2015

L’annata 2004 a mio avviso entrerà sicuramente nel novero delle migliori annate delle ultime due decadi, un’annata forse sottovalutata all’inizio ma oggi ineccepibile grazie alla sua ricchezza e alla sua generosità. A differenza dell’anno precedente, il 2004 è stato caratterizzato infatti da uno sviluppo vegetativo delle viti regolare e da grappoli abbondanti, sia in dimensione che in quantità. 

Il clima è stato mite e sereno per gran parte dell’anno, con un mese d’agosto piuttosto fresco, ma nelle ultime settimane di maturazione l’aria è diventata secca e calda, decidendo così il carattere di questa annata. La raccolta è cominciata il 24 settembre, quando i grappoli si trovavano in un eccellente stato di maturità. Alcol potenziale 9,8°, acidità totale 7,3 g/l.

Semplicemente impressionante per il calibro della sua evoluzione, per l’intensità e la profondità delle sue sensazioni aromatiche: iodio, conchiglia spaccata, lieve sottobosco e tabacco, per un sorso che sorprende per densità e sapore, ampiezza e dinamismo, succoso di agrume, roccioso e perentorio nell’allungo. Un capolavoro a tavola e ovunque. 

95/100

Pol Roger Vintage 2002 Dégorgement Mar. 2013

L’annata è stata mediamente calda e asciutta, ma da agosto fino ai primi di settembre si è registrata una curiosa alternanza di caldo e temporali, salvo poi una stabilizzazione delle condizioni, con bellissime giornate che hanno portato alla vendemmia di fine mese. Il risultato è stato quello di “un grande classico”, con vini eccellenti, ideali per lo champagne in ogni parametro: concentrazione di frutto e speziatura, potenza ed espressività. Alcol potenziale 10,5°, acidità totale 7,2 g/l.

Ricamo lievemente ossidativo balsamico ad anticipare un disegno aromatico elegante e complesso: agrumi gialli, olii essenziali, erbe aromatiche, fior di cappero, note mentolate/balsamiche, infine, conchiglia. In bocca non cambia registro, è magistrale per purezza e penetrazione, ampio, pieno, compatto e goloso, intriso di agrumi e sale. Appagante e rinfrescante nei suoi riverberi balsamici in chiusura, appassiona per intensità e sapore.

94/100

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